A reti inviolate all’andata, a reti inviolate al ritorno, almeno nei tempi regolamentari. Sono serviti i tempi supplementari alla Fiorentina per vincere la partita (2-0), preceduta da un minuto di silenzio in ricordo di Joe Barone, alla presenza della famiglia in tribuna, e arrivare in semifinale.
David Allegranti
Una Fiorentina reattiva, con scambi veloci e un bel gioco, sviluppato sopratutto nel primo tempo sulla fascia sinistra, grazie ai due Cristiani (Cristiano Biraghi e Christian Kouamé) avrebbe meritato la vittoria alla fine del secondo tempo. In particolare il 99, classe 1997, nei primi 45’ è stato il più pericoloso della squadra viola fin dall’inizio, sfiorando il gol in più di un’occasione e centrando anche una traversa nel primo tempo.
Il Viktoria Plzen, al contrario, a parte una prima occasione intorno al quarto minuto del primo tempo non si rende mai pericoloso ed è stato costretto per quasi quarantacinque minuti a difendersi dagli attacchi costanti della Fiorentina. Fra le note non positive della squadra viola il Gallo Belotti, ancora a secco di gol e sostituito nel secondo tempo. Le cose però sono cambiate nel secondo tempo. La squadra ceca è apparsa più reattiva, anche se al 66esimo è rimasta in 10 per l’espulsione del numero 22 Cadu.
La Fiorentina però non è riuscita ad approfittarne, almeno fino a quando non sono iniziati i tempi supplementari. Dopo due minuti è arrivato il gol di Nico Gonzalez, che è stato anche ammonito per l’esultanza. Poi è arrivato il gol del capitano della Fiorentina, Biraghi, che ha chiuso la partita al 108esimo. Non sono mancate altre occasioni da rete per la Fiorentina, che ha cercato anche il terzo gol. Peccato per Kouamé, che nonostante i tentativi del primo tempo è andato spegnendosi e non è riuscito a trovare il gol.