Seconda battuta d’arresto consecutiva per la Primavera del Grosseto, sconfitta 3-2 dalla capolista Arezzo, che si conferma corazzata imbattuta degna dei suoi numeri e adesso dilaga a più sei dal Livorno, a riposo. Buone giocate e carattere da parte degli unionisti, che tengono testa ai rivali ma pagano caro un episodio nel finale, nonostante la superiorità numerica.
Prima azione offensiva dei torellini al 2’ con un calcio di punizione che Perrella, ricevuta la sfera al limite, indirizza alto. Aretini subito dopo insidiosi con Stampete, ma la difesa rivale argina. Direttamente su Gagliardi il corner di Marraccini. Dopo una mancata rovesciata di Memushi, amaranto ancora al tiro con Nicola Marras ma Comparini blocca. Bella triangolazione fra Gafà e Mema, ma su successivo assist a cercare l’uomo in area, nessuno interviene per tirare. Sull’azione successiva, al 9’, pallone d’oro per Marras a servire Stampete, che dopo una respinta miracolo di Comparini trova lo spazio giusto per lo 0-1. Il Grosseto risponde con Marraccini ispirato da Rotondo, ma Gagliardi c’è.
Niente di fatto sul successivo corner. Al 16’ Comparini è chiamato a deviare un tiro di Marras, da distanza ravvicinata. Punizione di Nicola Marras, molto dinamico, deviata, con ripartenza dei locali con Gafà che però viene fermato in area, senza che l’arbitro riscontri nulla di irregolare. Al 22’ pareggio flash dei torellini: palla a Rotondo bravo a impegnare Gagliardi con una respinta sui cui Francavilla non perdona. Rasoiata di Cristaldi, ma Comparini c’è. Ad un soffio dal raddoppio il Grosseto con Marraccini, al 37’, dopo una ripartenza. Continui capovolgimenti fronte fino all’azione dell’1-2, con scambio sulla sinistra e Stampete che riceve dalla destra e insacca.
Nella ripresa subito un’azione a tradimento del Grosseto che con Rotondo insacca il 2-2, fulminando la difesa rivale. Alto al 5’ il tocco di Memushi su punizione. Azioni prolungate degli ospiti, che però fanno già fatica a trovare il tiro.
Al 21’ fallo su Marraccini trattenuto irregolarmente da Memushi: l’arbitro interviene con il cartellino rosso. Alto il successivo calco piazzato proprio di Marraccini.
L’Arezzo non sembra risentire dell’uomo in meno e ci crede: prima il corner con tiro di Tordella, respinto, e poco dopo il tentativo senza fortuna di Nicola Marras.
Al 31’ amaranto ancora in vantaggio: in un momento di controllo dei biancorossi, una loro leggerezza a centrocampo spiana la strada a Nicola Marras che ruba la sfera e fa partire il bolide del 2-3. Poco dopo, cross per Gafà al 40’ ma lo stesso non aggancia; pochi secondi dopo Rotondo entra in area palla al piede e finisce a terra, senza fallo. Brividi al 45’ per il pallone rubato da Tordella, che serve Marras: il suo bolide si stampa sul palo. Insidioso il gesto tecnico alla Higuita di Pittaccio, fuori di un soffio.
Ancora terzo posto per il Grosseto, ma in condivisione con la Viterbese che dilaga in casa contro la Pistoiese. Il prossimo impegno sarà la trasferta a Olbia e poi, per la quinta di ritorno, la gara casalinga contro la Carrarese.
La classifica del girone D: Arezzo 29 punti; Livorno 23; Grosseto e Viterbese 16; Lucchese* 12; Pontedera, Carrarese*, Olbia 10; Pistoiese 6 (* = una gara da recuperare).
GROSSETO: Comparini, Salvadori, Mema (24’ st De Michele), Ottaviani, Fregoli, Simi, Gafà (45’ st Valente), Marraccini (29’ st Sarno), Francavilla (29’ st Columbu), Perrella, Rotondo. A disposizione: Brunetti, Lucattini, Franceschini, Filippi, Cerulli. All. Pieri.
AREZZO: Gagliardi, Baldoni, Ferraro, Verdelli, Memushi, Martelli, Marras N., Cristaldi (19’ st Gagliardotto), Stampete, Tordella, Marras D (24’ st Bordonaro). A disposizione: Fraraccio, Calabrò, De Pellegrin, Novelli, Bertollini, Canapini, Mascia, Mussi, Schiena, Pittaccio, Sassi. All. Navarrini.
ARBITRO: Curcio di Siena; assistenti Rullo e Lampedusa di Grosseto.
RETI: 9’ e 45’ Stampete, 22’ Francavilla, 2’ st Rotondo, 31’ st Marras N.
NOTE: ammoniti Ottaviani, Memushi, Marras N., Tordella; al 21’ st espulso Memushi.
L’articolo PRIMAVERA3: GROSSETO-AREZZO 2-3 proviene da US Grosseto 1912.