Il giorno della verità è arrivato, oggi sapremo se il Livorno riuscirà a tenere ancora socchiusa la porta della speranza o se occorrerà pensare alla prossima stagione che significherebbe ripartire dall’inferno della lega pro. In proposito confortano le parole del presidente Spinelli che ha dichiarato pochi giorni fa che qualunque sia l’esito del torneo egli non ha alcuna intenzione di vendere ed anzi si impegnerà in prima persona ( e su questo “ SE VERAMENTE “ decide di farlo, non ci sono dubbi sulle sue capacità ) per riformulare una squadra che possa immediatamente risalire nel campionato cadetto con mire verso la massima serie e che le scelte saranno solamente sue. “ VEDREMO “. Ma andando alla gara odierna contro i biancorossi del Perugia occorre sperare che gli am aranto buttino il cuore oltre l’ostacolo per riuscire nell’impresa di vincere e solo questo occorre “ LA VITTORIA “ perchè pensiamo che anche un pareggio non farebbe altro che spalancare le porte dell’inferno. Serve un miracolo, quello fatto di volontà, di spirito di sacrificio, di non mollare mai su nessun pallone mantenendo alta la concentrazione, il famoso “ SENSO DI APPARTENENZA “ al quale Davide Nicola si ispirava nella splendida cavalcata verso la serie maggiore di tre anni orsono, tutte cose che quest’anno molte volte sono venute a mancare troppo spesso. Sono passati ben 14 anni da quel giorno magico di maggio quando Igor Protti insaccava in quel di Treviso il goal che significava dopo lunghissimi 30 anni di nuovo serie B e pertanto la speranza è quella di riuscire a difendere quel 14 maggio2002. La giornata è di calda primavera con temperatura oltre i venti gradi e chissà che anche questo poi alla fine non influenzi il risultato del campo con un terreno spettacolare che merita di sicuro ben altri palcoscenici che non una lega pro. Ma vediamo come i due mister si preparano ad affrontare la gara. Gelain opta per un 351.1 ricalcando più o meno la gara di sabato scorso a Cagliari anche se ci lascia alquanto perplessi la scelta di neppure convocare Emerson che va ad aggiungersi alla mancanza di Ceccherini per squalifica e pertanto gli amaranto si schiereranno con Pinsoglio in porta, Antonini, Lambrughi e Gasbarro in difesa, Moscati, Schiavone, Biagianti, Cazzola e Vajushi a centrocampo, Valoti dietro la punta Vantaggiato, si accomodano in panchina Ricci, Schetino, Vergara, Luci, Aramu, Regoli, Palazzi, Comi e Fedato. Risponde Bisoli con Rosati tra i pali, Molina, Volta, Mancini e Del Prete in difesa, i due ivoriani Drole e Zebli, lo slavo Prcic e Guberti a centrocampo, l’uruguajo Aguirre e Parigini in avanti, un finto 442 per la squadra di Bisoli viste le presenze di Drole e Guberti sulla linea di centrocampo, in panchina il ceco Zima, Rossi, l’ungherese Milos, Monaco, Della Rocca, il colombiano Zapata e Ardemagni. A dirigere la contesa Di Paolo di Avezzano con quattro direzioni amaranto tra il 2012 e oggi del quale lo score recita 2 pareggi con Vicenza e Bari, vittoria col Catania e sconfitta interna nell’andata di questo anno con lo Spezia. Da dire che come sabato a Cagliari la formazione scelta da Gelain ci lascia alquanto perplessi, ma lasciamo al campo il compito di emettere verdetti con l’augurio che la nostra perplessità venga poi fugata dalla prestazione felici di poter esserci sbagliati nel giudizio. Pre partita con premazione del capitano Andrea Luci per le 200 presenze in maglia amaranto anche se oggi partirà dalla panchina, spettatori come sempre sulle 6000 unità, una rappresentanza umbra di circa 200 supporter. Subito un brivido dopo 12 secondi con Vantaggiato che va al tiro sulla fuga di Vajushi ma la difesa mura la battuta del bomber amaranto, e come sospettavamo il Perugia attacca a quattro con l’alzata di Drole e Guberti scalando poi a tre nelle fasi di non possesso. Un bel tiro al volo di Schiavone al 10′ con palla di un soffio alta, ci prova poco dopo di nuovo Vantaggiato ma il tiro è debole poi c’è il primo giallo ed è per Parigini per fallo, si fa vivo anche il Perugia con un tiro di Aguirre deviato in corner da un difensore, altra percussione di Vajushi con Cazzola al tiro dalla distanza ma fuori, anche Biagianti al tiro ma largo e passiamo il 20′ con un Livorno aggressivo e propositivo ma manca fino a qui precisione nelle conclusioni, fugge Vajushi e c’è il fallo ed il giallo per Molina, occasionissima per Vantaggiato al 28′ smarcato in area cincischia e Rosati lo anticipa, ma nulla può il portiere umbro subito dopo sulla palla che Valoti conquista dandola a Cazzola che la mette in mezzo dove trova il “ Toro di Brindisi “ che questa volta non sbaglia, siamo alla mezzora ed i labronici sono in vantaggio 10 meritatamente.
