Il Como 1907 comunica di aver iniziato un percorso di sviluppo per espandere la propria attività anche nel calcio femminile. La società ha deciso di farlo con un video che esprime e riassume come lo sport e il calcio siano una disciplina universale. Senza alcuna distinzione.
Si tratta di un passo importante per il club di viale Sinigaglia che, seguendo i propri principi di serietà, qualità e attenzione alla persona svilupperà la sua attività, partendo inizialmente da due squadre del settore giovanile.
“Siamo molto lieti di poter fare questo annuncio – spiega il CEO del Como Michael Gandler – che testimonia ancora di più la volontà della società di legarsi al territorio e alla comunità di Como. Sappiamo tutti che il calcio femminile oggi è in continua crescita, quello che ci interessa maggiormente però è essere un modello dentro e fuori dal campo, con la voglia di formare persone prima che calciatrici”.
Gli fa eco il direttore sportivo del Como, Carlalberto Ludi: “Sicuramente attraverso il calcio femminile vogliamo continuare un percorso di valori condivisi già iniziato col maschile. Dal punto di vista prettamente sportivo la crescita del progetto sarà graduale ma vorremmo fosse caratterizzato fin da subito da serietà, credibilità e l’ambizione che ci ha motivato fin dal primo giorno”. Un progetto nuovo, che parte da zero ma che ha subito portato gli stimoli giusti: “E’ qualcosa che ci sta appassionando, una nuova sfida che mette in campo non solo competenze sportive, ma soprattutto umane. In particolare vorrei ricordare in questo frangente Giorgio Bressani, che mi aveva manifestato il suo entusiasmo per questo nuovo inizio, mosso dalla passione che ha sempre contraddistinto il suo modo di lavorare e dall’intraprendenza di chi vuole “lasciare un segno” contribuendo a sviluppare un progetto da zero”.
Il progetto della crescita è stato affidato a Elio Garavaglia, per oltre 20 anni allenatore delle giovanili del Milan e poi collaboratore tecnico in Serie A al Palermo. Garavaglia ha quindi lavorato con giovani e adulti, ed ha anche un cv importante nel calcio femminile, essendo stato capo allenatore in Serie A nel Mozzanica: “È per me motivo di grande orgoglio poter entrare nella famiglia del Como – spiega – la mia intenzione è quella di lavorare su un progetto serio, a lungo termine, e che non guardi solamente a risultato di campo, ma che sia innanzitutto una palestra di vita e un luogo di formazione, tecnica, atletica ma anche e soprattutto umana. Con il Direttore Ludi e il Responsabile del Settore Giovanile Centi sono perfettamente allineato sulle linee guida da seguire, creeremo un gruppo di lavoro con qualità tecniche e umane”.