Senza la sconfitta finale si parlerebbe comunque di una Fiorentina che non sa tenere il risultato senza fare errori, certo che il VAR sul 2-1 ha ucciso la partita di Italiano: i 4 minuti di (non) Orsato son discutibili, mentre è certa la crisi viola.
Va male un po’ tutto anche se Italiano per una volta non sorprende con la formazione e gioca con quel che sembrava essere quella migliore alla vigilia. Gara delicata, dopo la vittoria della prima giornata e del preliminare di Conference League contro il Twente, i viola non sono più riusciti ad ottenere i tre punti in campionato. Oltre al contestato pari contro il Riga.
Primo tempo
La pressione iniziale sembra essere di marca viola e si concretizza con un angolo al terzo minuto che, paradossalmente, apre all’azione dei rossoblu che in contropiede provano a sorprendere la retroguardia viola. Un angolo e niente più anche in questo caso.
La squadra di Italiano cerca le fasce, più quella sinistra che quella destra, ma la contrazione delle due squadre è evidente. Si rischia poco, si gioca in attesa di eventi. Al 19esimo accelerazione, palla per Bonaventura che ci prova da fuori ma finisce alto con un bel tiro a giro.
Arriva ancora qualcosa in più dalla sinistra con Sottil che tenta qualche inserimento dalla fascia, ma le due squadre sembrano bloccate. Punizione dalla distanza alla 24′, brivido con Skorupski che si salva d’istinto sul colpo di testa di Quarta. Una distrazione regala una possibilità dal limite ai padroni di casa, una provvidenziale deviazione mette in corner. E’ il momento migliore dei rossoblu che conquistano un altro paio di calci d’angolo. Kouamé prova a concretizzare un cross dalla sinistra, ma è troppo defilato per metterla dentro di testa. Sull’azione successiva Terracciano decisivo quando esce fuori dall’area per togliere palla ad Arnautovic che si era trovato da solo contro il portiere con un passaggio orizzontale che aveva tagliato fuori tutta la retroguardia. Triangolazione Jovic-Dodò al 38esimo, giocata di alto livello ma altrettanto difficile da concretizzare. Peccato. La tegola in casa viola, impegnata giovedì in Europa, arriva al 44esimo quando Dodò si accascia a terra prima di uscire in barella: entra Venuti al suo posto, il problema sarà valutare la gravità del suo infortunio. Una perdita importante. Nell’ultima azione si fa male anche Sottil, piove sul bagnato.
Secondo tempo
Si riparte dal brutto 0-0 dei primi quarantacinque minuti e con Saponara al posto del numero 33. La prima grande occasione dei viola arriva al cinquantesimo, serpentina di Kouamé in area e tiro respinto dalla gamba di un difensore. Sfortunato. Tre minuti dopo arriva l’episodio atteso da una Fiorentina sorniona: angolo dalla destra, Saponara la prende sulla sinistra, doppia giocata e cross al centro dove arriva la zampata di Quarta. 1-0 Fiorentina.
La gioia dura poco. Errore di Igor che sbaglia il tempo su una palla abbastanza innocua che invece sfila sui piedi di Musa Barrow che, a sorpresa, pareggia mentre i viola sembravano prendere il controllo della partita. La Fiorentina sbanda, ancora in controllo difensivo, con una palla conquistata al limite del fallo con una gomitata su Quarta, palla al centro per Arnautovic: 2-1. Lungo controllo al VAR, Orsato non cambia idea. Pazzesco.
I viola ora sono costretti a spingere a tutta, il Bologna ci prova con controlanci. Entra Ikoné per Barak, per il Bologna esce Arnautic ed entra Orsolini. Entra anche Cabral assieme a Mandragora ma non nascono pericoli di marca viola. Anzi, devono difendere il gol di svantaggio e chiudere in 10: Igor chiude, dopo Twente, ancora con un doppio giallo e rosso. E’ crisi nera, anzi viola.