Grazie al nostro speaker Jimmy Canonaco, il cuore arancione può restituire il sorriso ad un bambino.
In un primo momento avevamo pensato a farla essere una storia di Natale. Invece quella che stiamo raccontando è una storia di vita. O meglio di una scelta di vita. Diciamo subito che la Pistoiese in questa storia ci si trova catapultata in modo tanto inconsapevole, quanto affascinante.
Ed è stato amore a prima vista. La storia è ambientata in Cambogia: protagonisti i bambini e alcuni giovani viaggiatori. Galeotto, di un amore appena sbocciato, è stato il nostro Gianmarco “Jimmy” Canonaco, che armi e bagagli si è trasferito per un breve periodo nel misterioso e per tanti versi sfortunato Paese del Sud-est asiatico.
Canonaco non è solo lo canzonato e brillante presentatore che tutti hanno ammirato nella meravigliosa serata arancione di questa Estate al Monteoliveto. Jimmy indossa spesso volentieri quella maschera, per divertire e divertirsi, ma dentro di lui da tempo cova anche il desiderio di fare qualcosa di molto serio: aiutare i bimbi in un Paese svantaggiato. Jimmy, che è pure uno degli speaker dello stadio, non grida solo l’amore arancione: l’amore non ha un solo colore, fortunatamente nemmeno i confini.
Vi state chiedendo, che cosa in tutto questo, c’entri la Pistoiese? Presto detto: Jimmy non ha posto tempo in mezzo. Intanto ha portato in Cambogia, i completi gara arancioni, per una intera squadra, ricevuti in dono dalla Pistoiese. Quei ragazzi cambogiani possono giocare con “maglie vere” e per loro è già un mezzo miracolo. Bellissimo! Ma non basta.
In questo periodo, in Italia si battono i denti dal freddo, ma là il sole è cocente: 32 gradi fissi, 35 quelli percepiti. La stagione è aridissima e la siccità alle stelle. Manca l’acqua! Ecco dunque l’idea: costruiamo un pozzo! Servono fondi, la Pistoiese e Pistoia certamente sono parte attiva di questo progetto: quello che, fino ad oggi era un sogno, grazie al nostro contributo e quello di molti cittadini ed imprenditori che hanno raccolto con entusiasmo l’appello per questa grande emergenza sta diventando realtà
La gara di solidarietà si sta combattendo sui Social arancioni e sulle strade pistoiesi, con lo stesso ardore con il quale la squadra di Pancaro affronta gli avversari e con la stessa generosità con cui Valiani e compagni si battono sul terreno di gioco.
Il progetto del pozzo che, come si è capito, è una questione vitale: si chiamerà “Pozzo Fratello”.
Sarà dedicato a Pistoia, e diventerà quindi una sorta di “pozzo del Leoncino”, che dunque, oltre che sulla Sala, potrà ruggire in questo luogo lontano fisicamente, ma vicino al nostro cuore.
“Quei bambini – spiega Canonaco – vivono in condizioni assurde, zero igiene, zero istruzione e come se non bastasse molti di loro hanno genitori che non sono in grado di provvedere al loro sostentamento ma grazie alla sensibilità dei tantissimi volontari e dei contribuenti, anche pistoiesi, da oggi potranno sperare in un futuro migliore”
Vi state chiedendo perché l’attenzione sia rivolta proprio questo lembo del Mondo? Tutto nasce dal contatto che il nostro Jimmy ha stabilito con Viva La Vida Onlus che dalla fine del 2017 ha iniziato a costruire il Viva La Vida Cultural Center in un piccolo villaggio che dista a 110 km dalla capitale Phnom Penh e in questo breve video possiamo vedere i risultati straordinari ottenuti in soli 2 anni.
Viva La Vida Onlus aiuta proprio i bambini e i ragazzi in difficoltà, dando loro la possibilità di costruirsi un futuro, attraverso la realizzazione di progetti finalizzati a istruirli e a fornirgli conoscenze tecnico-scientifiche, utili al raggiungimento di una loro emancipazione economica e culturale.
