Fine d’anno, fine girone d’andata per il campionato cadetto con il Livorno che dopo una partenza disastrosa con soli cinque punti, otto goal fatti e ben diciotto subiti nelle prime dieci giornate, e che hanno costretto la società a prendere la decisione di esonerare Cristiano Lucarelli, sembrerebbe con l’avvento di Roberto Breda, aver trovato il giusto assetto per risalire in classifica verso posizioni più consone alle aspettative iniziali. I risultati infatti dettano che sono arrivati ben 9 punti in sette giornate con i pareggi contro le corazzate Palermo, Verona e Cittadella, le vittorie nette con Foggia e Carpi e le due sole sconfitte con Cremonese (al debutto del mister) e Brescia (altra corazzata) e soprattutto l’inversione di tendenza nel rapporto goal fatti-subiti che adesso è di 8 a 6 col nettissimo miglioramento della fase difensiva. Tutto questo che regala speranza rinnovata di salvezza attende oggi una conferma nell’ultima gara al Picchi contro i biancorossi del Padova che proprio in settimana hanno esonerato il tecnico Foscarini (ex Livorno) tornando a Bisoli. Pensiamo che una vittoria oggi collocherebbe gli amaranto in una posizione di aggancio ad una classifica più tranquilla in attesa della lunga sosta di gennaio che vedrà il torneo riprendere il 18 senza il Livorno che avrà immediatamente il turno di riposo per riprendere alla seconda di ritorno nel posticipo serale al Picchi contro la corazzata del ex Pillon, pertanto tutto il tempo per tentare da parte della società di rafforzare l’organico vista la finestra di mercato aperta fino a fine mese e poter, da parte del comparto tecnico, lavorare tranquillamente sulla condizione atletica dell’intero gruppo.
Nel frattempo questa sera alle 18.00 ci attende l’ostacolo Padova per confermare l’inversione di rotta, gara certamente non semplice, sia per le aspettative di conferma da parte amaranto, sia per l’avvento del nuovo tecnico nelle fila dei veneti che come si sa, nel calcio porta sempre una ventata di qualcosa in più…staremo a vedere e se vogliamo un piccolo vantaggio psicologico potrebbe arrivare dal fatto che nelle gare giocate nel pomeriggio le dirette concorrenti degli amaranto hanno ottenuto solo un pari il Carpi a Venezia e il Foggia contro il Verona, con il Crotone che dopo esser stato in vantaggio di due reti ad Ascoli è stato invece sconfitto proprio all’ultimo istante.
La serata è abbastanza freschina, il terreno del Picchi uno splendido biliardo, a dirigere la contesa arriva da Avezzano un importante direttore di gara, Di Paolo. Vediamo allora cosa i due mister hanno studiato per i loro assetti iniziando da mister Breda che opta per Mazzoni in porta, Di Gennaro, Dainelli e Bogdan in difesa, Valiani, Luci, Agazzi e Iapichino a centrocampo, Diamanti dietro le punte Giannetti e Raicevic, quindi per un modulo 3-4-1-2 con in panchina Zima, Romboli, Porcino, Maicon, Gonnelli, Pedrelli, Bruno, Marie-Sainte, Rocca, Gasbarro, Murilo e Canessa. La risposta di Pierpaolo Bisoli è con Morelli tra i pali, Mazzocco, Capelli, Trevisan e Ceccaroni in difesa, Cappelletti e Broh in mezzo, Pulzetti (altro ex), Clemenza e Marcandella dietro la punta Bonazzoli per un modulo 4-2-3-1 con a disposizione Perisan, Favaro, Vogliacco, Zambataro, Capello, Contessa, Belinghieri (pure lui ex), Minesso, Cisco, Chinellato e Salviato (terzo ex). Una nutrita rappresentanza di supporter patavini, almeno 400 e solito pubblico per gli amaranto col buco centrale nella Nord in segno di contestazione verso le scelte societarie, a questo punto veramente incomprensibili.
