E si riparte per questa nuova avventura che dopo anni di ” caviale e champagne ” tra la massima serie e quella cadetta vede invece il Livorno per il secondo anno consecutivo a mangiare pasta al pomodoro e vino del contadino in questo campionato di serie C difficile e irto di insidie dal quale risalire e’ impresa non semplice in virtù’ di una serie di fattori che poi alla fine lo rendono pure affascinante ad iniziare dal derby col Pisa retrocesso, derby che ritorna dopo tantissimi anni di tristezza per la compagine nerazzurra, e ben altri otto scontri con le cugine toscane, alle quali si aggiungono le due sarde, la solita Alessandria, il Monza e la Viterbese, le due piacentine e via di seguito. Novità di questo torneo che le sostituzioni nel corso dei 90 minuti possono essere addirittura ben 5 seppure con precise modalità.
E alla guida per il 19′ anno consecutivo (forse è un record) ancora il presidentissimo Aldo Spinelli che non ha confermato il vecchio staff, rinnovando in
toto, dal direttore marketing Laudicino al ds Facci fino a Sottil alla guida tecnica. Diversi i cambi pure nel comparto squadra.
Il neo mister Andrea Sottil, 43 anni ex calciatore, difensore di Torino, Fiorentina, Atalanta, Genoa e tante altre e con esperienze da allenatore nel Gubbio, Cuneo, Paganese e Siracusa dove ha centrato l’obiettivo promozione dalla serie D.
Al debutto questa sera al Picchi arriva il Gavorrano, la squadra grossetana neo promossa dalla serie D che ha confermato come trainer il ” Condor ”
Vitaliano Bonuccelli grande goleador con 337 reti in carriera di cui 103 tra i professionisti e dopo l’esperienza alla Fortis di Borgo S.Lorenzo ora al terzo anno al capezzale dei minerari.
E vediamo come i due mister debuttano con le loro formazioni…il Livorno si schiera col modulo 4-2-3-1 che vedrà MAZZONI in porta, PEDRELLI, GONNELLI, GASBARRO, FRANCO nella linea di quattro, in mezzo GEMMI e capitan LUCI, a supporto offensivo MURILO, MARITATO, DOUMBIA, puntero uruguagio PONCE arrivato dalla Sampdoria, sono disponibili Romboli, Pulidori, Hadziosmanovic, Giandonato, Blondet, Marchi, Morelli, Pirelli, Camarlinghi, Bardini, Vantaggiato.
Il Gavorrano schiera: SALVALAGGIO trai pali, MATTEO, SALVADORI, BRUNI in difesa, MALOTTI, CONTI, CRETELLA, ROPOLO in mezzo, LOMBARDI, MOSCATI, MOSTI in attacco, disponibili Mazzini, D’Ignazio, Ferrante, Papini, Gimignani, Tissoe, Bianchi, Zaccaria, Borghini, Mugello, Brega. A dirigere D’APICE di Arezzo.
Gara che inizia in sordina, squadre che si studiano anche se il Gavorrano ci sembra più brillante sul piano della corsa con gli esterni Ropolo e Malotti che supportano la fase difensiva che si schiera così a cinque, ma pronti a ripartire velocissimi per attaccare a quattro o a cinque a sostegno di Lombardi, Moscati e Mosti, una respinta della difesa labronica a portiere battuto ed un goal fallito da Murilo nei primi 27′ di gioco fino al PAPERONE di MAZZONI che con tutto il tempo disponibile per rinviare attende invece l’arrivo di Mosti e nel tentativo di scartarlo perde invece palla che lo stesso Mosti appoggia al liberissimo Lombardi per la più facile delle realizzazioni. La reazione amaranto è piuttosto blanda in quanto la squadra continua con un gioco ” scolastico ” senza fantasia, senza schemi offensivi, senza sovrapposizioni o sfruttamento delle fasce è proprio allo scadere MAZZONI si riscatta salvando il raddoppio dei minerari su Lombardi presentatosi solo davanti a lui. In conclusione una vera lezione di gioco ritmo e tattica di Bonuccelli e del suo Gavorrano ad un Livorno inconsistente in questa prima parte.
Secondo tempo nel quale la squadra amaranto cerca di recuperare il risultato con i grossetani che calano sensibilmente dopo l’infernale ritmo della prima parte, migliora un poco il gioco anche se le difficoltà di penetrazione sono notevoli fino a che si arriva al 71′ con Doumbia che intercetta un taglio esterno bucato da un difensore in maglia bianca e deposita in rete la palla del pari, sono entrati nel frattempo Vantaggiato e Giandonato per Maritato e Luci e nel Gavorrano Gemignani e Brega per Lombardi e Mosti. Gli ultimi dieci di gara vedono i minerari tutti dietro la linea della palla a difendere il prezioso punto ed il Livorno ad attaccare in forze con Sottil che si gioca pure la carta Camarlinghi ( il bomber della Beretta) in luogo di Murilo nel tentativo di agguantare il risultato pieno, cosa che riesce al 40′ con un incredibile tiro dalla distanza di Gonnelli sul quale nulla può il portiere maremmano. Forse alla fine una vittoria anche meritata sia per l’infortunio di Mazzoni, sia per l’impegno profuso nella seconda parte è tutto e bene quel che finisce bene ma speriamo che Valiani e Schiavone entrino alla svelta se il Livorno vorrà dire la sua oltre a rivedere alcuni aspetti tattici da pare di mister Sottil.