Carrarese: giocatori pizzicati in un locale notturno, la società prenderà provvedimenti

Svaniscono, almeno per il momento, le ipotesi di un imminente cambio sulla panchina della Carrarese. Il dg Sandro Turotti conferma la posizione di Maurizio Braghin e sicuramente sarà lui a guidare la squadra domenica prossima contro il Savona. Si chiude un fronte, ma se ne apre immediatamente un altro e questa volta riguarda direttamente la professionalità dei giocatori azzurri, o almeno una parte di questi. Un episodio pesante, arrivato in un momento decisamente delicato per la squadra apuana, e che rischia di destabilizzare ancora di più un ambiente della tifoseria già logorato dai pessimi risultati sul campo di queste ultime settimane.

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Lo stesso Turotti, su sollecitazione della nostra domanda, commenta l’episodio.

Direttore, risulta che domenica sera dopo la sconfitta di Lumezzane alcuni giocatori della Carrarese siano stati pizzicati da tifosi della Carrarese in un noto locale notturno della Versilia. Inoltre pare che qualche giocatore abbia risposto per le rime ai tifosi che li stavano rimproverando. E ancora, risulta che voi della dirigenza ne siate venuti a conoscenza e che vi siate parecchio “inc…..i”.

«Quella è una parola brutta, è troppo poco. Lei immagini come possa sentirsi ora chi si è assunto le proprie responsabilità e poi sente delle cose del genere».

Tradito?

«Esatto. Io comunque su questa cosa non rilascio nessuna dichiarazione. L’unica cosa che posso dire è che sicuramente verranno presi provvedimenti molto seri. Se qualcuno ha sbagliato sicuramente pagherà molto caro».

Possiamo aspettarci che qualche giocatore domenica non venga convocato?

«Tutte le cose vanno provate e fatte bene. La società prenderà dei provvedimenti e saranno provvedimenti collettivi».

Da quanto trapelato il gruppo di “nottambuli” di domenica scorsa era abbastanza numeroso.

«Molto semplicemente: sbaglia uno, sbagliano tutti, come si fa nei collegi. Così i giocatori si controlleranno fra di loro. Troppo facile levarsi le colpe».

Il clima appare elettrico.

«Adesso però dobbiamo pensare alla partita di domenica e bisogna fare risultato. Alla fine interessa solo quello: non interessa niente delle altre cose, perché qua un giorno uno è un fenomeno e un giorno è un deficiente in base ai risultati. Perciò adesso quello che dobbiamo fare è il risultato. Qui adesso serve anche un po’ di amor proprio. Se uno sbaglia un gol ci sta, se sbaglia in altre cose non ci sta. Il mister può sbagliare una formazione, il direttore può sbagliare l’acquisto di un giocatore, ma sulla serietà, la professionalità, la dedizione al lavoro non transigo. Questo è un discorso logico, poi il resto sono chiacchiere. Su quanto accaduto, ne posso solo prendere atto, perché mi girano le scatole. Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere».

Comunque lei nella sua carriera ne ha viste anche di peggio.

«Come dico sempre: i conti li faremo alla fine. Adesso capisco che sembra cadere il mondo, certamente la situazione è difficile, ma pian piano ne dobbiamo uscire. Questa squadra ha dimostrato di avere qualcosa di buono. Ora c’è questa involuzione, ma adesso la squadra deve tornare a far vedere le sue qualità».

Ci risulta che lo stesso Gigi Buffon sia stato aggiornato su questa vicenda, e che sia molto contrariato.

«Penso che sia normale, anche perché su questa cosa lui ci soffre veramente. Questa è una cosa pesante. La società interverrà ed è molto vigile su questo fronte».

Braghin non si tocca. Sempre durante l’intervista, il direttore Turotti ha ribadito la propria fiducia al mister: «Braghin sta facendo l’allenamento della squadra, Braghin è l’allenatore della Carrarese». Non dobbiamo aspettarci quindi stravolgimenti? «Magari sarà Braghin a cambiare qualcosa, ma sarà certamente lui ad essere cambiato». Insomma, domenica ci sarà sicuramente lui in panchina? «Certo». Conclude Turotti.