Il tecnico Gian Marco Remondina: «Questo 2-2 in rimonta contro la Cremonese? Il nostro merito è di averci creduto sempre. Non ci siamo mai disuniti. Abbiamo avuto quel black-out di un quarto d’ora nel primo tempo, in cui la Cremonese ha segnato due gol perché arrivava sempre prima sul pallone e su questo dobbiamo lavorare. Però, a ben vedere, già a fine della prima frazione potevamo realizzare. Nel secondo tempo, ho messo Calvi a fare il terzo di difesa quando rischiavamo di prendere il terzo, poi abbiamo dato il tutto per tutto con il 4-2-4, con davanti Tognoni, Ademi, Niko e Mancuso, non è mai facile riacciuffare un pareggio contro una squadra così, e addirittura poteva arrivare il tris, sul tacco di Nikodijevi per Tognoni». Resta il problema di quel quarto d’ora di difficoltà: «E’ su quello che dobbiamo lavorare, hanno segnato due gol con troppa facilità, concedevamo spazi, in quei frangenti siamo stati troppo fragili, e quando sei fragile rischi grosso. Un’amnesia così dobbiamo fare in modo che non si ripeta, c’è da lavorare ma lo sappiamo che c’è ancora da fare; dobbiamo saper accorciare quando gli altri pressano». La mossa di Nikodijevic titolare? «L’avevo visto bene sia in settimana che in generale, e anche se Ademi aveva fatto due gol decisivi contro il Sudtirol, ho pensato che su un campo così, contro un avversario simile, servisse un giocatore più esperto e con certe caratteristiche anche di forza fisica. Sono contento che abbia segnato, e sono contento che tutti quelli che sono entrati siano stati determinanti sulla partita, io alleno tutto il gruppo, a tutti do una possibilità, e i diciotto che ho fra campo e panchina sono tutti importanti». Il carattere del Remo si inizia a vedere… «Diciamo che il carattere si deve vedere durante tutta la settimana, non puoi pretendere di averlo solo alla domenica. In settimana cerco di far lavorare la squadra con intensità per poi raccogliere la domenica». Ancora presto per indicare un traguardo? «Direi di sì. Aspettiamo: sono passate tre partite, l’importante è non essere più ultimi, domenica arriverà un altro avversario molto forte».
Sladjan Nikodijevic: «Sono molto contento di aver segnato un gol così importante che ha riaperto la partita contro un avversario così forte, ma sono contento soprattutto per la squadra. Nel primo tempo siamo stati in difficoltà, poi ci siamo svegliati nel secondo tempo e alla fine credo proprio che il pareggio sia meritato». Quando hai saputo che saresti stato te il sostituto di Merini? «Come tutti, solo prima della partita conosciamo la formazione, io mi faccio sempre trovare pronto e sono contento di aver giocato e segnato». Raccontaci questo gol allora. «Videtta ha fatto un buon cross da destra, io sono saltato bene, è saltato anche il difensore ma sono riuscito ad anticiparlo».
Il direttore generale Sando Turotti: «E’ la prima volta che torno da avversario a Cremona. Sono stato qui quattro anni. Della mia Cremonese è rimasto solo Minetti, il capitano, lo presi io. Non ce ne sono altri». Un cronista locale gli fa notare: «Ancora fischi dei tifosi…». Turotti ribatte: «Quando hai una squadra importante e non ottieni risultati, è normale che sia così. Fischiano anche a Carrara, dove sappiamo che gli obiettivi sono diversi, ed è legittimo che i tifosi chiedano i risultati, figuriamoci qui ». Risultato tutto sommato giusto, facciamo notare: «Diciamo che la Cremonese a un certo punto ha dato l’idea di poter anche fare il terzo, però noi non abbiamo mai mollato, non ci siamo mai abbattuti, passato il momento più difficile siamo andati a prenderci un pareggio pesante, e se contiamo le occasioni avute, al tirar delle somme ne abbiamo avute più noi. E crederci, contro certi avversari, non è semplice. Abbiamo mostrato carattere, e riuscire a riacciuffare un pari contro squadre di questa caratura è un segnale forte. Bisogna dire bravo al mister che ha gestito bene la gara, le ha provate di tutte per trovare il gol, e in più sta dando a tutti un’occasione. Adesso dobbiamo continuare solo a lavorare, domenica ci aspetta un’altra partita importante».