Pericolo per il Livorno al 35′ sull’asse GubertiDel Prete col tiro di questi che Pinsoglio devia in corner, ora il Perugia ha alzato il baricentro nel tentativo di recuperare, siamo al 41′ e l’asse Valoti- VajushiVantaggiato crea un’altra opportunità ma quest’ultimo cerca una improbabile rovesciata che va fuori, poi è Perugini che per un soffio non arriva sul taglio proposto da Drole e si va al riposo con gli amaranto meritatamente in vantaggio, anzi diremmo che il risultato è tutto sommato abbastanza stretto per quanto fatto vedere fino ad ora, grande ritmo, intensità, gioco, un Vajushi imprendibile e costante spina nel fianco sinistro della squadra umbra ( vedremo col fiato come sarà nella seconda parte ) centrocampo che con Biagianti, Schiavone e Cazzola ha funzionato molto bene supportato da Moscati e Valoti sull’asse destra dello schieramento. Si riparte con Aramu al posto di Valoti nel Livorno e Ardemagni in luogo di Parigini nel Perugia, scorrono i primi dieci di gioco con i perugini che provano ad attaccare ma per ora regge bene la squadra labronica ripartendo appena può, si alza spesso Del Prete dalla difesa così che gli uomini avanzati degli umbri divengono addirittura cinque, entra ora Zapata per Drole negli umbri e siamo al 15′ e chiaro il tentativo di Bisoli di dare maggior peso e consistenza al suo reparto offensivo, un colpo di testa di Antonini sul corner è alto di un soffio e siamo al 20′ con Vajushi che lascia il posto a Vergara, un difensore per un attaccante e questo non ci piace anche se è chiaro il tentativo di coprire e difendere vista l’aggressività degli umbri. Siamo al 22′ con una pericolosissima punizione esterna degli umbri, al tiro va Guberti e Pinsoglio si fa malamente superare e così il pareggio 11 arriva come temevamo ed ora è dura perchè ci sembra che la squadra abbia perso, anche se comprensibile per il grande dispendio di energie, quello smalto e brillantezza con cui aveva condotto la prima parte, ed ora Gelain resosi conto dell’errore nel togliere Vajushi sta per mandare in campo Comi al posto di Moscati e c’è un giallo anche per Cazzola, però pure questo non ci piace perchè era forse il caso a nostro parere di togliere un difensore centrale e non un esterno che poteva dare spinta offensiva, intanto la mezzora è passata, la gara ora è confusa, la lucidità e le forze stanno venendo meno e tutto diviene ogni minuto più difficile, tra l’altro adesso si aprono spazi larghissimi nei quali il Perugia si i giallo anche per nfila pericolosamente, giallo anche per Del Prete, siamo al 40′ manca oramai lucidità, le speranze si affievoliscono sempre di più, servirebbe un miracolo in questi ultimi quattro minuti di recupero, entra anche Milos per Molina, finisce qui e purtroppo è un pari che non serve a niente, ora le porte dell’inferno si aprono. GIORGIO LAZZERI