Tanti anni addietro il goal realizzato intorno al 90° minuto si chiamava “zona Cesarini”, oggi dopo le nuove norme che prevedono svariati minuti di recupero causa le innumerevoli sostituzioni durante le gare questa zona ha oltrepassato anche di 5/6 minuti l’ultimo tocco di lancetta ed è una cosa che gli amaranto di Livorno stanno soffrendo tremendamente subendo rimonte pesanti e perdita di punti importantissimi che alla fine potrebbero risultare decisivi. Così è successo di recente ad Empoli col pareggio dei padroni casa al 92° minuto, peggio ancora oggi con i labronici recuperati dal Modena addirittura al 94° minuto.
E dire che oggi sembrava la volta buona per portare a casa quei benedetti tre punti che in vista del calendario che attende il Livorno sarebbero stati fondamentali, difatti dopo il primo pareggio dei canarini modenesi Paulinho con un gran goal aveva riportato in vantaggio il Livorno e qui forse mister Madonna, visto il risultato negativo di sabato passato a Reggio Calabria con sostituzioni che dire tardive è niente ha pensato di non ripetere l’errore ed ecco che subito dopo il vantaggio richiama in panchina il trequartista Siligardi, autore tra l’altro della prima rete amaranto e di un ottima gara, il quale agendo tra le linee teneva così in costante allarme la difesa emiliana ed inserendo il difensore Sini, risultato? gli amaranto vengono schiacciati e compressi nella loro area, il Modena passa ad un modulo 3-3-4 rischiando pure su qualche sporadico contropiede mai ben fatto e viceversa come ormai accade dall’inizio dell’annata, quando pressati e particolarmente negli utimi venti minuti, i labronici perdono lucidità, entrano in panico, non riescono più a gestire il possesso palla, sparacchiano via la palla all “viva il parroco” come una modesta squadra di amatori e subendo come conseguenza il goal degli avversari che nel caso di oggi significa pareggio, ma moltissime volte in questo campionato ha voluto dire “sconfitta”.
Purtroppo questa è una pericolosa e brutta costante della squadra che perde davanti alla porta gli avversari che si trovano liberissimi di appoggiare in rete come è il caso oggi di Stanco che quasi sulla linea di porta, solo soletto non ha certo faticato ad appoggiare la palla in rete ed allora ancora una volta ci chiediamo ” MA CHI DOVEVA MARCARLO? ” Conseguenza finale, due importantissimi punti buttati in mare, ma quello che più preoccupa è questa incapacità di gestire la gara ed il risultato con la necessaria lucidità e che ha provocato la perdita di tantissimi punti durante il corso del torneo. Speriamo pertanto che questa mentalità possa avere un cambio di direzione altrimenti essendo ormai in vista scontri con squadre che si chiamano Padova, Torino, Sassuolo al Picchi e Pescara, Verona, Brescia fuori c’è di che preoccuparsi e non poco per una classifica tremendamente asfittica.