Siamo alla nona del campionato cadetto ed il Livorno dopo la bruciante partenza con 12 punti nelle prime quattro giornate che aveva subito alimentato illusioni in una piazza perennemente affamata di risultati e successi, è poi incappato in ben tre sconfitte ed un solo punto casalingo con l’Avellino, è oggi chiamato ad una netta virata, a tornare possibilmente a vincere nell’attesa del rientro dei pezzi da novanta che purtroppo in queste quattro giornate hanno affollato l’infermeria peggio di una spiaggia della Versilia nel giorno di ferragosto, intanto oggi rientra Ceccherini in difesa e dovrebbe essere in panchina Vantaggiato pronto magari come ha detto lo stesso Panucci a subentrare nell’ultima parte di gara anche perchè dopo un mese di sosta forzata di certo la condizione atletica non gli concede lo sforzo di una gara intera, mentre Fedato e Vajushi hanno ripreso e potrebbe anche essere che non martedi con l’Entella, ma forse col Trapani uno dei due possa fare la ricomparsa. Oggi al Picchi, in una splendida giornata di sole che evoca quasi la primavera ormai passata arrivano i canarini del Modena che dopo uno stentato avvio sembra abbiano trovato la quadratura, inoltre c’è una tradizione sfavorevole contro gli uomini di Crespo, infatti il Livorno non vince con gli emiliani all’Ardenza dal lontano campionato 1999/2000 ( quasi la notte dei tempi, epoca di mister Stringara e del record di vittorie per l’allora C1). Ci sono inoltre diversi ex come Pinsoglio, Schiavone e Fedato nelle fila labroniche e Belinghieri in quelle modenesi oltre a Pavan secondo di Crespo, senza dimenticare Pasquato che giovanissimo vestì la maglia dei canarini. La temperatura è amena con un leggero vento di nord, il prato del Picchi un meraviglioso tappeto verde perfetto, l’arbitro è La Penna di Roma. E veniamo alle disposizioni dei due tecnici iniziando da Panucci che schiera Pinsoglio in porta, difesa con Maicon, Ceccherini, Vergara e Lambrughi, in mezzo Luci, Schiavone e Biagianti, in attacco Aramu, Comi e Pasquato, modulo 4-3-3 con in panchina Ricci, Gonnelli, Calabresi, Gasbarro, Cazzola, Kukoc, Jelenic, Palazzi e Vantaggiato. Anche Crespo opta per questo schieramento che vede Provedel tra i pali, Calapai, Cionek, Marzorati e Rubin linea difensiva, Belinghieri, Giorico e Besea a centrocampo, Nizzetto, Stanco e Mazzarani in avanti con a disposizione Manfredini, Aldovrandi, Minarini, Zucchini, Galloppa, Doninelli, Olivera, Marchionni e Luppi. Si evidenzia subito la variante apportata da Panucci in difesa col recupero di Maicon sul out di destra, il debutto di Vergara al centro e lo spostamento di Lambrughi a sinistra, in mezzo il mister ha optato per l’esperienza. Da dire che nel Modena è assente il “ Diablo “ Granoche anche se in avanti Nizzetto, Stanco e Mazzarani sono clienti che storicamente sono sempre stati indigesti per la truppa labronica.Prima fase di studio con i labronici che cercano gli attacchi allargando il gioco e c’è un fallaccio del ghanese Besea su Luci e giallo sacrosanto, poi una bella incursione di Aramu con Comi che non chiude per un soffio, anche il Modeena si rende pericoloso con Belinghieri che sfiora il palo sullo sviluppo di due corner consecutivi tra il 17° ed il 20° minuto. La gara è molto tattica, i modenesi sono ben chiusi ed affidano alla velocità dei loro avanti pericolose azioni di contropiede mentre arriviamo alla mezzora e la squadra di Panucci fatica a creare azioni pericolose perchè il Modena gioca bene, è squadra cortissima che difende in otto/nove uomini e pronta a ripartire portanto quattro/c inque uomini in avanti nella fase offensiva con i due esterni Calapai e Rubin, intanto esce Mazzarani per infortunio ed entra Luppi. Anche Belinghieri becca il giallo per un fallo su Luci ed arriviamo al 40° col Modena che in virtù di un centrocampo più organico gestisce benissimo la gara, giallo anche per Lambrughi che va così in diffida e finisce la prima parte sul risultato di 0-0 ma occorre dire che il Modena visto fino a qui ha giocato meglio degli amaranto e per un soffio in due/tre occasione i canarini non hanno realizzato il vantaggio mentre da parte amaranto dobbiamo registrare ZERO tiri verso la porta di Provedel.
Si riparte con Jelenic al posto di Biagianti, così che si può intuire il cambio di modulo di Panucci che passa al 4-2-3-1 probabilmente per bilanciare la squadra per tutta la prima parte in sofferenza in mezzo e per portare la fase offensiva ad un 4-4-2 e la cosa da i suoi frutti perchè al 7° Pasquato ben imbeccato da una spizzata di Comi entra in area e dai dodici metri non perdona insaccando sulla destra di Provedel il goal del vantaggio. Siamo al 15° e nel Modena viene espulso il DS Taibi per proteste, ora il Livorno gioca meglio perchè la mossa di Cristian Panucci ha permesso al Livorno di impedire le pericolosissime discese degli esterni emiliani a creare superiorità, comunque la gara è una grande partita di scacchi, bella la percussione del “GENIETTO” Pasquato che semina avversari come noccioline e poi va al tiro dai trenta metri ma alto, ora il calciatore è incontenibile, costringe al fallo con giallo Marzorati e ci sarà punizione dai venticinque metri, al tiro ancora Pasquato ma sulla barriera, anche il Modena al 28° è pericoloso con Luppi ma Pinsoglio in due tempi se la cava, si infortuna Lambrughi ed entra Gasbarro alla mezzora, anche Jelenic va al tiro parato, poi al 35° il Livorno si mangia la palla del raddoppio, gran lavoro di Pasquato, tocco per Schiavone, da questi ad Aramu che a porta sguarnita batte fuori, entrano Doninelli e Marchionni per Belinghieri e Besea ed il sig.La Penna non si smentisce, Comi in mezzo a due cade a terra in area, per l’effimero La Penna è simulazione e giallo. Ed al 40° una standing-ovation, fa il suo ingresso Vantaggiato per Comi. Un brivido al 44° col tiro di Nizzetto che va fuori di un soffio, attacca disperatamente il Modena lasciando spazio agli amaranto e su una di queste ripartenze al 93° ancora Pasquato liberatosi sulla sinistra batte Provedel per il 2-0 finale. Tanta sofferenza ma che Livorno nel secondo tempo, Panucci oggi ha veramente imbroccato la mossa vincente ridisegnando la squadra quasi inguardabile del primo tempo e diremmo risultato meritato contro un Modena mai domo e comunque battuto con l’onore delle armi perchè la squadra emiliana ci è apparsa sompagine di tutto rispetto, solo che oggi il Livorno ha sofferto, ha lottato, ha atteso e poi ha colpito abbattendo pure la maledixione della tradizione avversa.