Amaranto rimaneggiati, arriva un pari importanti contro l’Avellino

Splendida giornata di un dolcissimo autunno, almeno 22 gradi, quella che accoglie Livorno ed Avellino nello stupendo manto verde smeraldo del Picchi per questa settima di andata del campionato cadetto e dopo le due inopinate sconfitte subite con Spezia e Cesena gli amaranto sono chiamati a ripartire. Certo l’impresa non sarà facile sia perchè gli irpini nonostante la classifica penalizzante non sono squadra da bassifondi soprattutto alla luce di un attacco che puo’ schierare tre uomini come Tavano, Trotta ed Insigne. Di contro il Livorno sembra colpito da un male oscuro che ha privato la squadra di uomini di fondamentale importanza proprio nel periodo più difficile del calendario che oltre a Spezia e Cesena vedeva l’Avellino oggi e la trasferta a Crotone sabato prossimo, infatti oltre ad Emerson oramai infortunato da agosto la sorte ha privato gli amaranto prima di Vantaggiato e Fedato, poi di Vajushi, ossia il Toro di Brindisi capace di segnare, di aprire varchi, di essere di utilità incommensurabile per tutta la squadra e sarà assente almeno per altre due gare, così dicasi di Fedato imprevedibile attaccante velocissimo, rapido e dal tiro fulminante, oltre al “biondino” Vajushi capace di saltare l’uomo e creare la superiorità numerica per il quale lo stop previsto è di almeno un mese e non è finita perchè a questi si devono aggiungere i nazionali under 21 e cioè Calabresi a disposizione di Di Biagio e Maicon volato in Brasile con i suoi verde­oro. Come si evidenzia il compito di Panucci oggi non sarà dei più facili per poter allestire un organico competitivo per fronteggiare i verdi irpini contro i quali tra l’altro il Livorno “ NON HA MAI VINTO AL PICCHI “. Inoltre a dirigere la contesa è arrivato Minelli da Varese che nell’unica gara diretta del Livorno e fu lo scorso anno a Bari i labronici furono sconfitti con un netto 2­0 e vediamo allora cosa il mister ha esgogitato per esorcizzare tutte queste negatività.

Tra i pali Pinsoglio, Moscati, Ceccherini, Lambrughi e Gasbarro in difesa, Biagianti, Luci e Schiavone a centrocampo, Aramu, Comi (un ex) e Pasquato in avanti il che significa cambio di modulo con opzione per un 4­3­3 e a disposizione Ricci, Gonnelli, Cazzola, Jelenic, Bunino, Kukoc, Vergara, Palazzi e Morelli. La risposta di Tesser è affidata a Frattali in porta, Rea, Biraschi, Ligi e Visconti in difesa, Arini, Jidayl e D’Angelo in mezzo, Insigne dietro Tavano e Trotta con in panchina Offredi, Napol, Nitriansky, Chiosa, Giron, Zito, Bastien, Soumarè e Mokulo, una panchina quasi interamente straniera. Sugli spalti circa 6/7000 ed almeno 500 avellinesi.

Stadio Armando Picchi (foto www.livornocalcio.it)Dieci minuti di gioco e non è successo praticamente niente, le squadre si stanno studiando pur senza particolari tatticismi con i labronici che cercano opzioni offensive sull’asse destra dove operano Moscati ed Aramu, risponde l’Avellino tentando di imbastire veloci ripartenze, al 20° una spizzata di Comi smarca Schiavone sulla sinistra ma il tiro è facilmente parato e sulla ripartenza c’è il goal dell’Avellino, l’ex Tavano viaggia sulla destra e trova in mezzo Trotta ( ancora una volta colpevolmente smarcato e solo ) ed è il vantaggio per gli irpini 0­1, fatica il Livorno a riprendersi, ci prova Pasquato al 25° ma ancora una volta il suo tiro è debole, poi una punizione tre metri fuori area per gli amaranto ma il tiro di Pasquato è facilmente parato da Frattali, poi al 31° altra punizione da fuori per atterramento di Comi, questa volta ci prova Aramu che calcia fuori, insistono comunque i labronici negli attacchi anche perchè gli irpini hanno abbassato notevolmente le loro linee a difesa del vantaggio acquisito. Ammonito Biraschi per fallo e scorrettezza in sequenza, una splendida percussione sulla sinistra di Gasbarro e palla in mezzo con Comi che batte al volo ma trova Frattali ben piazzato che para e siamo giunti al 40° con il Livorno che prova a reagire ma è difficile perchè l’Avellino è ben chiuso e trovare varchi non è assolutamente facile, un ammonizione anche per Insigne che ricorre al fallo tattico su Aramu restando però anche infortunato e costretto ad uscire per far posto al belga Soumarè e si chiude qui questa prima parte con gli irpini in vantaggio.

Livorno in attacco alla ripresa ed al 6° fallo di mano in area di Biraschi, rigore e doppio giallo e quindi Avellino in dieci, sul dischetto Comi che fulmina sulla destra Frattali ed è il pareggio meritato. A questo punto Tesser sostituisce il da poco entrato Soumarè con il ceco Nitriansky un difensore di grande esperienza (dallo Slavia Praga) in luogo di un attaccante, un fallaccio di Rea che incorre nel giallo e siamo al 15° con Pasquato al tiro ma centrale, ora la gara è cresciuta di intensità con l’Avellino che tenta di tener palla per poi rilanciare improvvisamente i suoi attaccanti ed il Livorno che opera in velocità e c’è un atterramento sospetto in area di Pasquato ma proseguire, anche Luci va alla rovesciata parata, corre il 20° ed ora la gara è bella ed intensa, gli amaranto hanno ritrovato grinta e ci provano ma pure gli irpini non mollano, intanto un tiro di Pasquato ed un vero miracolo di Frattali che devia, siamo alla mezzora e Tesser si gioca l’ultima sostituzione il francese Giron, difensore per Tavano. Poi incredibilmente il PESSIMO Minelli espelle Moscati che avendo subito un netto fallo non sanzionato avrà probabilmente protestato perchè Minelli è stato richiamato dal segnalinee Fiore, mentre l’effimero arbitro di Varese continua nel suo show fatto di decisioni assurde e cervellotiche, peccato perchè Moscati fino a quel momento aveva disputato una splendida gara, entrano Jelenic e Kukoc per Aramu e Luci e siamo al 40°con l’Avellino che grazie alla recuperata parità numerica prova a mettere fuori la testa, ancora Frattali para sul tiro di Pasquato, entra Bunino per Comi al 43° e ci saranno ben 6 minuti di recupero e Jidayl va al tiro pericoloso nel recupero, un corner per il Livorno mentre si accendono gli animi in area e becca il giallo Kukoc, èil 51° anche Visconti incorre nel giallo e poi il triplice fischio sancisce un pareggio che premia molto di più gli irpini di quanto avrebbero meritato e così continua l’imbattibilità dei lupi bianco­verdi all’Ardenza e sabato si conclude a Crotone il tour de force del Livorno nell’attesa dei recuperi degli infortunati che crediamo indispensabili per il proseguio di un buon cammino.