27 Giugno 2019, ore 15:00
CONFERENZA STAMPA
REPORT INIZIATIVE RIVOLTE ALLA DIFFUSIONE E PROMOZIONE DEL BRAND US PISTOIESE 1921;
INDAGINE DEMOSCOPICA SULLA CULTURA SPORTIVA E SENSO DI APPARTENENZA DEI PISTOIESI ALLA LORO SQUADRA
Una CONFERENZA STAMPA fuori dagli stereotipi, questo pomeriggio alla Pistoiese.
Relatori: Marco Ferrari, direttore generale, Fabio Fondatori, club manager, Filippo Buccarelli, sociologo.
Campionato fermo, ma Società in fermento.
Introducendo i lavori, Marco Ferrari ha illustrato le numerose iniziative condotte dalla Società nel tessuto sociale per promuovere la cultura sportiva. In particolare con l’attività nelle Scuole (si ricordi il premio Best Practice ricevuto a Roma dalla Figc) e nel mondo giovanile. La parola è poi passata a Buccarelli, che ha illustrato l’importante ed unica nel panorama nazionale, indagine svolta. Essa ha permesso di scoprire il sentiment dei pistoiesi, i loro umori, le loro opinioni, i loro suggerimenti per rilanciare e rafforzare la passione verso la squadra arancione. L’indagine sul rapporto di Pistoia con la sua tradizione calcistica e sulla cultura sportiva del nostro territorio ha espresso risultati che meritano attenta riflessione. E da cui la navicella arancione esce piuttosto bene. Due le rilevazioni, svolte da PoieinLab, Istituto di Ricerca Sociale e di Sondaggistica con sede nella nostra città: una ad un campione casuale di 240 persone, il 60% uomini, il 40% donne e con un’età media di 48 anni, l’altra ad un altro campione che ha compilato il questionario on line (304 casi validi, età media 38 anni), evidentemente composto da individui più coinvolti nello sport giocato (più “tifosi”) e quindi non statisticamente rappresentativo come il primo (lo potremmo definire della “gente comune”) ma con una significatività di tutto rispetto.
I dati che emergono sono estremamente interessanti. In primo luogo, fra le persone comuni chi non si interessa della Pistoiese rappresenta circa il 40%, contro un appena 10% dei navigatori web, i quali si informano soprattutto attraverso la Tv e i Giornali, Internet e seguendo anche le partite in A
Streaming. Sei persone comuni su dieci dice di andare anche allo stadio (fra i tifosi, la percentuale di 10 punti in più, il 70%) e, fra di loro la maggior parte frequenta lo Stadio “Marcello Melani” solo raramente (32%), qualche volta (35%), abbastanza spesso (26%). Ben più assidui il campione dei navigatori del web (uno su due, ovvero il 50%) sostiene di andare allo stadio pistoiese praticamente sempre.
Una domanda chiedeva agli intervistati di indicare quali fossero le caratteristiche che fanno di una Dirigenza sportiva, e calcistica in particolare, una Società vincente. Per entrambi i campioni di intervistati, ciò che è importante sono l’avere i bilanci in ordine e una solidità finanziaria (il 57% delle persone comuni, ben il 69% dei tifosi), il coltivare e perseguire progetti di medio-lungo termine (il 67,6 delle persone comuni, il 58,7% di quelle più coinvolte, via web), il porsi non di meno obiettivi stagionali chiari e realistici (il 42,2% dei tifosi, solo l’11% dell’opinione pubblica in generale).
Alla domanda di quanto – ad avviso dei rispondenti – tengano alla Pistoiese una serie di categorie di attori, le persone comuni dicono che i più affezionati sono oggi gli adulti e gli anziani, lo stesso per i tifosi, i quali tuttavia notano più dei primi una certa disaffezione dei giovani. Grosso modo gli uni e gli altri tipi di soggetti che hanno risposto indicano nell’imprenditoria locale un tassello importante per lo sport locale ma ad oggi troppo, a loro avviso, disimpegnato (voto medio da 1 a 5: 2,3).
L’indagine, dopo alcune domande su quali siano le migliori iniziative con le quali celebrare, nel 2021, il Centenario della Pistoiese. In entrambi i campioni di intervistati, la produzione di una serie di gadget dedicati, un grande evento pubblico in piazza o allo stadio, un festeggiamento coi giocatori del momento e con le vecchie glorie ma, per i tifosi web, anche la promozione nelle scuole e sul territorio della storia e della tradizione arancione, nonché mostre fotografiche e audiovisive e soprattutto l’inizio o la realizzazione di un vero investimento in impianti come lo stadio Melani e il Centro Sportivo, è poi passata a sondare la cultura sportiva in generale del territorio pistoiese. Una persona comune su tre dice di non interessarsi ad alcun (altro) sport (il 33,3% contro il solo 17,6% dei “tifosi” web) mentre, fra chi ne segue, le discipline più coinvolgenti sono, per il campione casuale, il calcio/calcetto (27,6%), il basket (30%), gli sport d’acqua (il 12,4%) e gli sport motoristici (il 19,5%); per il campione internet, il calcio/calcetto e il basket (32,4%; 34,8%) ma anche il ciclismo (25%) e l’auto-/motociclismo (25%).
Infine, lo sport praticato. Il 54% delle persone comuni dichiara di non praticarne alcuno e, fra chi vi si dedica, la gran parte dice di farlo in media due o tre volte alla settimana. I Tifosi sono, da questo punto di vista, più attivi e atletici: solo il 43% si dice sedentario e quanti fanno sport in prima persona lo fanno nel 26% dei casi una volta la settimana, nel 42% due o tre volte la settimana, in un significativo 10% ogni giorno.
Nel complesso, l’indagine rivela un territorio con una radicata cultura sportiva, ben consapevole di due eccellenze parimenti importanti (il calcio e il basket) che dovrebbero quanto più possibile coordinarsi e integrarsi in un comune sforzo di sostegno e sviluppo e che esorta infine sia l’Attore Pubblico sia, in particolar modo, quello dell’imprenditoria locale ad un maggior investimento sinergico e ad una maggiore presa di responsabilità.
Le conclusioni sono state affidate a Fabio Fondatori: “l’indagine rivela che nel cuore e nella pancia dei pistoiesi c’è attaccamento ai colori arancioni. Tutto questo giustifica e incoraggia l’azione della Società nel marketing, comunicazione, nelle scuole e presso le associazioni. Si tratta infatti di una serie di azioni per rinvigorire questo simbolo sportivo. La gente – rivela la ricerca – ci chiede una progettualità a medio termine ed è quanto non più di un mese fa ha stabilito la Holding Arancione e la Società sta muovendo in questo solco. L’altro dato importante che emerge è la ricerca di una prospettiva e in questo senso appare significativo come il centenario non debba essere una celebrazione, ma si arricchisca di iniziative capaci di stabilire un legame con la città e da far vivere alla città. E una riflessione attenta merita il giudizio dei cittadini non positivo sull’impiantistica. E qui non possiamo che esprimere un auspicio – dato che l’aspetto non dipende dalla Pistoiese – che i lavori allo stadio procedano spediti. L’ultima indicazione riguarda la cultura sportiva. I pistoiesi chiedono a gran voce un maggiore sostegno di partecipazione e di idee da parte dell’imprenditoria, per difendere e rafforzare le Società professioniste, con sempre maggiori difficoltà, come si è visto, che ne hanno assoluto bisogno.
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