Siamo alla quinta giornata del torneo e gli amaranto dopo la bella vittoria di mercoledi a Novara contro gli azzurri del Como occupano una buona posizione di classifica, al secondo posto con 9 punti nel carniere dietro quell’Alessandria che ci ha battuti nettamente e che gode dei favori del pronostico come vera corazzata del girone assieme ai lombardi della Cremonese. A far visita qui al Picchi oggi per il secondo derby dell’anno arrivano i rossoneri della Lucchese che proprio mercoledi hanno fatto soffrire e non poco l’Alessandria che solo verso la metà del secondo tempo è riuscita a passare grazie ad un penalty del solito Gonzalez e fallendo poi invece il rigore del pari (quando si dice la fortuna) e pertanto questo ci induce a pensare con cautela alla gara odierna che potrebbe nascondere insidie non previste. Nell’amarcord delle gare tra amaranto e rossoneri occorre dire che le squadre non si incontrano da ben 14 anni, l’ultima volta fu sempre nella vecchia C1 qui all’Ardenza nel 2001/02 e fu un netto 3-0 con le reti di Protti (2) e Piovani per il Livorno che stava per spiccare il volo verso i palcoscenici della B e della A calcati poi in tutti questi anni trascorsi. Ora siamo un po decaduti ma si sa che le squadre di calcio normalmente passano attraverso cicli buoni e meno buoni, l’importante è quando si cade in basso riuscire a ricreare e ripartire ed è quello che spera la compagine di Spinelli che nonostante le assenze e gli infortuni è per ora riuscita a sopperire in modo ottimale all’emergenza che vede ancora fuori calciatori del calibro di Vantaggiato, Jelenic e Bergvold, veri lussi per la categoria, oltre a Borghese e Gasbarro non ancora in condizioni ottimali.
Veniamo pertanto a vedere come i mister oggi si schiereranno, Foscarini opta per Mazzoni in porta, Toninelli, Gonnelli, Rossini e Lambrughi in difesa, Marchi, Giandonato e capitan Luci in mezzo, Venitucci dietro le punte Maritato e Cellini. In panchina si accomodano Falcone, Romboli, Borghese, Gasbarro, Grillo, Gemmi, Ferchichi, Murilo, Dell’Agnello, Morelli. Risponde “Nanu” Galderisi con un 4-3-3 che vede Di Masi in porta, Espeche, Dermaku, Capuano, Cecchini in difesa, Bruccini, Mingazzini e Nolè a centrocampo, Longobardi, Forte e De Feo in attacco, a disposizione Nobile, Melli, Maini, Fratini, Florio, Gabatini, Gargiulo, Berlonghi, Martinez, Fanucchi, Terreni, Cecconello. Arbitra Mancini di Fermo, la giornata non è delle migliori, fa piuttosto fresco e minaccia pioggia, pubblico abbastanza scarso anche nella nord, un centinaio di supporter rossoneri, dovremmo comunque superare di poco i 4000 spettatori.
Si osserva prima della gara il minuto di raccoglimento in onore della scomparsa del ex Presidente d’Italia Azelio Ciampi e uno sparuto gruppo di tifosi lucchesi si vuole distinguere nell’offendere l’ex Presidente subito zittiti dalla stadio e diciamo che LA MALEDUCAZIONE NON HA CONFINI. Amaranto che giocano con il lutto al braccio prorpio in onore di Ciampi livornese doc e tifoso della squadra.
Primo brivido al 9° con Forte che liberato da un buco della difesa labronica si trova solo davanti a Mazzoni ma sbaglia malamente, per ora il gioco non decolla, c’è un batti e ribatti da entrambe le parti con prudenza da entrambe le compagini, notiamo una maggior fisicità da parte dei rossoneri, cosa che potrebbe farsi sentire in occasione di corner o calci piazzati, poi al 15° perfetta discesa di Lanbrughi con assist all’indietro per l’accorrente Venitucci che mette imparabilmente nell’angolino sulla sinistra di Di Masi 1-0 e secondo goal per il trequartista amaranto dopo quello di mercoledi a Como. Passa la mezzora di gioco ed il Livorno ci sembra in pieno controllo della gara anche se i lucchesi tentano di mettere fuori il naso per recuperare ottenendo due corner senza esito ma soprattutto in grande difficoltà quando i labronici partono in velocità tanto che la difesa rossonera è costantemente a cinque in quanto Mingazzini staziona perennemente in copertura al centro nel tentativo di frenare la velocità di Venitucci, “ mission impossible “ vista la differenza di età e di velocità, ormai trentasei primavere per l’ex di Atalanta e Spezia si vedono. Un’opportunità per il Livorno al 40° sul lancio di Rossini, va alla battuta al volo Cellini che però alza di un soffio e purtroppo si infortuna pure così che Foscarini deve sostituirlo con Dell’Agnello. Anche la Lucchese va al tiro, un rasoterra da lontano di Bruccini che sfiora il palo di destra di Mazzoni, comunque in controllo e finisce così la prima parte di gara, diciamo un risultato giusto perchè la Lucchese ha difficoltà a sviluppare offensive importanti ed ora gli amaranto optano per un controllo gara e ripartenze rapide.
Si riparte per il secondo tempo ed entrano nei rossoneri Fanucchi e Terreni per Cecchini e Longobardi, giallo per Giandonato e Capuano, intanto sono trascorsi dieci di gara, c’è una netta superiorità di gioco amaranto ma non si riesce a trovare quel guizzo finalizzante al raddoppio che darebbe tranquillità per il proseguio della gara, ultima sostituzione nei lucchesi, entra Maini per l’albanese Dermaku, ed anche Foscarini va alla sostituzione con Gasbarro in luogo di Lambrughi che vediamo esce un poco zoppicante. Passiamo il 20° e iltema tattico è lo stesso Livorno che attacca alla ricerca del raddoppio, Lucchese che difende e tenta con rapide sortite il recupero, infatti un tiro pericoloso di Terreni viene deviato in corner, entriamo negli ultimi quindici di gioco e la Lucchese si sta facendo più intraprendente alla ricerca del goal del pareggio che per poco non arriva, grande girata al volo di Bruccini ma anche grande risposta coi pugni di Mazzoni sul tiro comunque centrale, in ogni caso campanello d’allarme per la squadra labronica che ci appare un poco in calo, fallaccio dell’argentino Espeche su Luci e giallo, e dopo tanto tempo si rivede Borghese che va a prendere il posto di Venitucci, chiaro il pensiero di Foscarini di coprirsi visto il calo fisico della squadra ed infatti subito dopo su di una respinta amaranto Mingazzini solo soletto fuori dall’area trova con un gran tiro nell’angolino basso a sinistra di Mazzoni il goal del 1-1e forse obiettivamente dobbiamo dire che in questo secondo tempo i lucchesi hanno pure meritato questo risultato, ammonito per perdita di tempo il portiere Di Masi, ci sono quattro di recupero ma non succede niente, finisce qui e se il risultato ci appare giusto forse il Livorno deve recriminare sulla sua inconsistenza offensiva e sul non essere riuscito a fare quando ne ha avuto l’opportunità quel raddoppio che avrebbe chiuso i conti, ma questa è la Lega Pro alla quale forse la compagine labronica non si è ancora approcciata come dovrebbe.