Il primato del girone consolidato ma anche tanto rammarico per le numerose occasioni sciupate soprattutto nel secondo tempo. Questo porta a casa l’Italia da Vilnius, dove Immobile e compagni chiudono il trittico premondiale con un altro 2-0, questa volta sulla Lituania, che conferma gli azzurri in testa al girone a punteggio pieno e permette a Roberto Mancini di raggiungere un altro prestigioso traguardo. Venticinque gare senza mai perdere le aveva messe insieme in precedenza la Nazionale di Marcello Lippi, proprio quella che poi nel 2006 trionfò in Germania ai campionati del Mondo. Quello del “Mancio” è un gruppo ormai in continua fase di consolidamento, capace in questa terza gara consecutiva di qualificazione di cambiare quasi tutti gli effettivi eppure alla fine di imporre sempre gioco e voglia di vincere con pazienza e cambi opportuni. Lo 0-0 del primo tempo ha confermato quello che il CT stesso aveva fatto notare al termine del match in Bulgaria. E’ un momento complicato per tutti e gare facili proprio non ce ne sono.
Bisogna quindi conquistarsi i successi sempre con la giusta determinazione e contro qualsiasi avversario, proprio come l’Italia ha fatto in questa settimana azzurra, con tre 2-0 consecutivi che hanno messo sulla strada più favorevole il girone di qualificazione mondiale. Sarà soddisfatto il CT anche di scelte come quelle di Stefano Sensi, fermo ai box da tempo nell’Inter eppure tra i migliori in Lituania e autore del primo importantissimo gol. Ma anche dell’esordio di Toloi e della conferma azzurra di Bastoni, il futuro di questo gruppo che ora punta decisamente alla fase finale dell’Europeo. Roberto Mancini ha dato nella ripresa la spinta giusta alla squadra con i cambi più opportuni, e dopo le tante occasioni sprecate è riuscita proprio nel finale a trovare il calcio di rigore decisivo dello stesso Immobile. L’Italia esce comunque da un campo insidioso, anche per il terreno quanto meno particolare, ancora una volta con la porta inviolata. Segnale chiaro e confortante, al di là della caratura tecnica degli avversari, che questa Italia ormai sta tarando il proprio innegabile tasso tecnico a una compattezza di squadra e a una personalità dei singoli che fanno ben sperare in vista di giugno. Lo stesso Mancini a fine gara ha sottolineato le difficoltà di una settimana così intensa, senza nascondere peraltro la giusta soddisfazione per il rendimento dei suoi e per la compattezza sempre mostrata dall’Italia. I giocatori ora si rituffano senza sosta nella fase finale del campionato, al CT spettano le scelte definitive del gruppo che affronterà la fase finale dell’Europeo con il piglio giusto. La tecnica non ci manca, la personalità sta crescendo con a ritmi elevati. Speriamo tutti a questo punto che giugno sia veramente un mese azzurro, la Nazionale di Roberto Mancini ha le carte in regola per farlo.