Talento che non è fiorito, aspettative deluse, paragoni azzardati con i grandi del calcio, infortuni e condizioni avverse, exploit in Serie A e poi l’eterno girovagare nelle serie minori: SuperNews dedica lo Speciale di questo mese alle meteore passate per i nostri campionati negli ultimi anni, stilando la top 10 dei calciatori che non hanno saputo affermarsi in Serie A e far fiorire il proprio talento.
Le 10 promesse mancate del calcio italiano
Filippo Boniperti
Nipote del grande Giampiero Boniperti, Filippo già a 19 anni si mette in mostra nella Primavera della Juventus. Nell’Under 19 bianconera segna 9 gol e totalizza 52 presenze. Il suo esordio, all’età di 19 anni, arriva a dicembre 2010 in Europa League, contro il Manchester City per scelta di Luigi Delneri, allora tecnico della Vecchia Signora. Nel maggio 2011 Boniperti fa il suo ingresso anche in Serie A, nel secondo tempo della sfida contro il Napoli. Per l’attaccante torinese sembrava l’inizio di una stabile avventura nella Juventus e nella massima serie del calcio italiano, ma non andò così, perché la sua carriera iniziò ad essere condizionata da una serie di prestiti, tra cui Ascoli, Carpi ed Empoli. Tornato a Torino, Boniperti capisce che non c’è possibilità di giocare in prima squadra. Così, si apre per lui una nuova trafila di esperienze: Parma, Crotone, Gorica, Mantova, Alessandria, ancora Mantova e infine Cuneo. Oggi Filippo è un giocatore svincolato in cerca di una squadra che possa dargli spazio e nuove ambizioni.
Salvatore Foti
Salvatore Foti esordisce in Serie A all’età di 18 anni, nel 2006, anno in cui i tanti infortuni in casa Sampdoria si trasformarono in una grande occasione per l’attaccante palermitano. Il suo primo gol nella massima serie arriva nel match contro il Messina terminato 4 a 2 per i blucerchiati. In Coppa Italia, contro l’Udinese, Foti fa gol dopo ben 6 minuti dal suo ingresso in campo. Paragonato a Ibrahimovic, sembrava all’inizio della sua definitiva consacrazione, ma con il ritorno di molti titolari il blucerchiato non trova più spazio in prima squadra. Un’altalenanza di prestiti, tra cui Vicenza, Messina, Treviso, Piacenza ed Empoli, e di ritorni alla Samp segnano il suo percorso, fino a quando a settembre 2012 Foti diventa un giocatore del Lecce a titolo definitivo. Con i giallorossi sigla il suo primo gol all’esordio dopo 2 minuti dal suo ingresso, realizza 8 gol nelle prime 15 partite e la prima tripletta in carriera contro la Virtus Entella. Un grave problema all’ernia del disco compromette la sua carriera all’età di 27 anni. Foti ha successivamente intrapreso la carriera di allenatore e collaboratore tecnico di Marco Giampaolo.
Raffaele De Martino
Raffaele De Martino si lega alla Roma all’età di soli 14 anni. Con i capitolini esordisce in Serie A nel novembre 2004. Sembrava l’inizio di un lungo percorso a tinte giallorosse, ma nel gennaio 2005 De Martino, senza dire niente a nessuno, vola in Svizzera e firma il contratto con il Bellinzona, squadra del campionato svizzero di Serie B, svincolandosi così dalla Roma. Dietro questa scelta c’è l’avvicinamento del centrocampista all’Udinese, club che nutriva nei suoi confronti un forte interesse e che gli aveva suggerito l’esperienza al Bellinzona, società con cui i friulani mantenevano una fruttuosa collaborazione. Dopo le 11 presenze in Challenge League, l’ex giallorosso veste la maglia del Treviso prima di approdare definitivamente all’Udinese, con cui sigla nel novembre 2006 la sua prima e unica bellissima rete in Serie A contro l’Atalanta. I problemi fisici condizionano la sua carriera, che non farà più tappa in Serie A e che proseguirà tra Lega Pro, Serie D e Seconda Divisione. Lo scorso luglio, De Martino ha rinnovato con il Pontinia, club che milita nel campionato di Eccellenza.
