Quando parliamo di Chievo viene in mente una cena fatta di “ crudite’ “ con una notevole quantità di ostriche buonissime, ma difficili da digerire tanto da provocarci notti insonni ed è quello che sempre è accaduto quando il Livorno ha incontrato il Chievo, sia al Bentegodi che all’Ardenza, ben 11 i confronti tra le due squadre, tutti in serie A ( uno in coppa Italia) con il Livorno che ha strappato un solo punto al Picchi in serie A nel novembre 2005, e neppure la presenza del Presidentissimo Azeglio Ciampi al debutto nella massima serie nel 2004 salvò gli amaranto dalla sconfitta, un 2-1 per i clivensi, l’ultima culminata con la retrocessione dalla serie A fu nel torneo 2013/14 con le sconfitte per 3-0 al Bentegodi e per 4-2 al Picchi. Quindi neppure all’epoca dello squadrone di Protti, Lucarelli, Amelia, Balleri, Galante, Passoni ecc. il Livorno è riuscito a sconfiggere i veneti, vediamo e per la legge dei “ grandi numeri “ ci riuscirà oggi o se la “ MALEDIZIONE CLIVENSE “ avrà un proseguito. La giornata è dolcemente amena e soleggiata, un delicato autunno per un sabato che speriamo sia pregno di positività per la città labronica. A dirigere la contesa arriva da Molfetta il sig.Illuzzi e vediamo come gli ospiti di Marcolini si schierano in campo: per un modulo 4-3-1-2 partono Samper in porta, Dickmann, César, Leverbe e Frey in difesa, Segre, Pina e Obi in mezzo, Pucciarelli dietro le punte Meggiorini e Djordjevic con in panca Nardi, Pavoni, Cotail, Rigione, Vaisanen, Brivio, Bertagnoli, Karamoko, Esposito, Vignato, Rodigrez e Rovaglia.
La risposta di Breda vede: Plizzari tra i pali, Boben, Di Gennaro e Bogdan in difesa, Del Prato, Agazzi, Luci e Porcino a centrocampo, Marras e Marsura ai lati di Raicevic per il solito 3-4-3 con la sola variante del debutto in amaranto del portiere Plizzari ex Milan e titolare della nazionale unger 20 dopo la brutta giornata di Zima contro la Salernitana, a disposizione Zima, Ricci, Gasbarro, Gonnelli Rizzo A., Rocca, Murilo, Morganella, Morelli, Stojan, Mazzeo, Braken, ancor indisponibili Brignola, Viviani e Luca Rizzo.
Si partirà col minuto di raccoglimento in memoria del Presidente del Sassuolo Giorgio Squinzi recentemente scomparso. Si parte col calcio d’avvio labronico ma è il Chievo che parte molto alto con Pucciarelli che funge da terzo attaccante ma attenzione, parte Marsura al quarto di gioco, serpentina in area e piatto destro nell’angolo opposto per il vantaggio 1-0 labronico, ma c’è immediata la risposta dei veneti che su una incertezza di Plizzari pareggiano con Pucciarelli in mischia e pertanto 1-1 e tutto da rifare. Riparte subito però la squadra di Breda e costringe il Chievo sulla difensiva, un corner e Di Gennaro di testa sfiora l’incrocio, una sostituzione nel Chievo, esce Obi per il giovane Esposito, siamo al 20’ con un ottimo Livorno che attacca costringendo i veneti nella loro area, bella gara fino a qui, fallo tattico di Boben e primo giallo, corre il 24’ conquista palla Porcino che vede Luci che affonda, palla dietro e Marras di testa fulmina Samper per il 2-1 del Livorno. Cerca di ripartire il Chievo alzando la linea con Esposito e Pina per un attacco a cinque, un giallo anche per Dickmann, siamo al 29’ quando l’asse Porcino-Marsura libera il giocatore in area che fulmina il portiere veronese per un 3-1 meritatissimo. Grande difficoltà per i clivensi ad arginare la catena di sinistra tanto che Marcolini inverte gli esterni di centrocampo nel tentativo di frenare la debordante offensiva amaranto che ancora con uno scambio Raicevic-Marsuraper poco non va di nuovo in goal per il fantastico intervento del portiere Semper che salva, fallo di Marras su Dickmann e giallo. Viaggiamo verso il 40’ col Chievo che prova ad attaccare in forze con gli amaranto tutti racchiusi in controllo contro i veneti che hanno alzato tantissimo tutto il complesso esponendosi però a pericolosissimi contropiede, un tiro di Segre nel recupero però fuori e si va al riposo con un Livorno bellissimo, pimpante, determinato che ha ampiamente meritato il vantaggio acquisisto in virtù di un gioco fluido e veloce alimentato da uno straordinario Luci e finalizzato da un travolgente Marsura.
Si riparte col Chievo che sostituisce Pina con il promettente Vignato, erroraccio di Di Gennaro al 8’ che perde palla e Meggiorini va facilmente in rete per un 3-2 che riapre tutto, ora il Chievo ci crede e per poco non raggiunge il pari sempre con Meggiorini il cui tiro sfiora il palo. Purtroppo fallo di un difensore amaranto e rigore molto generoso, Meggiorini alla battuta ed è il 3-3 incredibile e la “maledizione clivense” torna ad aleggiare sul Picchi, occorre che gli amaranto si sveglino e vediamo che Breda sta per operare una sostituzione, entra Braken per un oggi impalpabile Raicevic, corre il 20’ ed il Livorno sembra aver perso lo smalto e la sicurezza della prima parte, la manovra non ha più fluidità entra Rodriguez per Djordjevic, 26’ con una pericolosa punizione per i veneti sventata in corner da Boben, entra Morganella per Luci applauditissimo, giallo per Frey e vediamo che Del Prato si sposta in mezzo, fallaccio e giallo per Rodriguez, sospetto fallo da rigore su Marras al 35’ e sulle proteste viene espulso dalla panchina Davide Balleri. Non avevamo più parlato di arbitri ma anche oggi il sig.Illuzzi ci è apparso tutto a favore del Chievo e questo lascia abbastanza perplessi, come quando Marcolini chiama il fallo laterale che non c’è ma il segnalinee lo accontenta, altro fallaccio di César che riceve il giallo, siamo al 40’ e la gara è in una fase confusa, altra pericolosa punizione a favore dei veneti al 43’ batti e ribatti e Segre sulla respinta di Plizzari segna il 4-3 incredibile con il Livorno che perde una gara già vinta nella prima parte, occorre dire che così la difesa ed i portieri del Livorno hanno grandi responsabilità e viene espulso Marsura per proteste, poi rosso anche a Pucciarelli per fallo, decisamente il PEGGIORE in campo l’arbitro Illuzzi, altro giallo per fallo per Esposito, e finisce qui, una punizione incredibile e ancora una volta la “ MALEDIZIONE CLIVENSE “ ha colpito, ma le responsabilità amaranto sono tantissime per una mancanza di sicurezza e per errori madornali e imperdonabili.