Tra i viola e il Franchi c’è un problema. La vittoria manca quasi da sei mesi e in questo campionato ancora non è arrivato il primo gol in casa.
Certo che l’assenza di Gomez e Rossi costringe Montella a giocare senza gli attaccanti titolari, di sicuro un problema al centro dell’attacco rimane.
Anche la soluzione odierna non risolve molto, Babacar alla fine è rimasto con un numero limitato di occasione da sfruttare mentre Joaquin e Cuadrado sulle fasce non hanno prodotto niente di eccezionale.
Giocoforza lo 0-0 finale anche se va dato atto che anche la Dea Bendata non aiuta Montella come dimostrano i due pali.
La cronaca. L’inizio è di marca viola: al primo ci prova Aquilani, al decimo è l’ex Kurtic a costringere Consigli a respingere di pugno.
Un minuto più tardi l’occasione più chiara di tutto il primo tempo: palla dalla destra, Babacar cade in area ma la sfera arriva a Cuadrado che centra il palo.
La Fiorentina ci prova ancora, a metà del primo prima ci prova ancora Babacar (22′), mentre più tardi (26′) Cuadrado costringe Consigli in corner.
Il Sassuolo si vede solo con Chisbah al 32′, mentre i viola attaccano. Dubbi per un fallo su Borja, con Alonso prima e Borja poi arrivano le ultime due occasioni. Curiosità, il primo tempo finisce almeno con 15 secondi di anticipo.
Si riparte con i 22 titolari. Prima occasione solo all’11esimo con Borja che si inserisce di testa. Lo spagnolo non è fortunato tre minuti più tardi, ultimo tocco delizioso che trova il palo interno. Il secondo della serata.
I neroverdi si difendono, Montella prova a scardinare la difesa di Di Francesco: minuto 24, esce Joaquin per Bernardeschi. Attacco con la B2.
Svirgola, letteralmente, il colombiano una palla vagante in area nel momento in cui il tecnico napoletano decide di sostituirlo con Ilicic.
Fatica la manovra viola, gli emiliani si difendono in dieci e negli ultimi 5 minuti tocca anche a Mati.
Il forcing finale non sembra portare molti risultati: a due dalla fine un colpo di testa di Rodriguez e… nient’altro. Troppo poco, non resta che l’amarezza per i due legni e per una gara addormentata dal Sassuolo senza alcun squillo di tromba dei viola. Un solo gol in quattro giornate lo dimostra.