Sembra quasi una storia trita e ritrita quella del Livorno in serie A degli ultimi anni. E il fatto che stupisce ancor di più è che dopo 15 anni nessuno a Livorno ha ancora capito le tecniche dello “Sciù” Aldo Spinelli, risparmiare. Ennesima stagione, quella in corso, che sembra la brutta fotocopia della precedente avventura amaranto in serie A datata 2009/2010 l’unica differenza sta nel fatto che quell’anno la squadra della “magica” coppia Russo – Rutolo, e di Camolese poi, chiuse il girone d’andata con 21 punti, retrocedendo comunque a fine anno. Stessa sorte capitò al Livorno 2007/2008 quando gli amaranto girarono la boa a 22 punti. Adesso i punti sono 13, la posizione è l’ultima e viene cacciato un allenatore che non ha nessuna colpa con l’attuale situazione.
La colpa è forse dell’ennesimo mercato al risparmio? Che in serie B magari può anche andare, se hai un mister valido, capace di trarre il massimo da una squadra che l’anno prima aveva sfiorato la retrocessione. Ma nella massima serie non basta, sono arrivati tanti giovani (13 esordienti in serie A, compreso Nicola), ed è stato speso soltanto un milione e mezzo, rispettivamente 600 mila euro per Greco, e un milione per la comproprietà di Emeghara, un oggetto misterioso. Per il resto tutti prestiti e ingaggi a parametro zero. Nessuno ha chiesto spese faraoniche, ma così sembra un po’ troppo.
La tifoseria amaranto ovviamente non è nuova a questi exploit del presidente, che delizia però i propri beniamini quando si inizia ad entrare nel mercato intermedio. memorabile quando al Livorno di Cosmi venne tolto Candreva (unico capace di salvare il Livorno dal baratro) rimpiazzato con l’ormai attempato Bellucci, che collezionò 14 presenze e 1 gol. E andando a ritroso forse è meglio abbandonare l’idea di vedere le stagioni addietro…
Ma Spinelli si sa, non riesce ne a spendere ne a tenere un allenatore in Serie A per una stagione intera, persino Donadoni fu costretto a dare le dimissioni (un allenatore dimissionario non percepisce più lo stipendio, fatto da non sottovalutare), che con 35 punti dopo 19 giornate era in piena zona Champions.
Ed ecco che ora viene completata la magia: via Davide Nicola, in ballottaggio per sostituirlo Attilio Perotti, responsabile dell’area tecnica (e non un allenatore) e Zanetti, fratello del capitano interista Javier, attualmente alla guida della squadra primavera, quarto nel girone C.
E’ questa dunque la soluzione migliore per salvare il Livorno? Esonerare un allenatore che tanto ha fatto bene e ingaggiare una persona che fa già parte dello staff tecnico, senza alcun tipo di esperienza in serie A, evitando però ulteriori spese, condannando i labronici ad una retrocessione sicura?
Se si pensa che nemmeno Serse Cosmi, allenatore che vanta più di 8 stagioni nella massima serie, riuscì a salvare il Livorno dalla serie cadetta.
Senza alcun dubbio non finirà qui, il mercato di gennaio sarà la ciliegina sulla torta di questa “splendida” stagione in Serie A, anche perchè come ha ripetuto più vole Spinelli prima bisogna vendere e poi comprare. Il Livorno si autofinanzia insomma, e quindi per prima cosa, via Schiattarella, che sarebbe rimasto soltanto nel caso in cui Davide Nicola non fosse stato esonerato. Forse verranno acquistati giocatori sconosciuti che andranno a far compagnia ai vari Mosquera e Borja, e il Livorno se ne tornerà velocemente in serie B, così come è tornato in serie A.
Nessuno criticherà mai il presidente per tutte le gioie regalate negli ultimi 15 anni al Livorno, anche perchè è un dato di fatto che sono state fatte tante ottime cose. Ma ormai è già da qualche anno che la tifoseria viene presa in giro, vengono promessi mari e monti a giugno dopo le promozioni, per poi far svanire tutto nel nulla qualche mese dopo. Ed è certo che la dichiarazione di quest’estate di Spinelli “Mai più in serie B”, non ha di certo lasciato indifferenti i supporters amaranto, che ad agosto a tutto pensavano, meno che ad un campionato così.
Le possibilità di salvarsi sono davvero remote, persino il Pescara dello scorso anno ha fatto meglio, chiudendo con 20 punti il girone d’andata. E’ anche vero che quest’anno sono addirittura 6 le squadre sotto tale cifra, e l’Udinese che è 14° ne ha 20, ma è altrettanto vero che senza Davide Nicola, e un presidente intento a rimediare un pessimo mercato estivo il Livorno sembra proiettato verso altri luoghi, sicuramente lontani dalla massima serie. Ma una domanda sorge davvero spontanea… Spinelli, sicuro che la colpa sia di Nicola?
samuele.messerini@gmail.com