Nuovo comunicato del Presidente dell’US Grosseto nei confronti della stampa che riportiamo integralmente come pubblicato sul sito ufficiale.
Signora Guarino,
mi dispiace ma non so quale ruolo abbia nel giornale in cui lavora, appena ne verrò a conoscenza, sarà mia cura gratificarLa per il ruolo che ricopre. Le Sue difese di ufficio non fanno più notizia, ed il che è grave, in quanto un giornale seppure piccolissimo ed a tiratura locale e limitata, vive di notizie e novità, ed in questo siete un po’ scarsi!
Non credo che Lei sia il Direttore del Corriere di Maremma, perché quello che incontrai in Tribunale a Perugia, davanti al Giudice per diffamazione nei miei confronti, intento a pietire la rimissione di querela, cosa che non ho fatto, era un uomo; e quanto ha insistito l’Avvocato difensore che è lo stesso della Ditta Barbetti, credo Vostro Editore e sponsor storico del Gubbio. Per cui, come vede, il diritto di cronaca è qualcosa di diverso da quello che Lei interpreta tramite il Suo “braccio armato”, ma solo di penna!
Il Suo dipendente? (Mi risulta che fa un altro lavoro) si è sempre comportato nei miei confronti con astio e poca educazione, appioppandomi aggettivi e considerazioni meritevoli di querela, cosa che ho già fatto!
Gli dispiace di più la mancanza di accredito o il non poter più entrare al bar ospitalità a mangiare e bere?
Forse, mi dicono i miei collaboratori, questa acredine, a me parsa immotivata, deriva dal fatto che il figlio del suddetto non trova posto nelle squadre giovanili;
ma abbia pazienza! Se un ragazzo non è buono per il calcio agonistico, vi è quello amatoriale e tanti altri sport. Io cosa posso fare! Lasci stare i problemi del Grosseto, che è un’Azienda grazie al sottoscritto, che investe nel calcio somme settimanali equivalenti all’incasso della Sua tiratura annuale!
A me non servono interlocutori abituati a piaggerie, con i corrispondenti delle altre testate a tiratura Nazionale, ho rapporti cordiali e spesso vengo chiamato per notizie o impressioni.
Non entri in campo tecnico–calcistico e né sull’amministrazione del Grosseto, non è la persona adatta! Quello che ho fatto io nella vita, Lei neanche al cinema l’ha visto!
Per finire, sul Suo ultimo inciso, che è invero di pessimo gusto, Le posso garantire che lavorerò pur non avendone bisogno, finché campo e l’augurio che Mallarini lavorerà più a lungo di me, è un augurio funebre, che Le rimando con tutti i fiori del caso (crisantemi)!
Ma pensi a campare, perché recentemente il giornalismo ha dovuto subire la scomparsa di grandi Direttori, Montanelli, Biagi, per cui non lasci orfana la carta stampata delle Sue indubbie capacità né tanto meno dell’intelligente penna del Mallarini.
CAMILLI PIERO