Dopo le pugnalate alla schiena Carrara passa al contrattacco. Ancora dieci giorni al massimo e la nuova Carrarese sarà pronta a nascere salvo clamorosi colpi di scena. Nonostante le dimissioni anticipate di Nelso Ricci (per i tifosi sul web passato da “Ammiraglio” a nuovo “capitan Schettino”) la situazione non è degenerata. Gigi Buffon e gli “Amici della Carrarese” hanno tenuto botta, pronti a confermare gli impegni presi. Dai conti rilevati dai commercialisti sembra che le cifre a cui far fronte siano sostenibili (700mila euro) e la cordata è disponibile a farsene carico insieme a Gigi. Questo è quanto emerso ieri sera al termine di una riunione tenuta all’interno della sede della circoscrizione di Marina di Carrara tra il sindaco Angelo Zubbani, Gigi Buffon e i rappresentanti della cordata Paolo Sacchelli, Ciro Gaspari e Giancarlo Alioto.
Un incontro definito più che positivo da tutti i soggetti. Un importante passo in avanti che si concretizzerà nel giro di pochissimi giorni nel varo della nuova società. Una società allargata, forte ed ambiziosa, pronta a guardare il futuro con ottimismo. Già questa mattina Buffon incontrerà i giocatori e dirà loro di reggere, andare avanti, perché assolutamente non c’è il sciogliete le righe, ma semmai la volontà di rinfoltirle. L’obiettivo è sempre quello: raggiungere i playoff e magari incontrare i rivali vecchi e nuovi dello Spezia per una resa dei conti che assumerebbe i connotati di un’epopea sportiva.
Buffon rilancia: “Ora i playoff”.
Sono parecchi i tifosi in attesa fuori dalla circoscrizione. Appena uscito, Gigi Buffon viene preso d’assalto. Il portierone indossa una sciarpa azzurra della Carrarese e appare soddisfatto: «Nei prossimi giorni vedremo come evolverà la cosa. Io penso che ci sia la volontà della città di stare vicino alla Carrarese. Una scadenza precisa non c’è, ma abbiamo pattuito con la cordata che nelle prossime due settimane qualcosa di certo deve saltare fuori». Ovviamente c’è chi gli chiede un commento sulle dimissioni di Nelso Ricci. «E’ una scelta che ha preso lui in autonomia». Dice Gigi. «Io mi sono visto con Nelso e so tutto quello che è successo. A Nelso avevano chiesto di aspettare fino a lunedì, cioè fino a questa sera. S’era detto: aspetto, aspetto, aspetto. Chiaramente, poi ha fatto una scelta un po’ più veloce, un po’ più rapida. Io da professionista dico che può aver fatto bene, ma non condivido la piazza di destinazione, visto che sono di Carrara, ne la tempistica, perché magari fino a giugno secondo me aveva il dovere di rimanere. Comunque non gli posso dire niente, ognuno risponda alla propria coscienza. Nelso ci ha dato una grandissima mano in questi due anni e non posso che ringraziarlo». Sogni di ritrovarlo ai playoff? «Sarebbe una bella speranza, perché significherebbe che la squadra ha fatto un bellissimo rush finale. E’ questa la cosa che ci auspichiamo». Cosa gli dirai la prossima volta che lo incontrerai? «Nelso rimane comunque un amico. Non cambia niente, ha fatto una scelta professionale e se si è sentito di far così vuol dire che andava bene così». Domani (oggi ndc) andrai a parlare con al squadra? «Si, dovrei incontrare qualche ragazzo. Mi sembra giusto che in un momento simile qualcuno che rappresenta la società e che, penso, sia apprezzato dai giocatori, faccia chiarezza. Cosa dirò? Non lo so ancora, andrò sul momento».