Cristian Pasquato
Cristian Pasquato, stella del settore giovanile della Juventus, esordisce in prima squadra a 19 anni, quando al 90esimo della sfida di Serie A del maggio 2008 Juventus-Catania 1 a 1 debutta entrando al posto di Alessandro Del Piero. L’astro nascente bianconero, considerato “il nuovo Del Piero”, non viene messo in discussione dalla Vecchia Signora, ma dal 2008 al 2014 viene mandato in prestito in altre società, tra cui Empoli, Triestina, Modena, Lecce, Torino, Udinese, Bologna e anche Padova, la sua città. Nel 2014 la Juventus decide di riscattare l’intero cartellino dell’attaccante, precedentemente messo in comproprietà con l’Udinese. Sembra una promessa di rinnovata fiducia, ma la verità è che la Serie A e il futuro in bianconero stavano per dissolversi definitivamente davanti ai suoi occhi. La carriera di Pasquato proseguirà nel 2017 con il Lega Varsavia, con una storica promozione in C nel 2019 con il Campodarsego e con una nuova esperienza, a Gubbio, nel 2020. Oggi l’ex stella bianconera disputa il campionato di Serie C come giocatore del Trento.
Antonio Rozzi
Se si considerano i 35 gol in 40 presenze nella trafila delle giovanili biancocelesti, non sorprende che Antonio Rozzi fosse considerato uno dei giovani più forti del calcio italiano. La convocazione in prima squadra e l’esordio in Serie A per l’attaccante romano arrivano presto, nei minuti finali di un Lazio-Milan del febbraio 2012: Rozzi, ancora 17enne, entra al posto di Tommaso Rocchi. Il rinnovo del contratto con la Lazio fino al 2018 prometteva bene, ma ecco che nel momento adatto per potersi affermare in Serie A, il classe ‘94 viene ceduto in prestito: prima al Real Madrid Castilla, nel luglio 2014 in Serie B al Bari, poi in prestito a Virtus Entella, Virtus Lanciano e Siena. Nel 2016 la Lazio smette di credere calcisticamente in lui, proponendogli una rescissione contrattuale che Rozzi rifiuta. Purtroppo, però, per lui era svanita ogni occasione che profumasse di Serie A. Avrà altre esperienze con la Lupa Roma, la squadra ungherese dell’Haladàs e con la Pistoiese in Serie C. Nel 2018, ormai svincolato, si lega alla squadra maltese del Qormi, per poi vestire nel 2020 la maglia del Trastevere, in Serie D. Attualmente l’ex Lazio gioca ancora ma in Andorra, nel Sant Julià.
Vincenzo Fiorillo
Etichettato come il “nuovo Buffon”, Vincenzo Fiorillo, che già nel 2008 vantava con la maglia azzurra la nomina di miglior portiere dell’Europeo Under 19, si mette in mostra in blucerchiato fin dalle giovanili, diventando nel 2007-2008 uno dei protagonisti della vittoria del primo Campionato Primavera e della prima Coppa Italia Primavera nella storia della Samp. Il portiere classe 1990 macina minuti, esperienza e traguardi. La fiducia in lui è totale, e questo gli consente di esordire in Serie A nell’aprile 2008 , in sostituzione di Luca Castellazzi al 20esimo del secondo tempo di un Reggina-Sampdoria 1 a 0. Fiorillo, miglior portiere del Torneo di Viareggio del 2009, diventa secondo portiere della prima squadra, ma questo non lo salva dalle esigenze del mercato. Così, inizia anche per lui una serie di prestiti: Reggina, Spezia, Livorno, fino a vestire la maglia del Pescara dal 2014 al 2020. Le 224 presenze con i biancazzurri rendono Fiorillo il primo portiere per presenze complessive della storia del club. L’ex Sampdoria è oggi l’uomo fidato tra i pali della Salernitana.
Stefano Pettinari
Acquistato nel 2006 dalla Roma, Stefano Pettinari esordisce in Europa League a soli 17 anni , in CSKA Mosca-Roma del dicembre 2009, entrando al posto di Alessio Cerci al 74esimo. Non tarda ad arrivare l’esordio in Serie A, in Roma-Udinese 4 a 2 del marzo 2010, match in cui Pettinari prende il posto di Jérémy Ménez all’87esimo. Nel luglio 2010 i capitolini decidono di mandarlo in prestito al Siena, in Serie B. La tappa senese si rivela in realtà la prima di una lunga serie di prestiti: dopo Siena, il classe 1992 veste la maglia di Crotone, Latina, Pescara, Vicenza, Como per poi ritornare in biancazzurro. Nella stagione 2017-2018, sotto la guida di Zeman Pettinari parte a razzo: 7 gol nelle prime 4 giornate, con ben 2 triplette rifilate a Foggia e Frosinone che gli garantiscono il primato nella classifica dei cannonieri della Serie B. Tornerà a macinare record con la maglia del Trapani, dopo le parentesi aperte con il Lecce nel 2018 e con il Crotone nel 2019: con i Granata, appena promossi in Serie B, Pettinari realizza 17 gol in 35 presenze. Il centravanti non ritornerà più a giocare nella Roma nè in Serie A. Oggi, l’ex giallorosso gioca nella Ternana, con cui ha firmato un contratto fino al 2024.
