Tutto come prime delle 18.00. Tutto come prima della sfida di l’Aquila. Il Pisa domenica prossima a Frosinone avrà 120 minuti più eventuali rigori per spalancarsi le porte della finale. Dovrà farlo in trasferta, contro una squadra quadrata ed esperta, che punta tutto sulla fisicità rinunciando spesso a giocare a calcio.
Una squadra, il Frosinone, che non potrà ripetere la partita attendista disputata quest’oggi, onde evitare di giocarsi la finale ai supplementari o peggio ai rigori. Ecco perché il Pisa deve vedere il bicchiere mezzo pieno in questo pareggio, dopo aver disputato una gara saggia, cercando di attaccare ma con molto criterio e, una volta capito che le punte avevano le polveri bagnate, con maturità ha portato a casa un risultato positivo che lascia ancora buone speranze. I neroazzurri hanno dimostrato ancora una buona condizione fisica in quasi tutti i suoi componenti, la gamba è abbastanza sciolta e il recupero di Giovinco sarà fondamentale in un match tattico come quello che si prospetta. Resta da risolvere il problema del gol, con Arma quasi mai pericoloso e con Mannini e Napoli generosi ma poco concreti. Ma le premesse per sperare ci sono tutte,visto anche che il Frosinone di quest’oggi è sembrato tutto fuorché irresistibile.
Il match. Menichini perde Giovinco ma recupera Mingazzini e lo piazza davanti alla difesa in luogo di Sampietro. Parfait spodesta Cia e Mannini avanza di qualche metro affiancando Arma e il rientrante Napoli. Stellone propone il classico 4-4-2 con i panzer Curiale e Ciofani davanti e un centrocampo di qualità dove Gucher detta i tempi di gioco.
Il Pisa prova a partire forte, trovando però un Frosinone guardingo e che usa spesso e volentieri le maniere forti, assecondato da un arbitraggio troppo permissivo e per nulla casalingo. Al 6’ Sabato con un gran cambio gioco trova Mannini che prova a scavalcare con un pallonetto l’uscita di Zappino ciabattando però la conclusione che finisce fra le braccia del portiere ospite.
Il Frosinone è sornione, si chiude a riccio e prova a verticalizzare sulle punte, come al 19’, quando Blanchard imbecca Ciofani, che con il fisico si libera di Goldaniga e tutto solo davanti a Provedel calcia incredibilmente fuori. Al 23’ al primo fallo il signor Ripa ammonisce Sabato. Giallo pesante visto che il terzino neroazzurro, fra i migliori in campo oggi, era diffidato. Al 29’ triangolo Mannini-Arma-Mannini che stavolta scavalca Zappino in uscita ma trova sulla sua strada il corpo di Gucher. Al 32’ Blanchard impatta malissimo un corner di Gucher facendo tremare l’Arena. Lo stesso Gucher al 40’ prova a mettersi in proprio ma la sua conclusione dal limite è respinta in angolo da un ottimo Provedel.
La ripresa inizia sulla falsa riga della prima frazione e al 7’ il Pisa ha la palla del vantaggio ma Arma, dopo essere sgusciato via a Biasi, trova sulla sua strada uno straordinario Zappino che con un colpo di reni devia in angolo la conclusione a botta sicura del marocchino. Il Frosinone non si scompone e al 15’ Curiale tutto solo in area riceve da Crivello ma calcia a lato da ottima posizione. Complice il gran caldo e la paura di perdere i ritmi calano notevolmente e la girandola delle sostituzioni non cambia l’inerzia del match. Nel finale un’occasione per parte: prima Mannini trova l’esterno della rete da posizione defilata poi il neo entrato Gessa di testa serve Ciofani che viene anticipato in extremis da Goldaniga a due passi da Provedel.
Nei cinque minuti di recupero non accade niente, con le due squadre che al triplice fischio vanno a salutare i propri tifosi rimandando sogni e delusioni fra sette giorni.