Nelso Ricci torna a parlare e lo fa in maniera clamorosa. Più che un’intervista è uno sfogo vero e proprio quello apparso su Il Tirreno di oggi e di cui riportiamo l’estratto più interessante. In poche parole il direttore generale della Carrarese lancia un ultimatum al gruppo di imprenditori carraresi che in questi mesi si erano detti interessati ad entrare nella società di piazza Vittorio Veneto. La situazione sembra essersi raffreddata e Ricci questa volta chiede chiarezza, dichiarando pubblicamente anche a quanto ammonta il debito da recuperare: 300 mila euro per una società di C1. La cordata è pronta ad entrare? Se la risposta sarà no, Ricci ha già pronto il “piano B” con la cessione a gennaio di «due-tre pezzi» per risanare il bilancio e chiudere la stagione con una salvezza tranquilla. La palla a questo punto passa al gruppo degli industriali.
Di seguito le dichiarazioni di Nelso Ricci:
«Ricapitoliamo: appena vinto il campionato di C2, e avevo la maglietta a maniche corte, si inizia a parlare di cordate. La cosa finisce lì, e va bene. Poi, da due mesi, sento queste chiacchiere che si ripetono. Diciamolo: dopo la vittoria con lo Spezia la cordata sembrava imminente; dopo la vittoria di Piacenza addirittura era tutto fatto, manco ci fosse di mezzo Messner. Ora sono qui col cappotto e sento ancora parlare. E allora è bene dirlo ad alta voce, tanto ormai i nostri conti li conosce tutta Carrara, visto che li hanno controllati in cinque commercialisti, li hanno vivisezionati: ci sono da recuperare 300mila euro, non di più. La realtà è questa. Pertanto, se non entra nessuno a dare una mano, io il mercato penso ormai di saperlo fare: vorrà dire che ci saranno due-tre partenze eccellenti, posso dire i Cori, o i Benassi, o i Vannucci di turno, ma potrei fare altri nomi. Bastano però solo due-tre cessioni, rimettiamo i conti a posto, e vi assicuro che anche giocando con due 93 ci salviamo lo stesso. Quindi, ci salviamo e chi verrà troverà zero debiti e una squadra in C1: il nostro obiettivo sarà stato centrato. Credo proprio che il tempo delle chiacchiere sia finito. I conti sono precisi, non ci sono dubbi di sorta. Chi vuol dare una mano è il benvenuto, ma ora davvero basta con le chiacchiere. L’alternativa è bell’è pronta: due-tre cessioni, salvezza, e poi a maggio ci fermiamo a riflettere sul da farsi». E sui nominativi dei vari compratori apparsi sui giornali Ricci commenta: «Io faccio solo un nome, perché so quanto ci tiene e so che lui per la Carrarese farebbe, e penso che farà, il mille per cento, ed è Paolo Sacchelli. Di qualcun altro non dico più niente, finché non ci saranno dei fatti […]. O le cordate passano dalle parole e dalle Alpi di Messner ai fatti, oppure vendo due-tre pezzi e ricavo 300 mila euro. A quel punto l’obiettivo diventerà la salvezza. Di altri obiettivi oggi non parlo: se poi mi chiamano, mi dicono che la società è allargata, che ci sono altre possibilità, ben contento».
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