Il pareggio finale alla fine del primo tempo sarebbe stato un successo, ma non dopo la rimonta che nel secondo tempo la Fiorentina aveva compiuto ai danni di un Napoli che sembrava tramortito.
Partita segnata subito da Tagliavento, due ammoniti nei primi centoventi secondi segneranno l’equilibrio delle decisioni arbitrali per tutta la partita.
Squadre guardinghe in apertura a dispetto dei potenziali offensivi: ci prova Vecino al 16esimo e Mertens al 18esimo.
Al primo vero tiro in porta arriva il gol, merito di Insigne – vera bestia nera dei viola – che trova una rete da applausi: peccato però che parta in fuorigioco (visto solo con la moviola, ovviamente) ma mette nel sette un tiro fantastico su cui il portiere viola può ben poco.
Sousa prova a far quadrare la squadra, ci prova in chiusa Kalinic con un inserimento ma mette fuori. Esce prima del riposo Cheriches per Maksimovic, mentre nel recupero Reina si fa ammonire perché chiedeva l’espulsione del già ammonito centravanti viola per una simulazione in area.
Si riparte come si era chiuso, prima azione con Chiesa che prova il sinistro. Al sesto viene fermato Kalinic lanciato a rete, conquista un giallo e una punizione: batte il 10 viola, una deviazione premia Bernardeschi. 1-1.
I viola guadagnano spazi in parità, ancora il numero 10 che fa tutto in velocità mettendo una palla vuona per l’altro giovane: Chiesa tenta il colpo al volo tirando fuori di poco, bella azione.
Vicino al gol anche il Napoli. Dopo un colpo di testa di Vecino a lato, sulla seguente azione Maxi Oliveira salva sulla linea una deviazione beffarda in area piccola. Partita velocissima ora: Chiesa sulla ripartenza fa tutto da solo, tira una prima volta, riparte una seconda ma la palla al centro non trova nessuno.
Poi il patatrac. Errore viola pagato carissimo al 23esimo, passaggio all’indietro con Tomovic che si fa anticipare da Mertens che va in porta a segnare il suo ottavo gol in un settimana. Si batte il centro, la Fiorentina riparte con Bernardeschi che si porta avanti, sistema il sinistro da trenta metri e batte Reina. 2-2 da applausi che fa alzare il Franchi in standing ovation.
Lo stadio di nuovo in piedi al 37esimo, lancio centrale magistrale di Bernardeschi per Zarate che riesce a colpire al volo con un destro divino che entra imparabilmente nell’angolino basso. La beffa però è scritta nel destino degli ultimi Fiorentina-Napoli, al minuto 93 arriva il rigore per un fallo di Salcedo nell’ultima azione. Tata prova il miracolo, indovina il lato ma Gabbiadini pareggia. Peccato, per la rimonta la Fiorentina avrebbe meritato di festeggiare il Natale con tre punti.