Intervista Instagram a Samuele Damiani

Samuele, un giudizio sulla tua esperienza a Carrara e l’impatto con il mondo Carrarese?

E’ sbocciato un feeling naturale fin da subito sia con la città che con i tifosi e , in generale, con  tutti quelli che ruotano intorno al mondo della Carrarese. Sono stato convinto di scegliere il progetto Carrarese perchè dichiaratamente rivolto a traguardi importanti, un pò quello che cercavo dopo le esperienze di Lucca e Viterbo.

 
Qualità, personalità ed acume tattico è l’ultima versione vista in campo di Samuele Damiani. Ti senti diverso rispetto al tuo arrivo?
Oggi c’è un Damiani diverso perchè ogni esperienza ti deve accrescere soprattutto se c’è l’ambizione e la voglia di migliorare sempre. Il lavoro paga sempre e questa frase che sembra un luogo comune racchiude la verità e l’insegnamento migliore per chi vuole rendere un lavoro quello che sarebbe una semplice passione. Il ruolo di play maker che mi è statp assegnato risponde alle mie caratteristiche e con continui miglioramenti non tanto nella fase di non possesso ma ,piuttosto, in quella di interdizione senza palla e su questa strada devo continuare per diventare un profilo importante del centrocampo.

Essere allenato da Mister Baldini può rappresentare ulteriore step per accrescere la carriera di un giovane come te?
Mister Baldini è allenatore che non è comune in questa categoria ed infatti la carriera che è stato in grado di portare avanti l’ha visto protagonista in serie A e non è un caso. Il mio rapporto con lui è sempre stato ottimo, mi ha dato fiducia ed io ho cercato di seguire i dettami suoi e dello staff che venivano impartiti in allenamento ed in partita.

Hai avuto modo di vivere lo spogliatoio in diverse realtà italiane. Cosa ci puoi dire della tua esperienza in quello della Carrarese?
Nelle mie esperienze passate mi sono sempre trovato bene , insieme a ragazzi che hanno avuto sempre comportamenti improntati alla correttezza. A Carrara mi sono integrato alla grande sia con i più esperti, come Maccarone e Tavano che come me hanno avuto militanza nll’Empoli, che con quelli più giovani. C’è sempre stata unità di intenti e voglia di fare gruppo mettendosi a disposizione dello Staff tecnico. Personalmente , poi, sono sempre una persona positiva che cerca di trovare spunti positivi nelle persone che incontro ed anche a Carrara ho conosciuto belle persone.
 
La linea mediana della Carrarese è una delle più competitive del raggruppamemto?
Il centrocampo azzurro è tra i più competitivi dell’intera categoria perchè composto da calciatori con qualità diverse che si completano. Ho avuto la fortuna di giocare spesso con Foresta e mi sono completato alla grande con la sua continua aggressività e pressing a rubare palla ; in altre occasioni ho giocato in coppia con pasciuti che è stato un pilastro del Carpi in serie a e che può insegnare a tutti i trucchi del mestiere sapendo adattarsi anche sull’esterno e addirittura da terzino. Non dimentico Cassio Cardoselli che conoscevo quando ci affrontavamo nel campionato primavera e che oggi ha avuto una crescita importante che lo rende prezioso non solo per il lavoro di centrocampo ma anche come treqaurtista che si inserisce e trova la via della rete.

 
La migliore partita disputata a livello individuale in questa stagione?
La gara in cui mi sono piaciuto di più , per i parametri che di solito utilizzo per giudicare le mie partite, è stata quella contro il Renate all’andata. In quella trasferta sono stato abile sia in fase di rilancio che nell’intercettare palloni ed assumere la posizione giusta , non tralasciando qualche accelerazione palla al piede nella metà campo avversaria. In panchina c’era Marco Marchionni a dirigerci ed ho fatto incetta di consigli da parte di uno che ha svolto il ruolo in carriera giocando in top club.

 
La gara più convincente della Carraraese come collettivo?
 
Senza esitazione ricordo il secco tre a uno ottenuto sul campo della Juventus B. E’ stata una sfida in cui abbiamo dato prova di saper gestire e dominare il gioco con qualità, raggiungendo in tre occasioni la via della rete e sfiorandone altrettanti con trame di gioco e fraseggi da grande squadra. Al novantesimo non eravamo neppure stanchi perchè eravamo davvero entusiasti per la prestazione e divertiti.

 
La Carrarese ha raggiunto meritatamente la seconda piazza prima dello stop del campionato?
La stagione della Carrareseha avuto qualche basso di troppo perchè c’è mancata la continuità giusta in alcuni momenti clou della stagione. Il Monza è partaito favorito ma , considerato il nostro organico, la differenza è stata anche troppo abbondante con un campionato dei brianzoli oltre le righe. E’ pur vero che qualche punto avrem potuto rosicchiarlo nelle restanti partite che mancavano alla fine della stagione.

 
Il compagno di squadra che più ti ha sorpreso?
Il nostro organico è ricco di grandi giocatori ma se devo citare un calciatore, allora dico Nicola Valente perchè ha una rapidità ed un cambio di passo che riesce a trascinare in avanti l’inerzia della squadra. La velocità con cui percorre la fascia e spacca le partite potrebbe essere arma valida nelle categorie superiori.

 
Il modello di giocatore a cui ti ispiri nel ruolo?
Ho due modelli: Busquets e Verratti. Lo spagnolo è abilissimo nel primo tocco a saltare il pressing e interdizione avversaria, gioca semplice ed essenziale ed anche non rubando l’occhio riesce a far girare la squdra a suo piacimento e poi è sempre al posto giusto nel momento giusto. Il centocmpista del Psg è bravissimo nel gestire il pallone e nella conduzione tecnica del pallone, riesce a trovare gli spazi giusti anche nella metà campo avversaria e non perde mai il posseso. Si tratta di due mostri che sono fonte d’ispirazione per me che gioco in mezzo al campo.

Si parla molto di merito sportivo per la quarta promozione in serie B dalla serie C, cosa ne pensi?
E’ necessario attendere cosa verrà deciso dalla Federazione. La voglia è quella di proseguire sul campo per giocarci la chance della promozione magari in campo neutro , in una versione ristretta di playoff ma , certamente, in questo modo nessuno potrebbe obiettare alcunchè. Peronlamente faccio fatica a pensare di paragonare i tre diversi gironi perchè ci sono livellamenti diversi, equlibri e specificità peculiari ; tanto per dirne una , il Gozzano nel girone A è a ventidue punti da ultimo in classifica con un bottino superiore discretamente al Rieti nell’altro girone . E’ la dimostrazione che senza il campo a decretare un risultato, ogni altra opzione non rispetta la competizione sportiva.