C’è un unico lucchese tra i convocati della Rappresentativa U17 della Lega nazionale dilettanti: si chiama Matteo Silvano, gioca da quattro anni nel Tau Calcio Altopascio – Centro di formazione Inter, è centrocampista e quest’anno milita negli Allievi Elite. È lui il ragazzo amaranto ad essere partito alla volta di Montichiari (Brescia) per la prima convocazione del mister Calogero Sanfratello. Lui che rappresenta meglio di altri quello che è il progetto sportivo, formativo ed educativo del Tau Calcio. A spiegarlo è proprio il direttore sportivo Dante Lucarelli: “per Matteo questa è la prima convocazione e sono molto contento per la società e anche per lui, perché è un ragazzo che sta facendo davvero bene. Possiamo dire che il percorso di Matteo rappresenta l’esempio di come lavoriamo al Tau: abbiamo visto in lui delle potenzialità quattro anni fa, anche se ancora inespresse. Abbiamo avviato con lui, come con tutti gli altri, un percorso calcistico e di formazione mirato sulle sue caratteristiche e quello che abbiamo notato in questi anni è stata una grossa evoluzione. È la cifra del metodo Tau: lavoriamo sulla prospettiva, perché per un ragazzo che vuole crescere nel calcio le opportunità non finiscono a 14 anni, lo diciamo sempre anche ai genitori. Noi siamo qui proprio per seguire l’evoluzione dei singoli atleti e per farli sbocciare seguendo per ognuno il momento più giusto, l’età più giusta. È questo il percorso che facciamo con tutti i nostri ragazzi e che concordiamo anche con l’Inter in questo continuo scambio formativo che fa crescere tutti”.
Matteo Silvano frequenta il liceo scientifico “Vallisneri”, è al Tau da 4 anni e, come dice lui, vive di scuola e di calcio. “Non è facile conciliare tutto: lo studio è impegnativo e gli allenamenti sono molto frequenti, però non vorrei fare niente di diverso da quello che faccio. Rinuncio a tante cose per la scuola e per il calcio, il sabato sera esco poco, cerco di restare sempre concentrato e di trovare la forza per fare tutto quello che devo fare anche quando sono stanco: ma tutto questo lo faccio volentieri, perché ho una sola passione che si chiama calcio e voglio continuare il mio percorso nel mondo del pallone”. E la convocazione con l’U17 è un primo passo, che lo riempie di orgoglio. “L’ho saputo mentre andavo all’allenamento – conclude -. Ero sul pullman del Tau che stavo andando ad Altopascio quando mi ha chiamato babbo per avvertirmi. Sono molto contento, è una bella soddisfazione, ma non voglio montarmi la testa: il mio obiettivo è restare concentrato sul percorso, fare bene nel campionato e vincere tutto quello che possiamo vincere come squadra, come gruppo, come società. Qui mi sento a casa, mi trovo benissimo con il mister, con i compagni e con tutti i dirigenti”.