San Valentino regala una vittoria che vale oro per morale e classifica a una Fiorentina che c’ha creduto fino al novantesimo e oltre come contro il Carpi. Stavolta è l’Inter a subire il gol in un finale incandescente dove comunque i gigliati avevano creato molto più dei nerazzurri di Mancini.
Sousa scese Kalinic con Ilicic come all’andata, a fare da spinta confermato il neoarrivato Tello (nella foto) con Bernardeschi. Non ci sono altre novità nell’assetto tattico che sembra funzionare. Almeno come gioco. Partono fortissimo i viola: al quinto vola Bernardeschi, tira, ribattuta ma Kalinic si trova in fuorigioco. Altri due giri di lancette e arriva ancora un sinistro, stavolta è Ilicic a trovare la respinta. Incredibile al 14′, Bernardeschi e Ilicic arrivano praticamente in porta con il pallone ma Telles para sulla linea una palla che sembrava dentro.
Rigore chiesto da Bernardeschi poco più tardi, Mazzoleni lascia correre ma il triangolo con Kalinic meritava – come quello precedente – ben altra fortuna come. Fortuna che è invece tutta nei piedi dell’Inter, prima azione offensiva al 26′ con Broxovic che è nel punto giusto per depositare nel sacco il cross dalla linea di fondo di Palacio che taglia in due la difesa viola.
Calano i ritmi, ci sono spazi per l’Inter ma la squadra di Sousa chiude in attacco. Serie di angoli prima del riposo, nell’ultimo si supera Handonovic proprio allo scoccare del 45esimo minuto: finisce così un primo tempo davvero nero per i gigliati.
PILLOLA STATISTICA. L’Inter ha segnato con il suo primo tiro nello specchio della porta, nel momento in cui la Fiorentina ne aveva fatti tre.
Confermati i ventidue all’uscita dagli spogliatoi, viola costretti a inseguire per una rimonta che non avviene da quasi un anno. Per provarci Sousa , dopo l’inizio di una fitta pioggia, toglie Tello per l’ex Zarate. La mossa ha almeno un effetto placebo dato che passa pochissimo che arriva il gol del pari: lancio millimetrico di Ilicic per Borja Valero che è l’unico a non essere in fuorigioco. Bravo lo spagnolo, bravissima la terna arbitrale a valutare l’azione nonostante le infinite proteste nerazzurre. Meno al 18esimo, il fallo di mano di Telles sembra netto ma Mazzoleni probabilmente propende per l’involontarietà e non fischia il rigore in un Franchi incandescente. Ancora Fiorentina, al 70′ Ilicic su punizione non riesce a rendere velenosa la sfera. Minuto 37, fallo al limite di Telles che – graziato sulle proteste del primo tempo e sul rigore – stavolta non evita il giallo che lo porta all’espulsione per somma di ammonizioni.
Un uomo in più nel finale con Mancini che cerca di limitare i danni facendo entrare D’Ambrosio per Palacio. Entrano anche Tino Costa per Vecino e Babacar per Ilicic a quattro dal termine.
Ancora una mossa vincente, Zarate nel primo minuto di recupero tiene palla in area e cerca spazi: lo fa tirando su Handanovic che respinge su Babacar una volta e poi una seconda dove però il senegalese di petto mette nel sacco. 2-1 con centoventisecondi da giocare che raddoppiano tra recupero nel recupero e il rosso di Zarate nel secondo minuto.
A Bergamo mancherà Alonso, giovedì intanto arriva il Tottenham che punta Premier League e Europa. Sarà dura.
Fiorentina: Tatarusanu, Gonzalo, Vecino, Kalinic, Bernardeschi, Astori, Borja, Tello, Alonso, Roncaglia, Ilicic.All. Sousa (Lezzerini, Sepe, Tomovic, Costa, Zarate, Blaszczykowski, Pasqual, Kone, Babacar)
Inter: Handanovic, Kondogbia, Palacio, Icardi, Telles, Medel, Eder, Murillo, Miranda, Nagatomo, Borozovic. All. Mancini (Carrizo, Berni, Jesus, Jovetic, Biabiany, Santon, Ljajic, Gnoukouri, Zonta, D’Ambrosio, Peisic, Manaj)
Reti: 26′ Brozovic, 60′ Borja Valero.