Michele Paolucci
Miglior bomber di sempre delle giovanili bianconere con le sue 184 reti, con la Primavera della Juventus Paolucci vince il campionato nel 2005-2006, dopo aver trionfato nel 2003-2004 anche nel Torneo Dante Berretti. Inizialmente mandato in giro per l’Italia a “farsi le ossa”, il centravanti viene ben presto aspirato dal vortice del prestito: Ascoli, Udinese, Atalanta, Catania e poi il ritorno alla Juventus. Nel 2010 per l’attaccante marchigiano arriva finalmente l’esordio in prima squadra con la Vecchia Signora: in Chievo-Juventus l’ex tecnico Ciro Ferrara lo fa esordire al fianco di Alessandro Del Piero. Ma il golden boy non riuscirà a ritagliarsi un posto nella squadra in cui è cresciuto, e nel giugno 2011 il Siena acquisisce dai bianconeri il suo intero cartellino. Da lì in poi, Paolucci, oltre le esperienze con le maglie di Palermo, Vicenza, Siena e Latina, vive brevi parentesi calcistiche con il Petrolul Ploiești, club della massima serie rumena e con il Catania nel 2016, per poi finire nuovamente all’estero nel Tarxien Rainbows, a Malta, a luglio 2020 con i canadesi del Valour e, sempre in Canada, tra le fila dell’FC Manitoba.
Davide Lanzafame
Il talento di Davide Lanzafame esplode subito nelle giovanili della Juventus: vince un Campionato Berretti, un Campionato Primavera, una Supercoppa Italiana Primavera e un Torneo di Viareggio, in cui viene premiato con la Scarpa d’Oro. Paragonato a Cristiano Ronaldo, Lanzafame esordisce in prima squadra nella penultima giornata del campionato cadetto, nel giugno 2007, in un Bari-Juventus terminato 1 a 0. La promozione in A della Vecchia Signora gli avrebbe aperto le porte della massima serie, ma ecco che il classe 1987 viene ceduto in prestito al Bari, club da cui ritornerà nel 2008-2009 dopo una breve parentesi a Palermo e con cui vincerà il campionato cadetto. Dopo aver realizzato la sua prima doppietta in Serie A con la maglia del Parma proprio contro la Juventus nel maggio 2010, Lanzafame ritorna dal club bianconero, ma la sua permanenza non durerà a lungo. Dopo aver vestito la maglia del Brescia, infatti, nel 2011 sia la Juventus sia il Palermo, proprietarie del suo cartellino, smettono di credere calcisticamente in lui non rinnovando alcuna offerta.
L’ex Juve vivrà altre esperienze con Catania, Grosseto e vestirà anche la maglia della squadra ungherese dell’Honvéd, per poi passare nel luglio 2018 nelle file della squadra rivale, il Ferencvaros, club che lo gratificherà con il titolo di calciatore dell’anno del campionato ungherese e con il primato della classifica dei cannonieri. Dopo i successi in Ungheria, le ultime due parentesi della sua carriera con la squadra turca dell’Adana Demirspor e con il Vicenza in Serie B.
Daniele Ragatzu
Attaccante della Nazionale Under 16, con cui ha messo a segno 6 gol in 13 presenze, Ragatzu cresce nelle giovanili del Cagliari. Con la maglia rossoblù esordisce in Serie A a soli 17 anni, in un Cagliari-Torino del marzo 2009: Allegri, allora tecnico della squadra sarda, fa entrare il classe 1991 in sostituzione di Matri. Il suo primo gol in Serie A, dopo appena 2 minuti dal suo ingresso in campo, arriva però ad aprile dello stesso anno, in Fiorentina-Cagliari 2 a 1. Nel novembre 2012, però, la rescissione consensuale del contratto che legava l’attaccante al Cagliari segna l’inizio per l’ex rossoblù di nuove esperienze calcistiche: Verona, Pro Vercelli, Virtus Lanciano e Rimini, quest’ultima parentesi conclusasi con la sfortunata frattura del perone. L’attaccante, fino a quel momento miglior marcatore dei biancorossi con le sue 4 reti in 17 presenze, nel gennaio 2018 viene riacquistato dal suo primo amore, il Cagliari. Tornato in rossoblù dopo una positiva esperienza con l’Olbia, Ragatzu nel 2019-2020 disputa un’ottima annata e si toglie delle belle soddisfazioni, ritornando anche al gol in Serie A dopo ben 8 anni e mezzo. Sebbene per Ragatzu non ci sia stato il lieto fine con la società in cui è cresciuto, c’è stato comunque il rinnovato legame del giocatore con l’Olbia, di cui è attualmente attaccante.