In un’altra intervista rilasciata a “Il Tirreno” poco prima di iniziare il vertice Buffon aveva dichiarato: «Le cose sono conosciute,ma forse è utile ribadirle. Quando siamo arrivati qui, per dare una mano anche personale, a me, Lucarelli, Tomasos e Mian hanno detto che c’erano 100mila euro di debito; nel corso dei mesi, ci siamo accorti che erano in realtà 700mila, ma per un atto di responsabilità, quando siamo arrivati a tiro di playoff, nella primavera dell’anno scorso abbiamo dato un segnale prendendo ciascuno le quote societarie. I patti, lo ricordo, erano che doveva essere l’inizio di una operazione per la città e che l’imprenditoria della città poi ci avrebbe seguito. Avevamo acquisito le quote, poi le abbiamo redistribuite gratuitamente, fornendo adeguate garanzie: ora leggo di una disponibilità di qualcuno a farsi da parte, spero che il fatto di mettere a disposizione le quote nel maggio scorso non sia letto come un atto di una nostra debolezza o possa essere un freno per qualcuno. Quindi, insisto, pur conoscendo l’entità debitoria, avevamo dato un’ulteriore prova d’amore, entrando in società con delle quote, io, Tomasos e Lucarelli, ma non mi sembra giusto che un atto d’amore per la maglia possa essere trasformato in modo strumentale in qualcos’altro, cioè in un atto avventato, oppure in un alibi per tenere questa situazione nel limbo chissà fino a quando. Pertanto oggi bisogna fare chiarezza. Per questa stagione, noi confermiamo il nostro impegno, e anzi, visto il forfait di Ricci, l’impegno sarà ancora maggiore e porteremo in fondo l’annata sperando in importanti risultati sportivi che tutti auspichiamo. Ma al tempo stesso deve essere chiaro che se le cose non cambiano, la Carrarese non può essere considerata di mia proprietà o di mia esclusiva competenza: se tra un mese e mezzo nessuno si sarà fatto avanti, necessariamente dovrò lasciare anch’io, rimanendo sempre a disposizione anche in un secondo momento, o per una quota o per una sponsorizzazione. Lucarelli e Tomasos erano già stati chiari e a fine stagione lasceranno, l’addio di Nelso è testimonianza anche di questo malessere gestionale, pertanto, se le cose rimangono queste, l’onere non può essere certo tutto mio. Una mano, per amore della maglia, la darò sempre, ma se si vuole costruire un progetto, ora la città deve essere esplicita nel fare la sua parte». Per fortuna, ora possiamo dirlo, la chiarezza auspicata da Buffon è arrivata con la riunione di Marina. Gigi ha parlato anche della squadra: «E ora, per reazione a uno stimolo così grande, la squadra deve avere un imperativo: andare ai playoff. Questo tipo di stravolgimento deve creare nei giocatori, nell’allenatore, nella città, una grande voglia di reagire: allora, forza, andiamo almeno ai playoff, perché la partenza di Nelso rappresenta un’iniezione, una sferzata e uno stimolo troppo grande. E se poi dovessimo giocare a Spezia…».
Il sindaco Zubbani: “Fra dieci giorni si chiude”.
A spiegare ancor più nei dettagli la situazione è il sindaco Angelo Zubbani: «Intanto c’è la piena volontà da parte di tutti di proseguire al meglio il campionato. Quindi nessuna sensazione di rimaner sui colpi anche dopo il fatto di Nelso. L’intenzione da parte di tutti è quella di proseguire, anzi, di cogliere anche questo momento di difficoltà per serrare le fila sul progetto degli “Amici della Carrarese”. Gigi il suo l’ha fatto, oggi è qui, e soprattutto a mantenuto il suo impegno, senza cambiare idea in seguito ai fatti di domenica. Quindi non c’è nessuna fuga da parte di nessuno. I rappresentanti dei cosiddetti “Amici della Carrarese” che erano qui stasera, in particolare Sacchelli, Gaspari e Alioto, si sono presi l’impegno nel giro di una settimana, dieci giorni al massimo di ripromuovere un altro incontro con tutti coloro che erano con noi a cena due mesi fa, per fare il punto della situazione finanziaria della società. La certezza è che il gruppo c’è. Non si è sfilato nessuno rispetto al comunicato fatto due mesi fa e si stava solo aspettando le verifiche contabili. Il gruppo è disponibile ad entrare insieme a Gigi, pure entro un certo range di esposizione. Non c’è quindi la pretesa di dire: senza i conti pari noi non entriamo. Da lì dobbiamo ripartire e rispondere alla domanda che era stata posta due mesi fa a quella cena: come sta la situazione? Purtroppo le verifiche sono andate avanti troppo a lungo. Le verifiche finalmente sembrano essere state ultimate. La situazione non è da mal di testa, tanto per intenderci. Sono cifre normalissime per una società di calcio che si trova in queste condizioni. L’altro concetto importante è quello di non voler tirare a campare. Questo gruppo, e Gigi è il primo a dirlo, entrerà e non ci sarà solamente da arrivare a luglio, agosto o settembre. Qui si vuole gettare un progetto per il futuro, altrimenti non se ne fa niente».
Gli Amici della Carrarese: “Siamo pronti ad entrare”.
«Se la cifra è quella uscita fuori, a noi va bene, siamo pronti ad entrare». A dichiararlo è Paolo Sacchelli. «Bisogna vedere cosa fanno gli altri: Oppicelli e Borghini (gli attuali presidente e amministratore delegato apuani ndc). Cosa vogliono. Se la cifra è quella uscita, ok. Noi vogliamo dare una scossa alla squadra. Se la situazione è quella descritta, entriamo». Giancarlo Alioto tira un sospiro di sollievo: «Ero preoccupato prima, ma adesso sono sereno. Ora dobbiamo aggiornare gli altri e fare il punto, ma anche se qualcuno dovesse defilarsi, noi siamo pronti ad andare avanti. Io ritengo questo incontro molto positivo. Vi posso dire che le basi ci sono. Ci prendiamo dieci giorni, ma ci auguriamo di anticiparli. Domani chi parlerà alla squadra? Io e altri andremo a fare da collante tra spogliatoio e società, ma anche Gigi parlerà coi giocatori. In questa fase sarò sicuramente più vicino alla squadra».