Orario particolare questo delle 18,30 per questa quattordicesima giornata che vedrà gli amaranto ricevere il Pro Piacenza e stessa cosa sarà nella prossima, ancora casalinga contro il Pontedera, forse per preparare pubblico e stampa al terribile mese di dicembre che tra il 4.12 ed il 3.1 vedrà il Livorno scendere in campo per ben cinque volte in notturna alle 20,45 con tre gare casalinghe e due esterne. Ci sorge spontanea la domanda, ma chi è che decide in MANIERA TANTO CERVELLOTICA queste cose?… sembra quasi un disegno mirato di danneggiare in qualche modo la squadra labronica, forse non sarà così ma “ il sospetto rimane “ anche perchè a decidere il tutto è la lega con i suoi astrusi metodi.
Ma veniamo alla gara di stasera che oppone gli amaranto al Pro Piacenza, squadra nata dalla fusione di due compagini del comprensorio piacentino, una di terza categoria ed una di serie D e da questa stagione il grande salto tra i professionisti con un comportamento non male per una neopromossa, infatti sono 16 i punti in classifica per la squadra emiliana frutto di 5 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte con 12 reti all’attivo e 12 subite, pertanto si suppone squadra coriacea e non facile da perforare, anche se le ultime due gare dei labronici con la roboante vittoria sul Prato e quella in trasferta con la Lupa Roma fanno ben sperare sul migliorare della compagine amaranto.
Nel Livorno perdura l’assenza di Vantaggiato che dopo l’apparizione col Prato aveva fatto sperare nel recupero ma purtroppo la pubalgia che lo ha colpito crediamo lasci ben poche speranze alla sua possibilità di dare un contributo agli obiettivi della squadra e venendo pertanto alla gara vediamo che Foscarini opta per questo schieramento: tra i pali Mazzoni, difesa a tre con Gonnelli, Borghese e Gasbarro, centrocampo con Jelenic, Marchi, Luci, Ferchichi e Lambrughi, in attacco Murilo e Cellini, non ancora al meglio Venitucci e Maritato che vanno quindi in panchina assieme a Falcone, Romboli, Rossini, Toninelli, Morelli Gemmi e Bergvold. La risposta di Fulvio Pea vede Fumagalli in porta, Bini, Aspas e Calandra in difesa, Cardin, Pugliese, Cavalli, Rossini e Sane in mezzo, Bazzoffia e Pesenti in attacco con in panchina Bertozzi, Pozzi, Piana, Gomis, Martinez, Ferrara, Marra e Musetti. L’arbitro è Paolini da Ascoli Piceno.
Premiato con una targa dalla società e dal livornese doc Corrado Nastasio giocatore del Cagliari scudettato, il capitano Andrea Luci per le sue 100 gare in amaranto, pubblico anche stasera piuttosto scarso, forse intorno ai 4000 con nessun rappresentante dalle terre emiliane.
Si parte e subito una buona percussione di Labrughi manda al tiro Luci ma fuori, osserviamo che i piacentini nelle fasi di copertura retrocedono il senegalese Sane e l’esterno di destra Cardin formando così una linea di cinque lasciando in avanti il solo Pesenti pronto a ripartire supportato da Bazzoffia. Una pericolosa punizione dei piacentini al 7° che Mazzoni devia in corner bilanciata da un inserimento di Jelenic il cui diagonale è alto. Poi al 14° percussione di Marchi con gran tiro dalla distanza sulla destra di Santarelli ed è il vantaggio per 1-0 del Livorno, continuano le azioni labroniche e per poco Cellini ben imbeccato da Murilo non trova il raddoppio intorno al 20° con palla che lambisce il palo di destra, prova una reazione il Pro ma la difesa amaranto è ben piazzata e non permette avanzate ripartendo immediatamente con un’azione di Murilo che tira, palla sul palo e ribatte Cellini questa volta per il 2-0 e siamo al 21° minuto. Si passa la mezzora con il Livorno in totale controllo della gara compatto e ordinato nelle varie fasi, un ammonizione per Pesenti reo di una brutta entrata su Mazzoni, e giallo anche per Ferchichi causa fallo tattico e dopo due minuti di recupero si va al riposo. Un primo tempo praticamente senza storia con una sola squadra in campo che ha dominato in lungo e in largo con l’asse di destra Jelenic-Marchi incontenibile con i due che in continuo interscambio fanno saltare regolarmente il bunker emiliano, in mezzo Luci e Ferchichi sono perfetti e Lambrughi con le sue spinte continue sul out sinistro tiene sempre in apprensione i difensori piacentini che quasi mai riescono a chiudere le linee di passaggio degli amaranto dove regolarmente qualcuno va ad infilarsi creando pericolosità continua. Della difesa niente da dire, troppo poco impegnata dalla squadra di Pea che ha visto saltare troppo presto il suo schieramento difensivo.
Inizio di ripresa e la Pro Piacenza al 4′ trova il goal del 1-2 con Bazzoffia su una ingenuità della difesa amaranto, a nostro avviso per un calo di concentrazione, pertanto gara che si riapre e per un nonnulla trenta secondi dopo lo stesso giocatore non trova il pari per una chiamata errata di fuorigioco. Giallo per Pugliese e Morelli entra in luogo di Ferchichi al 14′ del s.tempo e subito dopo su un appoggio da destra di Borghese arriva il 3-1 con tocco di Murilo. Entra Musetti per Rossini nel Pro mentre corre il 20′ minuto e dopo la deconcentrazione iniziale ora il Livorno ha ripreso in mano il timone della gara, entra martinez per Bazzoffia al 28′ e nel Livorno Venitucci per Jelenic. Entriamo negli ultimi cinque di gara con Cellini che si divora il più facile dei goal ma la gara ci sembra oramai che stia esalando gli ultimi respiri con il Pro che neppure con molta convinzione prova ad alzarsi ed il Livorno che trotterella in controllo e c’è spazio pure per Bergvold al 42? in luogo di, “ oggi un suntuoso Marchi “ e c’è pure il brivido col palo di Cellini prima dei tre ultimi di recupero. E finisce così