Tutto pronto, squadre schierate e fischio d’avvio di Di Paolo, prima emozione subito al 2’ di gioco con Diamanti al tiro non trattenuto da Merelli e il dubbio atterramento di Giannetti pronto al tap-in, siamo al 10’ ed il Padova dopo il pericolo corso attacca in forze ottenendo ben tre corner in successione, optiamo che l’assetto Veneto studiato da Bisoli per mettere in difficoltà il Livorno vede alzarsi sulla linea di Bonazzoli ben tre giocatori ed esattamente Pulzetti, Clemenza, Marcandella col supporto di Mazzocco che arriva centralmente da dietro ed effettivamente fino ad ora, siamo al 20’ con questi spregiudicato assetto il Padova ha creato qualche difficoltà alla compagine di Breda, e un sinistro secco di Clemenza costringe Mazzoni in corner, risponde Luci con un tiro da fuori senza troppe velleità, si chiude a riccio il Padova sulle offensive labroniche e non è quindi facile trovare varchi, ci prova spesso Iapichino che ha avuto un ottimo impatto sul match ma serve più rapidità e precisione nel giro palla perché i patavini attaccano velocemente e pericolosamente, siamo al 30’ col Padova che si appresta a battere il sesto corner e questo la dice lunga, entra Contessa per Capelli infortunato nei veneti, e subito ammonito per fallo su Diamanti mentre pure il Livorno ricorre al cambio, Gonnelli per Dainelli infortunato, pertanto Di Gennaro va in mezzo, siamo al 40’ la gara è molto tattica, continui cambi di posizione da parte del mister biancorosso, infatti vediamo adesso che Contessa opera a sinistra mentre è arretrato Mazzocco, punizione per il Livorno, sulla palla Diamanti e Merelli la spizza in corner, c’è ora maggior pressione amaranto sulla squadra veneta mentre andiamo verso la fine della prima parte e a sorpresa il Padova su una ripartenza va in vantaggio proprio allo scadere con Clemenza il cui tiro deviato mette fuori causa Mazzoni, pertanto si rientra negli spogliatoi col vantaggio 1-0 dei patavini e per dovere di cronaca dobbiamo dire che forse il goal dei veneti può anche dirsi meritato perché il Livorno nel primo tempo non è stato la squadra vista nelle ultime prestazioni, imballata e prevedibile, forse un approccio errato.
Via al secondo tempo e vediamo se ci saranno nuove situazioni tattiche, si nota subito il Padova arretrare con tutti gli uomini dietro la linea della palla lasciando in avanti il solo Bonazzoli, attaccano gli amaranto ma c’è molta confusione nelle azioni labroniche che ora prova ad allargare l’azione per poter aggirare la munita retroguardia patavina, fallo di Cappelletti e giallo con punizione dai diciassette metri per Diamanti ma Merelli ancora una volta dice no alla bordata del giocatore labronico, siamo al 10’ col Padova che ora soffre la pressione, altro brutto fallo su Diamanti, poi ancora Cappelletti in fallo su Giannetti, si pareggiano i corner col sesto anche per gli amaranto, siamo al 20’ ed entra Murilo per un oggi inconsistente Raicevic, fallo di Trevisan su Valiani e giallo con punizione a favore del Livorno, mentre entra Cisco per Marcandella, ancora Diamanti al tiro, fuori. Spinge forsennatamente il Livorno, ancora un fallo su Diamanti che reclama e incorre nel giallo, siamo al 25’ col Padova che difende strenuamente il prezioso vantaggio, entra Porcino per Iapichino, poi al 30’ netto fallo in area, rigore che Diamanti realizza per il pareggio 1-1 ora ampiamente meritato, viene espulso Bisoli per proteste, poi ammonito Gonnelli per fallo, entra Zampataro per Clemenza, corre il 37’ con una bellissima imbucata di Diamanti per Murilo che anticipa tutti ma alza di testa, ora i veneti stanno soffrendo tutti arroccati nella loro area, ci prova ancora Diamanti ma il tiro è centrale, andiamo verso il recupero che sarà di ben cinque minuti, continua ad attaccare il Livorno nel disperato tentativo di fare sua la gara, si difende il Padova, giallo pure per Murilo per gioco pericoloso in area, siamo alla fine, cala il sipario su un pareggio che obiettivamente dobbiamo definire giusto, un tempo per uno, un punto in classifica che lascia comunque il Livorno in una buona posizione di classifica che fa ben sperare per il girone di ritorno e l’arrivederci e’ al 2019 esattamente il 27 gennaio contro il Pescara.