Vince il Frosinone. Poco brillante nel gioco, è vero, ma cinico e concreto. Quello che ci vuole in serie C. Difesa arcigna, squadra solida, attacco potente e preciso. Tutto l’opposto il Pisa, magari bello a vedersi, dalla manovra ariosa, ma quando si tratta di stringere, di fare l’ultimo passaggio e battere a rete il piatto piange. Così come piange la classifica, con il Pisa che ormai deve abbandonare i sogni di vetta e guardare in basso, visto che il nono posto non è così lontano. E non entrare nei play-off in un campionato del genere avrebbe del clamoroso. Il Pisa cerca un difensore e un centrocampista, ma quello che traspare è che senza un vero bomber fare gol è dura, così come vincere le partite.
Il match. Cozza schiera un 4-3-1-2 con Napoli alle spalle di Arma e Forte e il trio Mingazzini-Favasuli- Sampietro a centrocampo. La difesa è quella dell’era Pagliari. Modulo speculare per Stellone che presenta il rientrante Soddimo dietro al duo dei panzer Ciofani-Curiale. La gara è da subito gradevole, con il Frosinone che prova a fare la partita e impegna al 6’ Provedel che vola a deviare un tiro di Curiale dal limite. Due minuti più tardi i ciociari passano: Zappino rilancia, Curiale spizza e Ciofani si infila fra Goldaniga e Kosnic e di piatto fredda Provedel in uscita. Il gol scuote il Pisa, che inizia a macinare gioco grazie alla spinta dei terzini e si rende insidioso intorno al quarto d’ora prima con Forte, che al volo impegna Zappino e poi con Napoli che spara addosso all’estremo locale non sfruttando un bel suggerimento dello stesso Forte. I neroazzurri premono e ancora con l’indemoniato Forte colpiscono la traversa a seguito di una mischia con Zappino battuto. Il Frosinone fatica a salire ma riesce in qualche modo a salvarsi e ad arrivare all’intervallo in vantaggio. La ripresa vede Paganini al posto di Altobelli nel Frosinone e un Pisa che non riesce più ad essere aggressivo come nella prima frazione. È infatti il Frosinone ad avere due buone occasioni, ma prima Soddimo è murato da Provedel e poi Bertoncini calcia a lato a due passi dalla porta. La girandola di cambi non fa aumentare la pressione del Pisa, che impegna severamente Zappino soltanto nel finale, quando una sventola di Cia costringe il numero uno avversario a volare all’incrocio. Finisce con i ciociari a festeggiare la vetta ritrovata e con il Pisa a leccarsi le ferite meditando sugli errori fatti. La strada intrapresa da Cozza è giusta, il gioco c’è, ma senza il miglior Favasuli e qualcuno che scuota la rete la via della risalita in classifica rischia di essere più ardua del previsto.