La maglia è stata onorata. Tutti, hanno dato il massimo, tutti hanno stretto i denti, tutti si sono aiutati non mollando di un centimetro e alla fine, tutti insieme, hanno gioito con i propri tifosi, scesi a L’Aquila in massa e che alla fine sono stati gratificati da questa gioia. Il Pisa ottiene così il passaggio alle semifinali dei play-off, centrando l’obiettivo minimo stagionale e lasciando aperte le porte della speranza e del paradiso. Dovevano vincere i neroazzurri, e avevano a disposizione 120’ più gli eventuali rigori. Ma non c’è stato bisogno di soffrire così a lungo perché al minuto 86’ Goldaniga sfrutta una punizione pennellata di Sabato per incornare alle spalle di Testa il gol qualificazione. Non è stato un Pisa bellissimo, così come non è stata una gara bellissima. Il caldo, la tensione, il peso della posta in palio hanno influito sulle gambe e sulla testa dei giocatori. Il Pisa è stato per una volta cinico, capitalizzando una delle rare palle gol create, ma anche bravo e fortunato, se si pensa alle grandi parate di Provedel e ai due legni colpiti dai locali. Forse ai punti avrebbe meritato l’Aquila, ma per una volta gli Dei del calcio hanno dato una mano al Pisa, che sì è cercato e meritato l’aiuto della buona sorte. E adesso, chiunque sarà l’avversario, dovrà vedersela contro una squadra sempre più consapevole dei propri mezzi e sospinta da una città nella quale si sta risvegliando un grande entusiasmo. Adesso il Pisa fa paura a tutti.
Il match. Menichini sceglie ancora il 4-3-3 con Mannini che si piazza alto a destra al posto dello squalificato Napoli e Cia che vince il ballottaggio con Parfait nel ruolo di mezz’ala destra. In difesa spazio a Pellegrini con Goldaniga riportato centrale e Kosnic in panchina. Modulo speculare per Pagliari, che recupera Pomante in difesa e si affida alle geometrie di Corapi e all’estro di Frediani che ha il compito di innescare Pià e De L’Aquila parte fortissimo, sospinta dal calore della propria gente e con una gran punizione di Corapi dal limite costringe subito Provedel agli straordinari al 5’. Il Pisa prova a serrare le fila e ad affidarsi ad improvvise verticalizzazioni. Su una di queste Giovinco ha la possibilità di calciare a botta sicura ma il suo tiro viene murato da Pedrelli. Al 19’ grande occasione per Pia’ che aggancia un lancio dalle retrovie ma tutto solo davanti a Provedel si fa murare dal giovane portiere neroazzurro. Lo stesso Provedel si supera due minuti più tardi deviando sulla traversa un’inzuccata di Pomante. Passato il forcing iniziale la gara si stabilizza a centrocampo con molti errori di impostazione da ambo le parti. La prima frazione scivola via senza ulteriori sussulti con il cambio forzato nell’Aquila che perde Pia per infortunio.
Nella ripresa è ancora la squadra locale a partire forte e Goldaniga si deve immolare al 6’ per salvare una conclusione a botta sicura di Frediani. Un minuto più tardi Pomante sovrasta Mannini ma la sua incornata è di poco alta sulla traversa. La girandola si sostituzioni sembra dare più equilibrio al Pisa, con l’Aquila che abbassa il ritmo vittima della stanchezza per il grande dispendio di energia profuso. Il finale è però incandescente. Al 40’ De Sousa solo davanti a Provedel strozza troppo la conclusione che finisce tra le braccia del portiere. Al 42’ il Pisa però passa; punizione di Sabato, al centro area Goldaniga si libera del diretto marcatore e di testa batte Testa e va ad esultare sotto il settore dove sono assiepati oltre 700 tifosi neroazzurri in tripudio. I minuti di recupero sembrano non passare mai e all’ultimo istante Provedel con un colpo di reni alza sulla traversa una punizione di Corapi, il pallone balla sulla linea ma Dallamano non riesce a ribadire in rete con il Pisa che si salva e festeggia così una vittoria che sa di impresa. Il Pisa c’è, la B è un pochino più vicina, vamos Pisa, avanti così.