Il pallone due anni fa era quello giallo, cantava il pubblico del Franchi. Stasera era quello bianco, la Fiorentina torna stellare nella notte del posticipo. I viola raggiungono così la prima vittoria interna di questa stagione con una prestazione che fa sembrare distante anni luce le gare con Genoa e Sassuolo.
Montella cambia le carte rispetto alle ultime partite: recuperato Cuadrado, il colombiano va in attacco conBabacar e Mati Fernandez. In difesa Alonso è preferito ancora a Pasqual, mentre panchina a sorpresa per Borja Valero.
La mossa è giusta, basta poco per capirlo. Sesto minuto, Babacar si libera al limite con una finta e indirizza un destro che Handanovic vede entrare in porta a velocità supersonica. Eurogol che apre le danze. L’Inter prova a rimettere a posto le idee, ma al 18esimo arriva il tiro a giro di Cuadrado dal limite dell’area, altra rete da applausi che si può vedere solo entrare in rete. Due reti a zero, i viola giocano sul velluto.
Babacar, in serata di grazia, è l’incubo della retroguardia milanese: prima alla mezzora e poi in chiusura di tempo è ancora lui a mettere i brividi ad Handanovic.
La ripresa vede la squadra di Mazzarri più attenta a centrocampo, ma gli spazi vengono presto occupati dai viola. Le azioni più pericolose sono ancora della Fiorentina, al 57esimo nuovo lancio di Pizarro per Babacar che fa rimbalzare il pallone e tira: fuori di poco.
Cuadrado solo davanti ad Handanovic al 62′, miracolo dell’estremo nerazzurro dopo la serpentina del colombiano.
Al 77′ la Fiorentina chiude la gara con un’altra perla: Tomovic, palla al piede, parte dai 25 metri, passa tra due difensori e mette nel sacco un tiro imparabile per Handanovic. Primo gol per lui in viola, gioia indescrivibile tanto che raggiunge la Maratona a petto nudo.
E pensare che allo scadere c’era spazio anche per la prima rete di Brillante, Handanovic ha detto però no all’ultima favola… già c’era Batistuta che saluta il pubblico fiorentino. Qui la sintesi dei novanta minuti, è tornato l’amore tra Fiorentina e Franchi.