Le prime parole di Montella dal ritiro della Fiorentina a Moena. Piove forte in Val di Fassa, il tecnico napoletano esordisce così in tribuna stampa:
Non ho responsabilità diverse, rispetto a quelle dello scorso anno. Sinceramente avevo più responsabilità quando allenavo i ragazzini, su di loro potevo avere una certa influenza. Ljajic deve completare la sua maturazione, ha bisogno di uno o più anni di Fiorentina. Per me sarebbe opportuno che rimanesse qua, vediamo come la pensa lui.
Io voglio provare sia il 4-3-3, sia il 3-5-2, ma posso usare entrambi i moduli, anche nella stessa gara.
Per pianificare tutto quanto è basilare lo spareggio per il girone di Europa League, altrimenti diventeremmo in tanti. Ma tutti i ragazzi devono pensare che esiste una sola squadra. Abbiamo anche la responsabilità d far crescere i giovani, ma non tutti potremmo farli crescere.
Dobbiamo conquistare l’EL, poi certo andrà considerato anche il dispendio nervoso e non solo la partita in sé, ci sono giocatori che sopportano meglio lo stress altri che lo sopportano peggio, dovremo valutare molti aspetti.
Noi non dobbiamo rapportarci alle altre squadre, pensiamo che la Fiorentina sia più forte, perché ci sono stati degli innesti importanti, ma niente è scontato. La base dello scorso anno va consolidata con un profilo basso e serio. Il tifoso deve sognare e deve aiutarci e anche i giornalisti devono creare e valutare situazioni positive e negative.
La società mi ha chiesto di tornare in Europa, la concorrenza sarà ardua, considerando il budget di altri che sono più alti dei nostri, magari con la programmazione e con gli errori degli altri possiamo ottenere dei risultati importanti.
La rosa, salvo i portieri può essere composta da 22 giocatori.
Gomez non si scopre è un giocatore di livello internazionale, sotto l’aspetto caratteriale, mi sembra un ragazzo eccezionale, forse un po’ troppo riservato.
Neto ha delle grandissime potenzialità, dobbiamo capire quanto sarà capace di reagire ad un minimo errore che sicuramente farà. Lui ci deve dire se se la sente di reggere questo stress. Neto si può valutare in queste amichevoli, anche se si può sbagliare. Adesso è lui il titolare.
Il nostro metodo di lavoro è improntata solo alla preparazione della prima partita, non credo che il nostro metodo possa inficiare sulle partite future.
Pizarro ha vissuto dei conflitti interiori, da parte sue ho visto voglia di continuare con noi.
A Catania giocavo con Bergessio, una punta vera. A gennaio chiesi Gomez e mi hanno accontentato.
Ho mandato via alcuni giovani, perché eravamo in tanti. Il mio contratto? È in viaggio (sorride).
Adesso non voglio parlare del futuro, adesso sento fiducia, ma so che le cose possono cambiare. Cerco di fare del mio meglio per conservare il posto.