La strada intrapresa è quella giusta. Tre partite nel 2017, tre vittorie e una classifica che adesso si fa più interessante rispetto a quella delle ultime settimane dello scorso anno. Quindi il 2-1 rifilato alla Juve non è solo una meteora in questa stagione che sta entrando nel vivo e che ancora potrebbe riservare qualche soddisfazione alla Fiorentina. La vittoria, autoritaria, di Verona fa capire che i viola ci sono, hanno voglia e si presentano al quarto di finale di Coppa Italia contro il Napoli con la giusta carica per compiere l’impresa. Firenze si gode i suoi giovani d’oro, Bernardeschi e Chiesa. Il numero dieci sta diventando perno centrale della squadra, corsa, tecnica, visione di gioco e il numero venticinque è la gioia di giocare a calcio in persona. Il quasi gol alla Juve con quel movimento maldestro che ha messo fuori causa Buffon e il gol vero e proprio al Bentegodi, dopo essersi guadagnato il rigore per il raddoppio di Baba hanno reso la settimana di Chiesa da favola. Sousa sembra puntare su questi due giocatori in questo frangente cruciale di stagione, il portoghese ha momentaneamente messo in naftalina Ilicic, ieri nemmeno schierato ed evanescente nel match di Coppa contro il Chievo e nello scorcio di match con la Juve, dove ha sbagliato il gol del 3-1. Insieme a lui anche Tello viene utilizzato meno. Lo spagnolo sabato è partito titolare, ha segnato il gol che ha aperto il match, giocando tuttavia una partita non convincente e durante l’intervallo ha dovuto lasciare il posto ad Olivera. Un’altra bella sorpresa è Sanchez che si è scoperto difensore, il colombiano ha mostrato una duttilità tattica invidiabile e dietro ha dato un qualcosa in più a tutto il reparto. Queste considerazioni danno il via all’ultima parte di stagione. Martedì al San Paolo la Fiorentina si gioca la semifinale di Coppa Italia. Tra i titolari tornerà Kalinic, che ha detto no alle sirene cinesi, e non ci sarà purtroppo Gonzalo, uscito infortunato a Verona. Una vittoria riscatterebbe le ultime partite contro i partenopei che in qualche modo riescono sempre a mettere il bastone tra le ruote alla Fiorentina e a sorridere a fine partita. Il rigore del 3-3 a tempo abbondantemente scaduto nella gara prenatalizia al Franchi è un’amarezza ancora viva nei ricordi viola. Sarebbe l’ora di invertire questa tendenza, il quarto di Coppa Italia potrebbe essere una buona occasione per vendicarsi.