Filippo Luti: “L’Ordine del Marzocco è uno spaccato sociologico e sociopolitico della Firenze degli anni Venti e Trenta”

Queste le dichiarazioni rese a Contro Calcio social tv da Filippo Luti sul suo nuovo libro “L’Ordine del Marzocco: storia dei primi tifosi viola”. Luti è autore anche di “Volevo fare il calciatore” dedicato agli esordi di Giancarlo Antognoni.

“Il libro è uno spaccato sociologico e sociopolitico della Firenze dell’epoca. Una Firenze per altro molto diversa da quella attuale perché molti di quei luoghi non esistono più” spiega Filippo. “La storiografia viola è spesso ripetitiva. Ecco perché amo indagare le storie meno conosciute come questa. È faticoso perché bisogna ricercare le fonti. Ricercando le informazioni per gli altri libri che ho scritto sugli anni Venti e Trenta ho notato che c’erano poche informazioni sui tifosi e molto frammentarie. Raccogliendole invece sarebbe potuto venire fuori qualcosa di innovativo.

A Firenze – aggiunge l’autore – esisteva quello che si può considerare l’antesignano di un viola club vero e proprio: l’Ordine del Marzocco che era già ben strutturato. C’era un presidente, un direttorio, un addetto ai treni, capisezione per ogni singolo quartiere, un tifo appassionato. Le riunioni erano costanti e servivano per organizzare il tifo e le trasferte, già frequenti allora. Era un calcio già pienamente di massa, con i suoi lati positivi e deteriori, a cominciare dalla violenza, diffusa per colpa delle infiltrazioni politiche allora di matrice fascista. Questo libro – ricorda Luti – serve anche per ricordare i tanti campioni di quel periodo che rischierebbero di essere misconosciuti. Dal mediano Pitto, al centravanti Petrone fino a Pizziolo che cresce in B guadagnandosi poi la Nazionale”.