“Caro Salvatore, in questi mesi ho trovato un vero appassionato di calcio, innamorato della sua città e dei colori della maglia.
Tu, a Potenza, hai costruito un racconto del calcio italiano e lo hai fatto diventare una fiaba nazionale.
La mia fortuna è di averti in Lega Pro, sei il rappresentante delle istanze della Lega presso il Governo italiano e il Parlamento.
Lo sei, in un momento particolarissimo, quello del passaggio delle riforme per il calcio italiano. Tu, amico mio, sei l’ispiratore di molte cose che faccio e del fatto che le debba fare, comunque, se credo di avere un progetto vincente per la Lega di Serie C.
In queste poche settimane dall’elezione a presidente, sono stato spesso al centro dell’attenzione dei media e qualcuno, storcendo il naso, mi ha fatto capire
“Sei troppo esposto non ti sembra, datti una calmata”. Ed io ho accelerato, pensando a te. Noi della Serie C, direbbero nella Città di Gubbio ove sono nato, siamo un poco “scalcagnati” e pensano per questo di intimidirci o di farci passare da sempliciotti di campagna.
“ Caro Salvatore- continua la lettera- hai visto cosa ci hanno fatto in estate tra commissari e Lega di B? Ora, quel disastro deve essere recuperato e la partita va chiusa. E quindi io devo far capire che noi della Serie C siamo quelli che credono nelle riforme, non oso dire che siamo quelli più convinti (anche perché senza riforme siamo destinati a perire e con noi la storia del calcio dei Comuni d’Italia). Quindi, devo rischiare la sovraesposizione fino al Consiglio Federale di martedì 18 dicembre pv per far capire che riforma e ripristino dei diritti sono un’unica cosa. Se non si farà ciò, avranno colpito seriamente la spinta propulsiva verso l’innovazione. Le vipere si nascondono per colpire e rimanere nel vecchiume della crisi, chi vuol cambiare deve rischiare, esponendosi”.
“Caro Salvatore – conclude Ghirelli– tu ti esponi, ci metti la faccia. Ora, ti chiedo di rimanere al mio fianco. Ti prego di abbassare la polemica sugli errori arbitrali, sono ragazzi giovani in formazione e qualche volta pagano il loro essere giovani. Diamogli una mano e tu gliel’hai già data, mi hai detto “Dotiamoli di auricolari per far crescere la collaborazione tra la terna e facendo così migliorerà la loro prestazione”. Io ho attuato la tua giusta richiesta. Un grande abbraccio, Francesco “.
Firenze, 14 dicembre 2018