Al termine della sessione invernale di calciomercato e in vista della seconda parte di stagione ha parlato il direttore sportivo azzurro Pietro Accardi.
“L’obiettivo primario era proteggere un gruppo che ci ha regalato delle grandi soddisfazioni – ha dichiarato il direttore sportivo azzurro -, mettendo dentro dei giocatori che in qualche modo potevano completare la rosa. Avevamo detto che l’obiettivo di questa sessione di mercato era questo e in questa direzione ci siamo mossi. Le operazioni fatte sono comunque tutte legate a necessità nate da infortuni. Zappella, ad esempio, è stato fermo un paio di mesi in un momento decisivo per la sua crescita. Lui, ora, aveva bisogno di giocare con più continuità, noi di un elemento più pronto. Abbiamo poi colto l’occasione con Sabelli e inserito Crociata, che è la risposta al problema di Bandinelli, che speriamo di riavere presto, e in più può giocare in due ruoli. Purtroppo in mezzo abbiamo perso un giocatore importante, che stava facendo bene, e volevamo un elemento che avesse caratteristiche diverse e potesse fare sia la mezz’ala che il trequartista. Detto questo monitoriamo tutti i giorni le condizioni di Bandinelli e lo aspettiamo quanto prima, lo riteniamo un giocatore molto importante e siamo sicuri che ci aiuterà. In questo momento in Italia le cose non vanno molto bene, anche il calcio è in crisi e quindi si è dovuto adeguare. Ci sono state più che altro operazioni legate a prestiti e scambi ma non si poteva fare diversamente. Le eventuali cessioni? I nostri, ovviamente, erano e sono molto chiacchierati. Ma non ci siamo seduti con nessuno per valutare eventuali offerte. È successo con Mancuso e non solo. Nel momento in cui abbiamo investito sui giocatori sapevamo quello che era il loro valore. Il merito è loro, ma anche dell’allenatore che è un valore aggiunto. Sta facendo rendere al meglio questi ragazzi”.
“Il Monza ha una proprietà forte – ha proseguito Accardi parlando in vista della sfida di sabato – e non ha mai fatto mistero di voler andare in Serie A. Il gruppo è ricco di individualità, la squadra organizzata. Sicuramente il Monza ha fatto un mercato importante, sicuramente è una squadra molto forte. Però non è l’ultima e non è una finale. Sarà una partita dura, è chiaro, ma per noi è anche stimolante confrontarsi con un avversario del genere. Finora, col collettivo, abbiamo detto la nostra e ci proveremo anche questa volta. Abbiamo grande rispetto del Monza. Come dobbiamo averne di tutti. D’altra parte i tre punti in palio sabato sono gli stessi tre che ci saranno poi contro il Pescara. Noi vogliamo continuare a vivere alla giornata, come abbiamo fatto finora, anche se è normale che la continuità di risultati alzi le aspettative che ci sono intorno a noi”
“Ci sono stati molti movimenti, in Serie B – ha concluso il direttore sportivo azzurro -. Servirà tempo per capire se cambieranno gli equilibri. Noi, invece, abbiamo scelto la continuità perché questo gruppo si è meritato la piena fiducia con una crescita costante e importante. Secondo me, secondo noi, ci sono ancora margini e ci sentiamo garantiti da questi ragazzi. Obiettivi? È presto per fissare l’obiettivo. Sappiamo di aver fatto molto ma la strada è lunga e i risultati ottenuti finora potrebbero anche servire a poco. Noi vogliamo continuare a stupire e, questo sì, vogliamo continuare a sognare”.