Viva La Vida opera, appunto, in Camboglia, più precisamente nella provincia di Kampong Cham, dopo aver sostenuto i profughi della Grecia e supportato una Scuola siriana della provincia di Daha (https://www.vivalavidafamily.com/)
Pensando che tutto sia nato solo nel 2016, si capisce la vitalità di questa associazione, il cui motto è: “Il semplice sorriso di un bambino può di abbattere ogni muro”.
“La missione del centro culturale – fa sapere Jimmy – consiste nel recuperare i bambini e le famiglie più bisognose, fornendo ogni tipo di assistenza, da quella sanitaria, al cibo e ad un’istruzione scolastica molto rara da queste parti. Nel tempo all’interno del centro culturale è stato costruito anche un piccolo campetto da calcio dove i bambini giocano e si allenano quotidianamente e da adesso grazie alla Pistoiese per le partite più importanti indosseranno la maglia arancione”.
Jimmy ha scattato tante foto proprio nel corso del primo incontro giocato qualche giorno fa presso l’orfanotrofio di Kampong Cham, anch’esso sostenuto dalla stessa Onlus.
Ecco quali progetti il nostro Jimmy vuol portare come sostegno alla già importantissima attività dell’associazione:
– Costruzione di un pozzo e due container per raccolta e conserva d’acqua alimentati ad energia solare che permetteranno finalmente al centro culturale un flusso continuo per garantire pulizia e quant’altro a tutti i bambini e volontari che lo frequentano. Al momento purtroppo essendo alle porte della stagione secca la situazione è molto sofferente visto che l’acqua manca per moltissime ore durante la giornata ed il costo da sostenere mensilmente grava sulle finanze della Onlus che si finanzia solo grazie alle donazioni spontanee dei volontari e qualche donazione sporadica.
– Fornitura di materiale per l’orfanotrofio dove attualmente i bambini vivono in condizioni terribili, con materassi scadenti, niente rete per le zanzare, niente ventilatori, pochi vestiti, materiale didattico scarsissimo e tante altre necessità alle quali spero di poter sopperire tempestivamente.
– Acquisto di un trailer per il trasporto dei ragazzi da casa a scuola e viceversa per evitare loro lunghi viaggi ogni giorno sotto il sole cocente a piedi o in bicicletta, per chi se la può permettere
– Ristrutturazione del campetto da calcio, frequentato quotidianamente da 100 ragazzi. L’idea sarebbe un domani di riuscire ad apporre un manto erboso per facilitare gli allenamenti ed eliminare gli infortuni dovuti alla terra, i sassi e le buche. Il calcio è fondamentale per i ragazzi, non tanto per sviluppare abilità particolari quanto per poter fornire una valida alternativa ai ragazzi che altrimenti trascorrerebbero il tempo libero in mezzo alla strada e alla spazzatura.
Jimmy resterà in Cambogia fino al 9 gennaio. Qualcosa è già riuscito a costruire, grazie alla buona risposta da lui stesso ottenuta dalle persone che ha personalmente contattato, ma serve ovviamente di più.
Noi ci siamo e voi?
– E’ possibile sostenere il progetto mandando una donazione libera tramite questo link: https://www.vivalavidafamily.com/donazione/
– L’obiettivo dell’associazione è di trovare persone disposte ad adottare il centro versando una quota fissa annuale che può essere frazionata con versamenti mensili o trimestrali. I fondi ricevuti dall’adozione a distanza verranno utilizzati per pagare l’affitto del terreno, gli stipendi dei nostri collaboratori cambogiani, il cibo e le spese mediche per i bambini che hanno maggiori difficoltà, il materiale per le attività , la manutenzione del centro, tutte le spese fisse come, elettricità e spazzatura e il supporto alle famiglie del progetto Little Oasis. https://www.vivalavidafamily.com/adozioni/ https://www.vivalavidafamily.com/little-oasis/
– Volontariato: https://www.vivalavidafamily.com/volontariato/
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