2023 amaro: un gol di Cabral e poco più nel pari contro il Monza

Le scelte di Italiano vedono tante, troppe, novità per parlarne in poche righe. Proviamo a riassumere: a sorpresa Cabral guida l’attacco, Barak trequartista, Saponara e Ikoné gli esterni. Duncan e l’esordiente Bianco in mediana. Biraghi e Dodò i terzini, mentre Milenkovic riposa con Amrabat e Bonavenuta in panchina.
Funziona? Solo inizialmente, la Fiorentina appare leziosa come nella prima fase di stagione dopo aver trovato il vantaggio mancando sia la possibilità concreta di raddoppiare che quella di contenere. Risultato? Un pari amaro, la sensazione di aver più perso due punti che altro.

Primo tempo

Viola vantaggio contro il Monza nella prima frazione di gioco della sfida di Serie A. L’inizio di gara è caratterizzato da un forte pressing della Fiorentina, che ha creato numerose opportunità per segnare. Al 13′ il palo (interno) ha salvato il Monza su un calcio d’angolo battuto da Biraghi. La squadra di Italiano ha poi sbloccato il risultato al 19′ con un tiro potente di Cabral, che ha superato il portiere avversario sotto la traversa.

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Nonostante alcune occasioni create dal Monza, come il tiro di Colpani al 28′, la Fiorentina ha abbassato i ritmi riuscendo a mantenere il vantaggio senza particolari patemi d’animo fino al riposo.

Secondo tempo

Quel che sembrava un calo calcolato invece diventa un peso per la manovra della Fiorentina che non solo trova inventiva a centrocampo ma inizia a perdere possesso a favore dei brianzoli. L’equilibrio, già precario, salta con il primo vero affondo del Monza: cross di Ciurria, Carlos Augusto si inserisce in area e di destro al volo batte Terracciano. 1-1 dopo un’ora di gioco.

Il pareggio fa cambiare le carte in tavola a Italiano, fuori l’esordiente Bianco per Amrabat e Saponara per Kouamé. Il gioco però non decolla, il Monza rischia di segnare ancora in un paio di occasione. Particolarmente pericoloso alla mezzora con un doppio tiro tra Mota e Petagna in cui Terracciano e la scarsa mira salvano la porta vuota. Ci sono lampi in avanti, uno di questi è firmato Barak ma la palla attraversa tutta l’area piccola. Un minuto dopo, 79′, esce anche l’ex Verona per Bonaventura. Si prova l’assalto finale. Detto, fatto ma a farsi trovare pronto è Di Gregorio che risponde d’istinto sul colpo di testa ravvicinato di Quarta.

Sulla destra Ikoné disfa più di quanto crea, anche se ha sul suo piede almeno due possibilità di finalizzazione. Ultimi minuti con Jovic e Castrovilli, il 10 torna in campo dopo la lunga sosta forzata per l’infortunio. A trenta secondi dalla fine incursione di Quarta, troppo debole il suo colpo di testa per sorprendere il portiere.

Nel recupero ci prova su punizione Kouamé prima di una serie di proteste per un potenziale penaly che Feliciani e il VAR manco trovano degno di attenzione. Sarebbe stato un premio troppo grande per una Fiorentina che non avrebbe meritato molto di più in questo secondo tempo.