Dopo Luciano Federici, un altro ex-calciatore Azzurro è stato colpito mortalmente da quel coronavirus che imperversa senza sosta in questi giorni tremendi. Si tratta di Giampiero Grevi, classe 1936, che iniziò la sua brillante carriera calcistica proprio con la maglia della Carrarese con la quale disputo due campionati di IV serie (1955-56 e 1956-57) giocando in tutto 47 partite. Difensore centrale di grandi doti atletiche ed agonistiche, costituì con Ronaldo Lomi e Nildo Rosini, nella stagione 56-57, una delle linee mediane tra le più forti nella storia della Carrarese.
Ceduto alla Reggiana l’anno seguente, disputò con la squadra emiliana ben 10 campionati (2 di serie C e 8 di serie B), per un totale di 282 partite, tanto da diventare una delle bandiere della società granata. Si deve precisare che la permanenza di Grevi a Reggio Emilia era stata intervallata da due stagioni giocate a Palermo, una in serie B (1959-60) ed una in serie A (1960-61) e una a Padova, in serie B (1962-63). Conclusa la carriera con la Reggiana nel 1970, Grevi rimase nei ruoli tecnici della società come consulente tecnico e poi come direttore sportivo.
In qualità di osservatore venne più volte allo Stadio dei Marmi, dove, come abbiamo detto, aveva iniziato la sua carriera; in tali occasioni fu sempre accolto con simpatia dagli sportivi carraresi e un velo di nostalgia si intravedeva nel suo volto.
Oggi, con dolore e con rimpianto lo salutiamo, come lo applaudimmo allora, quando indossava la maglia azzurra. Addio, Giampiero Grevi, resterai sempre nel cuore degli sportivi carraresi.
I giocatori, i tecnici e i dirigenti della Carrarese Calcio 1908 si stringono con affetto alla famiglia di Giampiero Grevi e alla consorella Reggiana con le più sentite condoglianze.