Mister Gian Marco Remondina: «I complimenti alla mia Carrarese? Sono contento che anche dall’esterno abbiate potuto apprezzare una buona prestazione della mia squadra. Diciamo che non è mai facile recuperare un risultato, soprattutto, è ovvio, contro squadre attrezzate come il Como. Però i miei ci credono sempre, anche caratterialmente riusciamo a tenere la concentrazione giusta per andare avanti e non disunirci dietro, e questo è un dato positivo. Ora mi piacerebbe anche andare in vantaggio, e me lo aspetto perché se andiamo a ben vedere, certo il Como ha avuto una buona opportunità nella parte iniziale del primo tempo, con un pallone in verticale, ma poi prima il colpo di testa di Pescatore, e soprattutto il contropiede di Ademi potevano davvero essere la svolta del match: andando avanti così poco prima dell’intervallo, la gara sarebbe stata diversa. Invece è arrivato quel gol su un rimpallo sfortunato, con il terreno ghiacciato, ci ha sfavorito». La squadra però è stata duttile: di nuovo a tre dietro, Calvi libero. «Sì abbiamo messo in campo tutto per raddrizzare la partita, splendida la punizione di Dettori, che ha di nuovo disputato una grossa partita per quantità e qualità, ma anche Ademi ha avuto la palla buona e se dopo il pareggio, Dettori dà la palla un attimo più precisa a Bregliano, chissà, si poteva anche portare a casa qualcosa di più. Ma insomma, va bene anche il pareggio: siamo partiti guardinghi, poi abbiamo preso coraggio e ripeto a fine primo tempo potevamo segnare. Poi è normale che loro abbiano spinto a inizio ripresa, il pari ci soddisfa e ci conferma che la squadra ha carattere e capacità di ottenere punti anche contro formazioni importanti. Ademi e Pescatore titolari? Li avevo visti bene in allenamento, avevano voglia di vincere, e li ho messi con cognizione di causa. Ma anche quelli che sono entrati a partita in corso, come spesso ci accade, sono stati preziosi, hanno dato un contributo importante. Ho buone risposte, spero di avere al più presto tutti i giocatori disponibili, Merini e Beltrame li riavrò domenica, è importante poter fare delle scelte».
Francesco Dettori: «Era già un po’ che non segnavo su punizione, anche perché in altre squadre non ero l’unico a calciarle, c’era tanta concorrenza; a Cremona, lo stesso Le Noci che è ora qui al COmo voleva batterle. E’ questione di allenamento, di occhio: è il classico gesto tecnico che se hai più possibilità di affinarti, migliori».
Il dg Sandro Turotti: «Il mercato di riparazione? Con il mister abbiamo deciso di concentrarci sulla partita che manca con la Pro Vercelli, poi faremo il punto. Quella di domenica è come ben sappiamo un’altra partita difficile, ma è giusto che si parli solo di quella e che tutto l’ambiente sia focalizzato su quella. Fra l’altro, il gruppo sta dando segnali importanti, anche Cellini sta recuperando. Qui a Como c’è stato forse qualche errore di misura dovuto anche al campo ghiacciato, ma c’è senz’altro da essere soddisfatti per la prova, per la capacità di recuperare. Non è mai semplice andare a pareggiare quando si va sotto di un gol, per di più in trasferta e a Como, tanto più che a ben vedere l’occasione migliore per passare in vantaggio è stata nostra con il contropiede di Ademi; lì, se avesse avuto più esperienza, avrebbe subito puntato in porta e poi allargato, senza indugiare. Ma si sa che puntare su un ’94 di prospettiva può comportare sul momento qualche pausa di crescita, ma ne siamo consapevoli e siamo contenti di avere con noi giocatori così interessanti e di sicura prospettiva. Grazie al lavoro del mister non possono che migliorare e vedrete che la prossima volta quell’azione si concretizzerà in qualcosa di importante. Intanto godiamoci questo risultato contro una squadra impotante».