Grazie al secondo gol consecutivo del suo bomber il Pisa espugna il difficile campo dell’Aquila e vola in testa con Pontedera e Benevento. Gran Pisa nel primo tempo, nella difesa carattere e fortuna sigillano il risultato.
A l’Aquila a volare è il Pisa. I neroazzurri grazie ad un avvio di gara con il piglio della grande sbloccano il risultato e costruiscono una vittoria importantissima, che proietta gli uomini di Pagliari in vetta alla classifica, seppur in coabitazione. A decidere il match ci ha pensato ancora Rachid Arma, cecchino infallibile e grande uomo-squadra. La ripresa è stata di grande sofferenza; il fiato è iniziato a venir meno, così come la corsa, e solo un grande carattere ha permesso di evitare di maledire una coperta che sembra davvero troppo corta.
Il match. La sfida dei fratelli Pagliari vede Dino affidarsi allo stesso undici delle prime due gare, eccezion fatta per l’indisponibile Favasuli, rimpiazzato egregiamente da Sampietro. Giovanni, reduce dal grande blitz di Lecce propone il 4-3-3 con il tridente veloce formato da Triarico – De Sousa – Frediani.
L’avvio di gara è di marca neroazzurra, il quartetto offensivo è molto ispirato e subito dopo 4’ una doppia conclusione di Napoli ed Arma è murata in qualche modo dalla difesa locale, che all’11’ nulla può sullo scambio veloce Arma-Giovinco-Arma, con il bomber che piazza un destro chirurgico che si infila fra le gambe di Testa.
Sulle ali dell’entusiasmo il Pisa continua ad affondare e un minuto dopo Martella di testa sfiora il raddoppio su corner di Giovinco. Al 23’ è ancora Arma-show: il numero 9 riceve da Sampietro, elude Pomante e scarica un sinistro sul quale Testa stavolta si salva. Il Pisa è in controllo del match fino al 40’, quando i padroni di casa falliscono prima una clamorosa occasione da gol con De Sousa, che impatta a due passi da Pugliesi in maniera orribile un cross di Triarico e poi trovano un Pugliesi reattivo nel deviare in angolo un colpo di testa di Frediani.
Nella ripresa l’Aquila prende in mano le redini del gioco, avanza il baricentro ma pecca di concretezza e peso in attacco. Il primo squillo infatti arriva al minuto 70, con Pomante, un difensore, che di testa manda a lato di poco. Al 75’ arriva l’ultimo sussulto del Pisa, ancora con l’imprendibile Arma che lancia un siluro sul quale Testa con il corpo compie una gran parata. Il finale è un assalto locale, con mischie su mischie fermate in qualche modo dai neroazzurri, che rischiano seriamente all’88’, quando Infantino di testa spara alto da ottima posizione. Nel recupero non accade niente e il Pisa può festeggiare una vittoria che pesa come un macigno e che permette agli uomini di Pagliati di guardare tutti dall’alto verso il basso.
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