Una bella Fiorentina batte i campioni d’Europa del Barcellona con un 2-1 targato Bernardeschi. Il giovane fantasista segna in pochi minuti una doppietta che abbatte i catalani, anche se il gol di Suarez ha tenuto il risultato in bilico fino al 90’. E’ calcio d’agosto, ma i tanti tifosi che hanno riempito il Franchi si sono divertiti e forse si sono anche tranquillizzati sullo stato dell’arte nel cantiere Fiorentina.
Paulo Sousa schiera un 4-2-3-1 con Tatarusanu in porta, Pasqual, Gonzalo, Roncaglia e Tomovic in difesa, Borja Valero e Badelj in mediana e il trio Joaquin-Bernardeschi-Ilicic dietro a Babacar. Solo panchina per Mario Suarez.
Il Barcellona, privo di Messi e Neymar, scende in campo con un 4-3-3 infarcito di campioni come Pique, Busquets, Suarez, Iniestra e Pedro.
Malgrado il pessimismo della vigilia, il pubblico è quello delle grandi occasioni, con oltre 29.000 presenti.
A sorpresa è la Fiorentina a passare in vantaggio alla prima occasione. Bernardeschi di testa approfitta di un bel cross di Borja Valero e anticipa Piquè. Non sono passati neanche cinque minuti.
Il Barcellona ha subito una grande chance con Rakitic, che da solo davanti a Tatarusanu si fa prendere della fretta e tira d’esterno addosso al portiere rumeno. Tre minuti dopo ancora il centrocampista croato ha palla del pareggio, ma questa volta Gonzalo interviene in maniera provvidenziale.
Al dodicesimo Joaquin ubriaca la difesa catalana e serve a Bernardeschi la palla del raddoppio. Il piattone del giovane fantasista si infila alla sinistra di Ter Stegen: 2-0.
Cinque minuti e il Barcellona accorcia le distanze con Suarez, che da distanza ravvicinata non può sbagliare. I catalani sfiorano subito dopo il pareggio con Pedro in due occasioni distinte: nella prima lo spagnolo tira alto da ottima posizione, nella seconda è bravo Tatarusanu ad opporsi al diagonale.
Pedro è il vero mattatore di giornata per gli ospiti: il numero sette sfiora ancora il gol dopo un’azione solitaria in cui salta tre avversari, ma ancora una volta è bravo Tatarusanu a negargli la gioia del gol.
Il Barcellona ha ora il pallino del gioco, e da una palla malamente persa da Ilicic va ancora vicino al gol con Suarez, che tira inspiegabilmente fuori a tu per tu con Tatarusanu. L’attaccante uruguayano si rende protagonista anche di un brutto scontro col portiere rumeno, intervenendo a gomito alto sul volto dell’estremo difensore.
Il primo tempo si conclude con la Fiorentina in vantaggio 2-1. Nella ripresa entrano subito Giuseppe Rossi e Mario Suarez al posto di Babacar e Badelj.
La prima occasione è proprio per Pepito, che quasi riesce a beffare Ter Stegen con un pallonetto al volo. La palla finisce alta di poco, ma la giocata scalda il pubblico, ansioso di rivedere il suo campione in una gara ufficiale.
Il Barcellona risponde con Mounir, che di testa impensierisce Tatarusanu. Nell’azione seguente Ilicic vanifica un possibile contropiede per provare, senza successo, il gol da metà campo, vedendo Ter Stegen ben lontano dai pali.
Un’azione solitaria sulla fascia di Gonzalo Rodriguez libera al tiro Giuseppe Rossi, ma l’esterno del numero 22 finisce di poco fuori.
Al 18’ Tatarusanu si super fermando la conclusione di Suarez, lanciato da solo a rete. Un altro grande intervento per il portiere rumeno, provvidenziale in almeno tre occasioni.
A questo punto Sousa richiama Ilicic e Joaquin e inserisce Vecino e Marcos Alonso. L’uruguaiano gioca dietro la punta, e sulla stessa linea viene avanzato a sorpresa anche Pasqual.
Proprio il capitano al 28’ prova una conclusione da fuori che finisce appena sopra l’incrocio dei pali.
E’ l’ultima azione per il numero 23, sostituito da Rebic. Entra anche Bagadur, al posto di Roncaglia.
Piquè di testa da calcio d’angolo fa sospirare il Franchi, ma la palla finisce fuori. Sul rovesciamento di fronte il portiere neo entrato per il Barcellona Masip anticipa Rebic al limite dell’area, impedendogli di chiudere la gara.
Nel finale il Barcellona preme ma non si rende mai pericoloso, finchè dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine che regala una bella soddisfazione alla squadra di Paulo Sousa e per i tanti tifosi accorsi.