E dopo la bella vittoria con l’Olbia di domenica scorsa, oggi arriva al Picchi la squadra lombarda della GIANA ERMINIO, squadra della città di Gorgonzola, provincia di Milano e famosa per il suo squisito formaggio. Ma crediamo opportuno spiegare il perchè di questo strano nome. La squadra fu fondata nel 1909 a Gorgonzola col nome Argentia dall’antico toponimo latino della città Curte Argentia per poi divenire Gorgonzola trasformato poi in Erminio Giana in onore di un diciannovenne gorgonzolese sottotenente del “ reggimento alpino Aosta “, caduto sul monte Zugna nel 1916 nel corso della prima guerra mondiale e insignito della medaglia d’argento al valor militare. La compagine militò per anni nei campionati dilettantistici, cambiando nel frattempo colori sociali, da nero con risvolti bianchi, colori voluti dalla madre del Giana e “ sostenitrice “ della squadra, in onore della memoria del figlio, all’attuale bianco-azzurro con dettagli neri e invertendo la denominazione nel “ antroponimo Giana Erminio “, approdando per la prima volta nel campionato professionistico di lega pro nel 2014 e dopo due salvezze sta occupando nell’attuale torneo un discreto settimo posto in piena zona play-off, infatti la squadra lombarda occupa questa posizione con 37 punti e soprattutto attenzione in quanto di questo punteggio ben 22 sono i punti conquistati in trasferta frutto di sei vittorie e quattro pareggi. Alla direzione di gara arriva oggi Dionisi dall’Aquila, vediamo pertanto come i due mister schierano le loro formazioni iniziando dal Livorno di Foscarini che opta per Mazzoni in porta, Toninelli, Borghese e Franco in difesa, Galli, Valiani, Luci, Marchi e Lambrughi la linea di centrocampo, Maritato e Murilo in attacco con a disposizione Vono, Romboli, Morelli, Vittorini, Calil, Gemmi, Dell’Agnello, Ferchichi e Venitucci. Il Giana di mister Bertarelli è praticamente a specchio con un 3-5-2 che vede Viotti tra i pali, in difesa Perico, Bonalumi e Montesano, in mezzo Iovine, Chiarello, Pinardi, Marotta e Augello, gli attaccanti sono Bruno e Okyere italiano di origini ghanesi con in panchina Sanchez, Rocchi, Sosio, Biraghi, Pinto, Greseli, Appiah, Ferrari e Perna. All’andata a Gorgonzola fu un 2-2 con gli amaranto due volte in vantaggio con la doppietta di Murilo, ma ripresi prima da Okyere e poi dal rigore di Pinardi. Splendida giornata primaverile col solito pubblico e vediamo quattro tifosi lombardi nel loro settore. Si parte e c’è subito un pericolo portato dal colored Okyere che batte a rete in maniera pericolosa, risponde il Livorno che sul corner con Maritato sfiora il goal di testa, poi è Galli al 6′ che su punizione ripete il tiro di domenica scorsa solo che oggi la palla si stampa sulla traversa a portiere battuto, comunque una buona soluzione in più questa per la squadra labronica. Si nota rispetto a quanto preannunciato che i milanesi nelle fasi offensive sganciano Chiarello in una posizione di trequartista e tentano di alzare sulla destra Iovine con la chiara intenzione di frenare le eventuali percussioni di Lambrughi, c’è un giallo per Borghese causa entrata fallosa, anche la Giana su corner va vicina al goal con un colpo di testa di Perico che rimbalza sulla traversa, comunque la gara è bella e aperta con i gorgonzolesi che giocano bene, compatti e avanzando tutti uniti e rientrando nel contempo lasciando così ben pochi spazi alle offensive amaranto. Una bella offensiva di Murilo da sinistra porta al tiro Galli che Viotti respinge e la battuta di Valiani a colpo sicuro si stampa sul palo di destra, rispondono i lombardi che al 21′ ottengono una punizione che Pinardi batte trovando Mazzoni impreparato che spadella letteralmente la sfera regalando così il vantaggio 0-1 al Giana che tra l’altro pochi minuti dopo ha addirittura l’opportunità del raddoppio pescando Okyere solo a pochi metri dalla porta ma il cui tiro è per fortuna alto.
Siamo alla mezzora con i labronici che attaccano rabbiosamente ma la mancanza di un finalizzatore come era Cellini ci sembra che pesi oltremisura, inoltre le velocissime ripartenze dei milanesi creano affanno nella difesa labronica e per poco una incursione in velocità di Chiarello non porta la Giana al goal e siamo al 40′ con però la risposta amaranto con Marchi che dalla distanza impegna seriamente Viotti che respinge, un giallo anche per Okyere reo di un brutto fallo su Luci e si va al riposo dicendo che al di la delle due opportunità livornesi finite sui pali questa squadra di Bertarelli dimostra sul campo quanto si sapeva, cioè che è compagine veloce nelle giocate, ben compatta e sempre sul pezzo in tutte le situazioni, vedremo cosa Foscarini studierà per la seconda parte. Si riparte e ci sono subito due corner senza esito per i locali, mentre ci sembra che Foscarini stia per far entrare Venitucci che prenderà il posto di Toninelli, pertanto un Livorno che diviene più offensivo con Lambrughi che arretra come terzo di difesa a sinistra con Borghese che va a destra e Franco centrale ma vediamo anche il supporto di Galli a destra che frena l’azione se sale dall’altra parte Lambrughi, è comunque una gara di difficile soluzione senza una punta vera in area, anche perchè i gorgonzolesi ora forti del vantaggio acquisito attacano in quattro/cinque uomini costringendo così gli amaranto ad abbassare il baricentro ripartendo con lanci lunghi che non fruttano niente e lasciando soprattutto spazi sulle seconde palle che regolarmente vengono riconquistate dai biancocelesti ora al tiro da fuori con Pinardi che Mazzoni alza in angolo.
Siamo al 24′ ed entra Calil per Marchi, pertanto squadra ancora più offensiva nel tentativo di recupero, anche nel Giana esce Okyere per Perna, ci prova Luci alla mezzora, fuori, ed entra nel Giana Erminio l’esterno Pinto per Chiarello, mentre va al tiro Murilo alto di poco, ci prova il Livorno in questi ulktimi minuti di gara ma la sensazione è che i lombardi siano in pieno controllo con tutta la squadra dietro la linea della palla e sempre ben posizionata a chiudere tutte le linee di passaggio, entra anche Morelli al 40′ per Galli e nella Giana entra Biraghi per Pinardi, sono gli ultimi scampoli, c’è un fallaccio di Pinto su Murilo al limite con Venitucci sul pallone a battere ma la barriera respinge, ancora quattro minuti di speranza che sono però vani perchè si rimane così con la Giana Erminio che grazie alla “ paperona “ di Mazzoni espugna meritatamente il Picchi.