Il banco di prova era duro; riscattarsi dal primo ko in campionato e per giunta su uno dei campi più caldi del girone contro un avversario costruito per vincere. Il Pisa però, con cuore, grinta, solidità difensiva e coralità è riuscito a superare l’esame a pieni voti, aggrappandosi al cinismo del suo bomber principe, Rachid Arma, autore dell’incornata vincente sulla quale i neroazzurri, sorretti dal sontuoso Goldaniga, hanno costruito il terzo blitz stagionale.
La classifica adesso è tornata a sorridere, lo stop del Pontedera ha portato il Pisa a meno tre dalla vetta e Domenica, se Mingazzini e compagni faranno il proprio dovere contro la Paganese, l’immeritato ko nel derby sarà ufficialmente archiviato come sfortunato incidente di percorso che non ha intaccato su autostima e crescita della squadra
Il Match. Pagliari deve rinunciare allo squalificato Kosnic e nel riscaldamento perde Pugliesi. Rientra Sabato sull’out di sinistra e fra i pali fa l’esordio in campionato l’ottimo Provedel. Davanti Bollino scalza Giovinco, che si accomoda in panchina insieme al rientrante Favasuli. Lo squalificato Camplone deve rinunciare a Massoni, infortunato, e agli squalificati Koprivec e Scagnamiglio e presenta una difesa rattoppata guidata da capitan Comotto.
L’avvio di gara si gioca su ritmi altissimi; il Perugia prova a fare il match, creando però solo qualche mischia e dei cross dagli esterni sui quali Provedel dimostra sicurezza. Ma è del Pisa la prima occasione: al 18’ Bollino pennella un corner sulla testa di Arma che da due passi sfiora il palo a Stillo battuto. Al 21’ la risposta del grifo è affidata a Eusepi che in sospetto fuorigioco si presenta davanti a Provedel, bravissimo a murare la conclusione in corner. Al 32’ il Pisa passa; scambio sull’out di destra fra Mingazzini e Pellegrini con quest’ultimo che disegna un cross per la testa di Arma che anticipa l’uscita di Stillo e porta in vantaggio i neroazzurri. Il Perugia accusa il colpo, il Pisa amministra senza problemi ma al 38’ perde Rozzio, costretto a uscire dopo uno scontro con Fabinho. Pagliari inserisce Caputo a sinistra accentrando Sabato, mossa che dopo qualche minuto di assestamento si rivelerà efficace.
Nella ripresa il Perugia non riesce a imprimere il proprio gioco, affidandosi soltanto all’estro di Fabinho. In avvio Goldaniga mura da campione Eusepi pronto a calciare a botta sicura, mentre al 17’ Napoli riceve da Arma ma a tu per tu con Stillo perde lucidità e si fa parare la conclusione. L’ingresso di Favasuli per Bollino regala ulteriore equilibrio al Pisa, che arretra il baricentro ma sempre con ordine, non subisce il tourbillon di cambi e schemi architettato da Dicara e non rischia praticamente niente fino al 93’, portando così a casa una vittoria pesante che rilancia i neroazzurri nel ruolo di candidati alla promozione.