Maurizio Braghin (tecnico Carrarese): «Riguardo alla contestazione dei tifosi non credevo di essere venuto a Carrara e trovare un ambiente così. Venti giorni fa sembravamo dei fenomeni e adesso siamo tutti dei c……. Siccome io la via di mezzo la trovo sempre, bisogna cercare o di avere pazienza o sennò, come dicono i tifosi, andiamo tutti a casa. Nessun tipo di problema. Magari a casa ci vado già il prossimo anno, tanto per essere chiari. Siamo una squadra di C2 che gioca in C1. Se nessuno l’ha capito, lo ribadisco io. Se non l’ha capito la gente, lo dico bene, chiaro e tondo: una squadra di C2 che gioca in C1, con mille problemi, con sei infortunati oggi, con tante cose da vedere e valutare. Se la gente crede che dobbiamo andare ai playoff, deve mandare via il mister e poi si arrangia a fare tutto quello che vogliono, questo è tutto». Il riferimento alla C2, sembra di capire, è per il ripescaggio ufficializzato ad agosto. Terminato lo sfogo il mister si alza e se ne va senza accettare domande da parte dei cronisti: «Non voglio delle domande, perché mi sono rotto i c….» sono le sue ultime parole prima di uscire dalla saletta stampa.
Alessio Pala (tecnico Pavia): «Eravamo parecchio contati e lo spettacolo offerto è stato anticalcio. Siamo stati ordinati dietro, ma non riuscivamo a tirare in porta. La Carrarese aveva come noi delle defezioni, ma ha giocato un po’ di più a calcio, è andata più al tiro. Forse meritava qualcosa di più, perché noi eravamo in queste condizioni. Per abnegazione almeno non abbiamo fatto male. La Carrarese ha giocato meglio di noi, un po’ più vivace, meglio nel palleggio, mentre noi adesso siamo proprio in grande difficoltà. Spero di recuperare qualcuno in attacco, ma saremo sempre in sofferenza. A parte un discreto ordine adesso la mia squadra non fa calcio».