Il tecnico della Carrarese Gian Marco Remondina: «L’arbitro era un esordiente in C1 e si è visto. Innanzitutto il rigore certo, poco prima c’è stato un fallo netto su Cellini, poi sembrava che ammonisse Virdis per simulazione e invece ha dato il penalty, e mi sembra incredibile. Ma anche prima, la gestione della partita non è stata all’altezza, tantissime ammonizione nontro di noi. Resta la prestazione, certo, ma avremmo meritato la vittoria, non ci sono dubbi. A parte lanci lunghi, che abbiamo controllato senza troppi patemi, nel secondo tempo il Savona non aveva costruito nulla. Noi forse ci siamo chiusi troppo, in questo magari dobbiamo migliorare, ma è anche vero che su un campo così irregolare, con i rimbalzi imprevedibili, e il vento, era oggettivamente costruire qualcosa. Noi nel primo tempo abbiamo segnato e avuto l’opportunità per chiudere la parita, anche nella ripresa abbiamo creato qualcosa di importante, va giù male davvero, questo direttore di gara ha sbagliato un po’ troppo. Quando sono arrivato la squadra era ultima e non si parlava certo di playoff. L’obiettivo era quello di migliorare la classifica il più possibile, di dare un’identità alla squadra, di valorizzare i nostri giovani. Questi obiettivi non cambiano: cercheremo di arrivare più in alto possibile, per dare alla Carrarese una classifica più consona alla sua tradizione, anche oggi avevamo in campo un 94, 3 92, abbiamo altri giovani che meritano di essere valorizzati e speriamo di riuscire a farlo. L’identità è stata trovata, venire a Savona e meritare di vincere per qualità di gioco e numero di occasioni non era certo facile, alla fine è arrivato questo rigoire a dir poco molto discutibile che ci ha rovinato la festa, rimane davvero l’amaro in bocca».