Si riparte, al via la nuova stagione 2014/15 con gli amaranto piombati nuovamente nella serie cadetta ed è il settimo torneo dell’era Spinelli, peraltro un’era ricca di soddisfazioni con ben 4 promozioni nella massima serie dove il Livorno ha disputato 6 tornei e la conquista nella stagione 2005/06 della coppa UEFA approdando agli ottavi, poi eliminati dall’Espanol di Barcellona. Un bilancio certamente positivo per una società che vanta inoltre, in periodo di grandi difficoltà economiche, la certezza di bilanci e conti sempre in ordine.
E questo è l’anno del centenario della società ed è sottinteso che la speranza sia quella di una nuova promozione, cosa certamente non facile vista anche la concorrenza, ma si sa che il torneo cadetto è sempre pieno di incognite e sorprese.
Al comando del veliero amaranto è approdato Carmine Gautieri, la squadra è notevolmente rinnovata rispetto alla compagine dello scorso anno, sono rientrati dai prestiti, il portiere Mazzoni dal Padova, i difensori Lambrughi dal Novara e Bernardini dal Chievo, gli esterni Meola dal Crotone e Bigazzi dai portoghesi dell’Olhanense dove militava pure Dionisi adesso ceduto al Frosinone e che comunque ha presso la strada della Sardegna, alla Torres insieme a Remedi rientrato dalla Nocerina, rientri pure per Moscati dal Perugia, Molinelli dal Sud Tirol, Belinghieri dal Cesena, Dell’Agnello sempre dal Sud Tirol e girato per la stagione in corso al Barletta, il bulgaro Galabinov dall’Avellino, confermati capitan Luci che sarà però assente ancora per un paio di mesi, Emerson che assurge al ruolo di capitano, Ceccherini, Gemiti, Mosquera, Biagianti e Siligardi. Moltissimi i nuovi arrivi, dal portiere Coser dal Cesena all’esterno brasiliano Maicon, i centrocampisti Rafati dal Genoa, Djokovic ex Cesena, Bologna ed i rumeni del Cluj, inoltre torna dopo tre stagioni Surraco dal Cittadella ed il nuovo Jelenic, esterno offensivo dal Padova. Nel reparto avanzato partito Paulinho per le terre d’Arabia sono arrivate vecchie volpi della categoria come Vantaggiato (85 reti nel campionato cadetto) ex di Bari, Crotone, Pescara, Rimini, Parma, Torino, Padova e Bologna e Aniello Cutolo pure lui vagabondo della categoria con ben 92 reti in carriera oltre al brasileiro Jefferson dal Latina. Come si evidenzia un profondo rinnovamento che al momento è alquanto difficile valutare e capire dove potrà portare anche perchè esiste ancora l’incognita di eventuali movimenti da qui a lunedi sera alle 23, ora di chiusura del mercato . E allora concentriamo la nostra attenzione sulla gara di apertura qui all’Ardenza contro gli emiliani del Carpi allenati da quella vecchia volpe di Castori.
E’ una tiepida serata di fine estate e tutto e’ pronto per il debutto, anche se c’è gia stata due settimane fa’ l’apertura ufficiale in Coppa Italia con la brutta sconfitta interna contro il Bassano con una squadra certamente non all’altezza del campionato che è chiamata a disputare, e con molti giocatori assenti, comunque la gara ha lasciato qualche perplessità che vedremo questa sera se sarà fugata, soprattutto per quanto riguarda l’impostazione tattica di carattere un po’ zemaniano che Gautieri intende dare alla sua truppa. La tifoseria livornese ha risposto abbastanza positivamente alla nuova stagione, gli abbonamenti sono già oltre quota 3000 e questa sera circa 6000 supporter fanno da cornice con la solita Nord piena, calda e vociante, anche da Carpi un centinaio di tifosi.
Le squadre sono praticamente a specchio con Gautieri che opta per Mazzoni in porta, Meola, Bernardini, Ceccherini e Lambrughi la linea difensiva, Moscati, Mosquera e Djokovic in mezzo, Galabinov punta centrale con Cutolo e Surraco ai lati, risponde Castori con Dossena tra i pali, Struna, Romagnoli, Poli e Gagliolo a centrocampo, Mbakogu di punta con Pasciutti e Letizia. Da notare nel Livorno l’assenza di Emerson per squalifica, Biagianti infortunato e Siligardi in panchina.
Primo tempo che si chiude con gli amaranto in vantaggio in virtù del bel goal del bulgaro Galabinov quasi allo scadere, nel complesso una prima parte piacevole con il Livorno che ha praticamente fatto sempre la gara, possesso, reparti corti e attenti, un Mosquera super, però difficoltà di penetrazione anche per l’assetto del Carpi che porta anche Letizia e Pasciutti sulla linea difensiva mettendo praticamente nove uomini dietro la linea della palla, l’assenza di velocità completa il quadro e del resto la serata calda e la condizione che di certo non può essere al meglio in inizio stagione sono un giustificativo certo, gli emiliani hanno pensato solo a difendersi e solo in occasione di un corner hanno trovato la porta con un colpo di testa di Struna che Mazzoni ha deviato in angolo.
Secondo tempo che vede il Carpi alzare il baricentro alla ricerca del pari che arriva al 15° su una distrazione difensiva dei labronici che si perdono il nigeriano Mbakogu che solo soletto sul disco del rigore non ha difficolta a battere Mazzoni. Gautieri vede la squadra in difficoltà ed inserisce Jelenic in luogo di Surraco un po’ carente di condizione per quanto si è visto fino a qui e pure Galabinov prende la via dello spogliatoio sostituito da Jefferson. C’è un calo fisico piuttosto evidente dopo la mezzora nella compagine di Gautieri tanto che gli emiliani cercano di approfittarne, il Livorno soffre, manca lucidità tanto che il mister gioca l’ultima carta, Siligardi per un ottimo Cutolo, ma oramai stanco e spento. Anche Castori vedendo la difficoltà fisica dei labronici si gioca la carta Inglese, una punta, nel chiaro tentativo di fare il colpaccio ma non c’è più né forza, né lucidità da entrambe le parti, quindi il fischio finale di Maresca sancisce un 11 nel complesso giusto. Comunque diverse luci negli amaranto, anche qualche ombra ma col tutto da rivedere nel proseguio del torneo pure con il ritorno in campo di uomini importanti al momento fuori squadra.