Il finale racconta di un Pisa radunato sotto la Curva Nord a festeggiare una vittoria importante, prestigiosa e meritata. Importante perché con i tre punti odierni i neroazzurri sigillano non solo i play-off, ma centrando il risultato pieno a Viareggio potrebbero ambire alla sesta o addirittura alla quinta piazza, risultati dagli altri campi permettendo. Prestigiosa perché a cadere sotto i colpi di Giovinco e compagni è stato il Lecce dei vari Miccoli e Bogliacino, salito in Toscana a giocarsi le residue speranze di promozione diretta e sorpreso dalla partenza a razzo degli avversari. Meritata perché il Pisa visto quest’oggi, per la grande attenzione e maturità messa in campo, non merita la settima posizione ma qualcosa in più, considerando le avversarie che precedono in classifica i neroazzurri. Ma adesso non è tempo di rimpianti, è tempo di festeggiare l’obiettivo minimo stagionale e di proiettarsi sia a Viareggio ma soprattutto al primoscontro play-off, dove il Pisa sarà quasi certamente chiamato a giocare e vincere una gara secca in trasferta.
Ma il Pisa ha lasciato sensazioni positive e la consapevolezza di potersela giocare alla pari con tutte.
Menichini deve rinunciare agli squalificati Mannini e Mingazzini e agli infortunati Pellegrini, Caputo e Crescenzi. Il modulo resta sempre il 4-3-1-2 con Goldaniga dirottato a destra e l’inserimento di Kosnic al centro della difesa. A centrocampo rientrano Favasuli e Parfait, che vince il ballottaggio con Cia, ai lati di Sampietro, con Giovinco libero di agire alle spalle di Arma e Napoli. Il Lecce è privo dello squalificato Abruzzese e degli infortunati Lopez, Sacilotto e Perucchini, così Lerda si affida alla vecchia guardia formata da Amodio e Bogliacino a centrocampo e da capitan Miccoli in attacco, affiancato da Beretta.
Il Pisa parte fortissimo, sospinto dall’entusiasmo di circa 6.000 spettatori e già all’8’ Napoli svetta più in alto di tutti su angolo di Giovinco ma non trova la porta a due passi da Caglioni. Al 10’ uno scambio veloce fra Giovinco e Napoli porta quest’ultimo alla conclusione, respinta con qualche difficoltà da Caglioni.
Passa un minuto e il Pisa passa grazie a Giovinco che sfrutta un gran cross di Favasuli e di testa infila la palla sotto l’incrocio dei pali. Trovato il vantaggio il Pisa rifiata chiudendosi bene in difesa e concedendo al Lecce soltanto un colpo di testa di Amodio sul quale Provedel si salva in due tempi. Il match si assesta su un binario di equilibrio sottile, dove l’arbitro si erge protagonista di mancati fischi e sanzioni inutili, facendo imbestialire il pubblico di fede pisana. Nel finale di tempo, sulla prima disattenzione del Pisa il Lecce parte in contropiede con Doumbia che viene fermato alla disperata da Sabato; il pallone finisce sui piedi di Miccoli che cincischia troppo e si fa murare da Provedel in uscita bassa. La ripresa vede l’ingresso di Bellazzini nel Lecce, che al quinto imperversa sull’out di destra e mette al centro il più facile degli assist ma Miccoli a due passi dalla porta calcia in curva. E’ l’ultima vera occasione del match con il Lecce che, forse con un orecchio agli altri campi, controlla il gioco senza però mai affondare il colpo e il Pisa che con grande voglia e dedizione tattica chiude tutti i varchi rischiando praticamente niente e regalando così dopo ben sei minuti di recupero, una bella gioia ai propri tifosi, che adesso possono guardare il futuro immediato con un po’ di ottimismo e speranza in più.