Se la sconfitta in Coppa di Cuneo è stato un primo avvertimento, oggi purtroppo è arrivato un chiaro segnale. Se il Pisa pensa di essere superiore all’avversario semplicemente perché si chiama Pisa i bocconi amari da ingoiare saranno diversi. Se il Pisa pensa di giocare di fioretto perché ha individualità importanti per la categoria e giovani di prospettiva lasciando la clava a casa gli stop come quest’oggi saranno non sporadici. La Lega Pro è questa, tutti lottano, nessuno ti regala niente, specie se non sei affamato e cattivo al punto giusto. E il Pisa oggi ha provato tutto ciò sulla propria pelle, con la speranza che la lezione serva a evitare passaggi a vuoto futuri che potrebbero risultare letali in chiave campionato.
Il match. Pagliari deve rinunciare a Favasuli, Martella, Rozzio, Speranza e Adornato. Mingazzini rientra e affianca Sampietro in mediana, in attacco fiducia a Napoli e Bollino ai lati di Forte ed Arma. Difesa confermata e ancora panchina per Pugliesi e Giovinco. Classico 4-3-3 per il Gubbio di Bucchi, che recupera Briganti e il match winner Caccavallo. L’avvio di match del Pisa lascia presagire a una domenica trionfale. Pressing alto e Gubbio spaventato. Passa appena un minuto e Goldaniga sugli sviluppi di un corner impegna Pisseri, mentre al 3’ è Forte che si vede rimpallare da Bartolucci la conclusione a botta sicura. Il Gubbio prova a riorganizzarsi e al 13’ si vede annullare un gol sugli sviluppi di un corner per un fuorigioco che fa infuriare mister Bucchi, cacciato anzitempo dall’arbitro. I neroazzurri continuano a macinare buone trame di gioco fino ai venti metri, quando la manovra diventa farraginosa e spesso sfocia in tiri sbilenchi dalla distanza. Il Gubbio, che perde Briganti per infortunio prova a spezzare il ritmo del Pisa con molti falli tattici, ma al 38’ rischia di capitolare: Arma entra in area a prova il colpo sotto a scavalcare Pissseri, ma il pallone termina di un niente sul fondo. E’ l’ultima azione di un primo tempo dove il Pisa ai punti avrebbe meritato qualcosa di più. Nella ripresa il Pisa sparisce dal campo, il Gubbio alza il ritmo e sfrutta un errore in disimpegno degli ospiti per segnare il gol del vantaggio con Caccavallo, che indisturbato batte Provedel dopo una lunga fuga solitaria entrando senza difficoltà nelle larghissime maglie della difesa pisana.
Pagliari prova a scuotere i suoi con una girandola di cambi che stravolge il pacchetto offensivo senza creare però grossi pericoli al Gubbio, salvo un paio di conclusioni di Sampietro e Cia che non passano lontane dai pali della porta difesa da Pisseri. Nel finale poche idee e molta confusione portano al primo ko esterno stagionale e a un piccolo esame di coscienza che i neroazzurri dovranno farsi in settimana per riprendere un cammino che non può essere interrotto ancora da questi passi falsi.