Pantaleo Corvino presenta Amauri in sala stampa: “Amauri arriva in ritardo a Firenze, doveva arrivare in viola già diversi anni fa. Arriva a titolo definitivo con un impegno verbale per un possibile prosieguo del matrimonio“. Amauri quanto è stato vicino alla Fiorentina nell’estate 2006? “Molto perché c’è stata la possibilità di vendere Toni all’Inter“. Cerci può partire? “Rossi è stato chiaro. Non giocando con i due esterni e con un mercato che ‘impazza’ può starci tutto“. La situazione non facile che sta vivendo la squadra? “Nel calcio ci sono anche questi momenti. Penso però che nei momenti di difficoltà invito tutti ad essere un po’ più ottimisti. La stampa per prima. Il pessimismo porta solo risultati negativi“.
Dalla sala stampa dello stadio Franchi arrivano anche le prime parole di Amauri in viola: Come stai? “Mi sono sempre allenato bene. Ringrazio tutto lo staff della Primavera bianconera per il supporto ricevuto in questo ultimo periodo. Mi manca il ritmo gara. Sono a disposizione del Mister. La mia avventura in viola comincia oggi”.
Sassolini nei confronti della Juventus? “Non parlo mai del mio passato. Voglio dimostrare a me stesso che posso dare ancora tanto. La Fiorentina è una grossa realtà del calcio italiano. Voglio dare una mano a questa società“.
Ti sei abbassato lo stipendio? “Ho deciso di rimettermi in gioco per dimostrare ai tifosi viola che merito questo maglia“.
Gilardino? “E’ un grande centravanti. Io ho caratteristiche differenti“.
La parentesi di Parma? “Ho fatto buone cose in quei sei mesi. Adesso ho tanta voglia di riscatto e di giocare“. Hai parlato con Delio Rossi? “Si. Mi ha detto che non ama giocatori statici“. Jovetic? “Spero di fare bene con lui. E’ inutile stare qua a commentare le sue qualità“. Senti già le aspettative dei tifosi? “Si, ma anche io mi aspetto molto da me stesso. La Fiorentina sta passando un momento particolare. Sono pronto per dare una mano”. Altre squadre ti cercavano? “Vorrei precisare che non sono arrivato prima perché mia moglie non stava molto bene. Alla Fiorentina ho detto subito si. Non ho mai parlato con il Milan”.
Pronta l’esultanza alla Batistuta? “Non mi permetterei mai. La mitraglia è una sua esultanza. La sua storia i questa città è troppo più importante della mia“.
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